La danza incerta dei mercati crypto si protrae in un clima di cauto ottimismo contrastato da persistenti incertezze economiche. Nonostante la recente sospensione temporanea dei dazi annunciata da Donald Trump abbia offerto un momentaneo sollievo, gli investitori mantengono un atteggiamento prudente, resistendo alla tentazione di puntare con decisione sugli asset più rischiosi. Questa situazione di stallo si riflette nell'andamento laterale del Bitcoin e nei flussi deludenti verso gli ETF, segnalando che la fiducia degli operatori non è ancora pienamente ristabilita nel settore delle criptovalute.
La pausa sui dazi: un sollievo temporaneo senza soluzioni concrete
Secondo le analisi fornite da Bitfinex a crypto.news, la decisione di Trump di sospendere per 90 giorni l'imposizione di nuovi dazi rappresenta solo una tregua momentanea, non una soluzione strutturale. Gli esperti sottolineano come questa misura non faccia altro che posticipare un problema che rimane irrisolto, mantenendo viva l'incertezza sui mercati internazionali. "La pausa di 90 giorni sui dazi annunciata da Trump non è una risoluzione, solo un rinvio. Gli investitori comprendono che le minacce tariffarie restano sul tavolo e, di conseguenza, è improbabile che il posizionamento si sposti aggressivamente verso asset rischiosi nell'immediato", affermano gli analisti di Bitfinex.
Questa situazione di incertezza strutturale lascia gli investitori in uno stato di vigile attesa, riluttanti ad esporsi eccessivamente su Bitcoin e altre criptovalute che, tradizionalmente, risentono maggiormente delle turbolenze macroeconomiche. La mancanza di chiarezza sulle future politiche commerciali continua quindi a rappresentare un freno significativo per l'intero ecosistema crypto.
ETF Bitcoin: un bilancio in rosso che preoccupa
Particolarmente indicativo dello stato attuale del mercato è l'andamento degli ETF su Bitcoin. I dati mostrano un quadro tutt'altro che rassicurante: al 10 aprile, questi strumenti finanziari hanno registrato il sesto giorno consecutivo di flussi negativi, con deflussi giornalieri pari a 149 milioni di dollari. La situazione appare ancora più critica se si considera che l'8 aprile si è verificato il deflusso più consistente, con ben 326 milioni di dollari in uscita dagli ETF Bitcoin.
Questi numeri negativi rappresentano un campanello d'allarme per l'intero settore, suggerendo che gli investitori istituzionali – i principali fruitori degli ETF – stanno adottando un approccio cauto, preferendo attendere segnali più chiari prima di incrementare la loro esposizione al mercato delle criptovalute.
Alla ricerca di nuovi catalizzatori per il rilancio
Secondo Bitfinex, in assenza di nuovi fattori propulsivi, è probabile che le criptovalute continuino a sottoperformare rispetto ai mercati azionari tradizionali. "Bitcoin potrebbe beneficiare di una leggera riduzione della pressione macroeconomica, ma il mercato probabilmente attenderà segnali più concreti – come un cambio di tono da parte della Fed o un miglioramento delle condizioni di liquidità – prima di ruotare nuovamente verso le crypto con convinzione", spiegano gli analisti.
Tra i potenziali fattori che potrebbero rivitalizzare il mercato, gli esperti identificano principalmente un cambio di rotta della Federal Reserve americana verso politiche monetarie più accomodanti, oppure una nuova ondata di liquidità nei mercati crypto. Entrambi questi scenari potrebbero fornire l'impulso necessario per un ritorno dell'interesse verso Bitcoin e altre criptovalute.
Il ruolo della Fed e le pressioni politiche
Un elemento potenzialmente determinante potrebbe essere rappresentato dalle pressioni esercitate da Trump sul presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, affinché riduca i tassi d'interesse. Tuttavia, i timori legati all'inflazione rendono improbabile un cambio di direzione della politica monetaria americana nel breve periodo, a meno di cambiamenti significativi ai vertici dell'istituzione.
A questo proposito, non passa inosservata una recente decisione della Corte Suprema americana che ha ampliato i poteri presidenziali, consentendo al presidente di rimuovere temporaneamente funzionari di agenzie indipendenti. Alcuni osservatori suggeriscono che Powell potrebbe essere il prossimo bersaglio di questa nuova prerogativa presidenziale, aprendo scenari completamente nuovi per la politica monetaria statunitense e, di riflesso, per i mercati crypto.
In questo contesto di incertezza prolungata, gli investitori sembrano destinati a mantenere un atteggiamento prudente, attendendo sviluppi più chiari prima di tornare a puntare con decisione su Bitcoin e altre criptovalute. Il mercato rimane quindi in una fase di stallo, in attesa che nuovi catalizzatori possano ridefinire le prospettive del settore.