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Il fondo sovrano norvegese Norges Bank Investment Management, che gestisce asset per circa 1.700 miliardi di dollari, ha dato il via libera alla strategia Bitcoin-centrica di Metaplanet (3350), votando a favore di tutte e cinque le proposte sottoposte all'Assemblea Generale Straordinaria del 22 dicembre. La mossa rappresenta un segnale significativo per il settore, considerando che si tratta di uno dei più grandi investitori istituzionali al mondo che benedice un modello di business incentrato sull'accumulo di Bitcoin (BTC) come asset di tesoreria. La partecipazione di Norges Bank in Metaplanet si attesta allo 0,3% al 30 giugno, ma il sostegno esplicito alla strategia crypto dell'azienda giapponese potrebbe aprire la strada ad altri fondi sovrani per posizionarsi su società pubbliche esposte al Bitcoin.
Le cinque proposte approvate dal gigante norvegese ridefiniscono completamente la struttura patrimoniale di Metaplanet, introducendo strumenti finanziari innovativi per accumulare Bitcoin senza diluire gli azionisti esistenti. La prima proposta prevede una riduzione del capitale sociale e delle riserve di capitale, permettendo il trasferimento di fondi verso il surplus utilizzabile per dividendi, buyback o acquisizioni di BTC senza modificare il numero di azioni in circolazione. Si tratta di una manovra tecnica che libera liquidità mantenendo invariato l'equilibrio tra gli azionisti.
La seconda e la terza proposta introducono rispettivamente un aumento delle azioni autorizzate e la creazione di azioni privilegiate perpetue di Classe A, denominate MARS. Queste ultime offrono dividendi mensili variabili e si collocano in posizione senior nella struttura del capitale, garantendo maggiore protezione agli investitori istituzionali che vogliono esporsi alla strategia Bitcoin della società senza assumere il profilo di rischio delle azioni ordinarie. Il meccanismo ricorda quello adottato da MicroStrategy negli Stati Uniti, che ha fatto scuola nel modello "Bitcoin treasury company".
La quarta proposta crea le azioni privilegiate perpetue di Classe B, chiamate MERCURY, caratterizzate da dividendi trimestrali fissi, opzioni di conversione e funzionalità di rimborso in contanti. Secondo quanto emerso, Metaplanet punta a raccogliere 150 milioni di dollari attraverso l'allocazione di queste MERCURY a investitori istituzionali, con i fondi destinati esclusivamente all'acquisto di Bitcoin. La quinta proposta autorizza formalmente l'emissione di queste azioni, completando il quadro normativo per l'operazione.
Il titolo Metaplanet ha registrato un rialzo di circa l'8% dall'inizio dell'anno, scambiando poco sopra i 400 yen (circa 2,60 dollari). La performance risulta modesta rispetto ad altre Bitcoin treasury company come MicroStrategy, che ha visto il proprio titolo esplodere nel 2024, ma va contestualizzata nel mercato giapponese, storicamente più conservativo rispetto agli asset crypto. L'endorsement di un peso massimo come Norges Bank potrebbe catalizzare l'interesse di altri investitori istituzionali asiatici ed europei.
La conferma del voto favorevole arriva attraverso uno screenshot Bloomberg condiviso da Dylan LeClair, direttore della strategia Bitcoin di Metaplanet, figura chiave nella comunicazione della società verso la comunità crypto internazionale. LeClair ha costruito la propria reputazione nell'analisi on-chain e nella promozione del modello corporate treasury Bitcoin, posizionandosi come uno dei principali evangelisti di questa strategia nel panorama globale.
Il modello di Metaplanet si inserisce in un trend crescente di società pubbliche che utilizzano Bitcoin come asset di riserva per proteggersi dall'inflazione e dalla svalutazione delle valute fiat. In Europa, la regolamentazione MiCA (Markets in Crypto-Assets) entrata in vigore nel 2024 ha introdotto un quadro normativo più chiaro per le aziende che detengono criptovalute, facilitando potenzialmente l'adozione di strategie simili da parte di società quotate nell'Unione Europea. La posizione di Norges Bank potrebbe essere particolarmente rilevante per fondi pensione e investitori istituzionali europei che valutano esposizioni indirette al Bitcoin attraverso equity pubbliche.
L'assemblea del 22 dicembre rappresenterà un momento cruciale per verificare se anche altri azionisti seguiranno l'esempio del fondo norvegese. L'approvazione delle proposte consentirebbe a Metaplanet di competere più efficacemente con MicroStrategy e Strategy (ex Square) nell'accumulazione di BTC attraverso veicoli di debito e equity non dilutivi. Con Bitcoin che scambia attualmente intorno agli 86.800 dollari dopo il rally post-approvazione degli ETF spot negli Stati Uniti, il timing dell'operazione appare strategico per capitalizzare sull'interesse istituzionale crescente verso l'asset class crypto.