Un'improvvisa ondata di ottimismo ha attraversato il mercato delle criptovalute nelle ultime ore, riportando Bitcoin sopra la soglia psicologica dei 93.000 dollari dopo sette settimane di stallo. Questo scatto in avanti non è un fatto isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio di distensione sui mercati finanziari globali, alimentato principalmente dalle recenti dichiarazioni del presidente Trump che hanno fatto intravvedere un possibile disgelo nelle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Il mercato ha reagito con entusiasmo, generando un effetto domino che ha portato alla liquidazione di posizioni short per oltre 600 milioni di dollari e a un significativo aumento dell'interesse degli investitori istituzionali.
L'effetto Trump sulle criptovalute: quando la politica influenza i mercati digitali
Le parole pronunciate dal presidente americano durante la conferenza stampa del 22 aprile alla Casa Bianca hanno avuto un impatto immediato ben oltre i mercati tradizionali. Trump ha sorpreso molti osservatori ammorbidendo la sua posizione su diverse questioni economiche chiave, affermando che i dazi sulle importazioni cinesi "diminuiranno sostanzialmente", pur senza essere completamente eliminati. Il presidente ha inoltre dichiarato di "non avere intenzione" di rimuovere Jerome Powell dalla guida della Federal Reserve, dopo averlo ripetutamente criticato per la sua politica sui tassi d'interesse.
A rafforzare questo messaggio conciliante sono arrivate anche le dichiarazioni del Segretario al Tesoro Scott Bessent, che ha definito gli attuali dazi "insostenibili", lasciando intravedere una possibile de-escalation nella disputa commerciale USA-Cina. Questa nuova atmosfera ha immediatamente contagiato i mercati tradizionali, con rialzi significativi per S&P 500 (+2,51%), Nasdaq (+2,87%) e Dow Jones (+2,66%).
Il risveglio del mercato cripto: Bitcoin guida la risalita
In questo clima di rinnovato ottimismo, Bitcoin è tornato a brillare raggiungendo i 93.069 dollari, con un incremento del 5% nelle ultime 24 ore. Ancora più impressionante è stata la performance di Ethereum, che ha registrato un balzo del 12% attestandosi a 1.768 dollari, mentre Solana ha guadagnato il 7% raggiungendo i 149 dollari. La capitalizzazione complessiva del mercato delle criptovalute è aumentata del 4%, superando nuovamente la soglia dei 3 trilioni di dollari.
I dati di Coinglass rivelano che nelle ultime 24 ore sono stati liquidati 602 milioni di dollari dal mercato delle criptovalute, con un incremento del 130% rispetto al giorno precedente. Particolarmente significativo è l'aumento dell'open interest, cresciuto del 14% fino a 121,6 miliardi di dollari, segnalando un ritorno delle scommesse a leva sul mercato. Nonostante il rally generale, l'Altcoin Season Index, fermo a 16, indica che il mercato è ancora in "Bitcoin Season", con la criptovaluta principale che continua a dominare il settore.
Gli ETF su Bitcoin: quando Wall Street abbraccia la rivoluzione digitale
Un altro segnale estremamente positivo arriva dal mondo degli ETF su Bitcoin quotati negli Stati Uniti, che hanno registrato il terzo giorno consecutivo di afflussi. Il 22 aprile, secondo i dati di SoSoValue, gli afflussi netti hanno raggiunto 936 milioni di dollari, il totale giornaliero più alto dall'insediamento di Trump all'inizio dell'anno. Questo dato conferma come gli investitori istituzionali stiano tornando a guardare con interesse al Bitcoin come asset di diversificazione.
Anche l'oro, tradizionale bene rifugio, ha mostrato movimenti significativi, raggiungendo brevemente i 3.500 dollari prima di stabilizzarsi. Questo comportamento parallelo tra oro e Bitcoin suggerisce che gli investitori stanno cercando protezione contro potenziali turbolenze economiche future, pur mostrando un rinnovato appetito per il rischio.
Le prospettive future: tra Fed e diplomazia commerciale
Guardando al futuro, due fattori rimarranno determinanti per l'andamento di Bitcoin nelle prossime settimane: la prossima decisione della Federal Reserve sui tassi d'interesse e l'evoluzione dei negoziati fiscali tra Stati Uniti e Cina. Gli analisti ritengono che un ulteriore allentamento delle tensioni commerciali potrebbe spingere Bitcoin verso nuovi massimi storici, mentre un'eventuale delusione potrebbe innescare prese di profitto.
L'attuale rally dimostra ancora una volta come i mercati delle criptovalute, pur nella loro autonomia tecnologica, rimangano profondamente influenzati dalle dinamiche macroeconomiche globali e dalle decisioni politiche delle grandi potenze. Questa interconnessione rappresenta sia una sfida che un'opportunità per gli investitori del settore, chiamati a interpretare segnali sempre più complessi provenienti sia dall'economia tradizionale che da quella digitale.