La complessa danza tra politica monetaria e mercato delle criptovalute ha mostrato un nuovo capitolo nelle ultime ore, con un recupero significativo dopo il sell-off causato dalle dichiarazioni del presidente della Federal Reserve americana. Mentre la possibilità di tagli dei tassi d'interesse sembra allontanarsi all'orizzonte, le principali valute digitali hanno reagito con un rimbalzo inaspettato, dimostrando ancora una volta la resilienza di un mercato che continua a sfidare le logiche economiche tradizionali.
Solana in testa alla ripresa, Bitcoin stabilizza la sua posizione
La mattinata asiatica di giovedì ha visto un recupero generalizzato del mercato crypto, con Solana (SOL) che si è distinta particolarmente registrando un balzo del 6%. È significativo come questa criptovaluta, che ha vissuto alti e bassi considerevoli nelle ultime settimane, stia mostrando una notevole capacità di recupero rispetto alle altre maggiori valute digitali. Bitcoin, dal canto suo, ha recuperato circa il 2%, riportandosi in prossimità della soglia degli 84.500 dollari.
Altri token importanti come Ethereum (ETH), XRP e Dogecoin (DOGE) hanno registrato incrementi tra l'1% e il 3%, mentre HYPE di Hyperliquid ha sorpreso gli analisti con un balzo dell'8,5%, diventando il protagonista tra le criptovalute a media capitalizzazione, nonostante l'assenza di catalizzatori evidenti dietro questo movimento.
Powell frena gli entusiasmi sui tagli dei tassi
A provocare il sell-off precedente sono state le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, che ha praticamente cancellato le speranze di imminenti tagli dei tassi d'interesse. Powell ha sottolineato la necessità di attendere per valutare gli effetti dei nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti sull'economia globale, lasciando intendere che l'attuale situazione potrebbe portare a un pericoloso mix di inflazione elevata e crescita lenta.
Secondo Jeff Mei, COO di BTSE, "gli operatori speravano che la Fed intervenisse con tagli anticipati dei tassi per sostenere i mercati, ma sembra che questo non accadrà a breve". Mei prevede che "nel breve termine, Bitcoin continuerà a muoversi nel range tra 80.000 e 90.000 dollari fino a quando non avremo maggiore chiarezza sui negoziati tariffari e sui tagli dei tassi".
L'analisi tecnica evidenzia segnali contrastanti
SOL ha mostrato una notevole volatilità nelle ultime settimane, con un incremento del 14,5% tra l'11 e il 14 aprile, passando da 119,58 a 136,01 dollari. Tuttavia, i recenti movimenti hanno formato una linea di resistenza discendente dal massimo di 136 dollari, con un supporto che si è stabilito intorno ai 126-127 dollari. Gli indicatori di momentum suggeriscono un indebolimento della pressione all'acquisto dopo il recente rally.
Per quanto riguarda XRP, dopo un'impennata drammatica del 11,7% tra il 12 e il 13 aprile, la criptovaluta ha formato una resistenza robusta tra 2,18 e 2,24 dollari, stabilizzandosi poi su un supporto tra 2,08 e 2,10 dollari. Il ritracciamento al livello Fibonacci del 61,8% suggerisce una potenziale stabilizzazione, anche se i volumi in calo indicano cautela per i rialzisti nel breve termine.
Ethereum ha vissuto una volatilità significativa con un range complessivo del 7,8% tra 1.546,87 e 1.666,50 dollari. L'analisi delle ultime 48 ore rivela un pattern di inversione ribassista dopo il fallito tentativo di sostenere lo slancio oltre i 1.690 dollari. La media mobile a 50 ore intorno ai 1.625 dollari funge ora da resistenza immediata, con un supporto chiave stabilito tra 1.585 e 1.590 dollari.
Stagflazione e dazi: lo spettro degli anni '70
Le preoccupazioni espresse da Powell riportano alla mente lo spettro della stagflazione, fenomeno economico che ha caratterizzato buona parte degli anni '70 negli Stati Uniti, quando il paese ha sperimentato simultaneamente una debole attività economica e un'inflazione a due cifre. Questo parallelo storico aggiunge un elemento di incertezza alle prospettive del mercato crypto, tradizionalmente considerato un rifugio contro l'inflazione ma vulnerabile ai rallentamenti economici globali.
Augustine Fan, responsabile degli approfondimenti presso SignalPlus, ha evidenziato come le osservazioni di Powell abbiano deluso chi sperava in un approccio più accomodante, sottolineando invece la determinazione della Fed a proteggere l'economia dagli aumenti di prezzo guidati dai dazi, evitando che questi possano innescare un aumento a lungo termine delle aspettative inflazionistiche.
L'esperto ha inoltre osservato che "le criptovalute hanno mantenuto posizioni stabili, sebbene i fattori tecnici rimangano più costruttivi nel breve termine fintanto che BTC riesce a mantenersi sopra gli 81.000 dollari", con i mercati che ora attendono dettagli sul primo accordo commerciale di Trump e l'intensificarsi della stagione degli utili aziendali a partire dalla prossima settimana.