Il mercato delle criptovalute sta vivendo una fase di rinnovato ottimismo, con i flussi verso gli ETF spot che stanno raggiungendo livelli significativi e alimentando rally consistenti su Bitcoin (BTC), Solana (SOL) e XRP. La convergenza tra l'interesse istituzionale crescente e l'apertura di giganti della gestione patrimoniale come Vanguard sta ridisegnando il panorama dell'adozione crypto, con implicazioni potenzialmente dirompenti per l'intero settore. I dati degli ultimi giorni mostrano come Wall Street stia progressivamente "catturando" asset digitali attraverso veicoli regolamentati, mentre i prezzi delle principali criptovalute rispondono con movimenti decisi al rialzo.
Bitcoin ha superato la soglia psicologica dei 93.000 dollari sostenuto da afflussi netti negli ETF spot pari a 58,49 milioni di dollari nella sola giornata del 2 dicembre, secondo i dati di SoSoValue. Si tratta del quinto giorno consecutivo di flussi positivi, un segnale di fiducia continuativa da parte degli investitori istituzionali. Il protagonista indiscusso rimane l'IBIT di BlackRock, che ha registrato inflows per 120 milioni di dollari in un solo giorno, consolidando la sua posizione dominante nel settore.
Il quadro non è però uniformemente positivo: l'ARKB di ARK Invest ha subito deflussi significativi per 90,93 milioni di dollari, evidenziando come alcuni investitori stiano riposizionando i propri portafogli tra diversi strumenti. Complessivamente, gli ETF spot su Bitcoin detengono ora 119,58 miliardi di dollari in asset under management, rappresentando il 6,58% dell'intera capitalizzazione di mercato di BTC. Un dato che sottolinea quanto profondamente questi veicoli si siano integrati nell'ecosistema crypto.
Particolarmente emblematico il volume di scambi dell'IBIT, che ha toccato circa 3,7 miliardi di dollari, superando persino l'ETF S&P 500 di Vanguard, uno dei fondi più scambiati al mondo. L'imprenditore Shanaka Anslem Perera ha parlato di una mossa coordinata di Wall Street che ha letteralmente "catturato" BTC in 216 ore. Tra il 24 novembre e il 2 dicembre, colossi finanziari come JPMorgan, Goldman Sachs, Bank of America e Vanguard, che gestiscono collettivamente oltre 20 trilioni di dollari, hanno compiuto passi significativi verso l'adozione di Bitcoin.
Solana ha registrato un'impennata del 12% nelle 24 ore, spinta da afflussi negli ETF spot per 45,77 milioni di dollari il 2 dicembre. Il BSOL di Bitwise ha guidato con 29,45 milioni di dollari in inflows, mentre il FSOL di Fidelity ha aggiunto 6,92 milioni. Gli ETF spot su Solana detengono ora 930 milioni di dollari in asset, con un rapporto patrimoniale netto dell'1,20% e flussi cumulativi che hanno raggiunto i 651 milioni di dollari. Il token SOL ha superato la resistenza dei 142 dollari, confermando il momentum rialzista.
Anche XRP sta vivendo una fase espansiva, scambiando attorno ai 2,19 dollari dopo un guadagno del 10% nelle ultime 24 ore. Gli ETF dedicati hanno registrato afflussi netti per 67,74 milioni di dollari, con il GXRP di Grayscale che ha raccolto 45,78 milioni e porta ora il totale degli asset a 170 milioni di dollari. Il XRPZ di Franklin ha attratto 8,22 milioni di dollari. Complessivamente, gli ETF spot su XRP vantano un valore patrimoniale netto di 845 milioni di dollari, con un rapporto asset dello 0,65%.
Il vero game changer potrebbe essere rappresentato dalla decisione di Vanguard, il gigante della gestione patrimoniale con 11 trilioni di dollari in asset, di consentire il trading di ETF e fondi comuni crypto sulla propria piattaforma. Secondo un report di Bloomberg, questa mossa apre l'accesso diretto agli asset digitali per 50 milioni di clienti che precedentemente non disponevano di questa possibilità. Vanguard ha giustificato la decisione citando la stabilità funzionale e la liquidità dimostrate dai fondi crypto attraverso cicli di volatilità.
L'analista Fred Krueger ha sottolineato l'enorme portata di questa apertura: "L'idea che Vanguard permetta e abbracci BTC è ENORME", considerando che la società domina i conti pensionistici, i fondi indicizzati e i portafogli passivi a lungo termine negli Stati Uniti. Questa transizione da una posizione storicamente cauta verso gli asset digitali a un'apertura sostanziale potrebbe rappresentare un punto di svolta per l'adozione mainstream delle criptovalute.
Per il mercato europeo e italiano, questi sviluppi assumono particolare rilevanza alla luce dell'imminente implementazione del regolamento MiCA, che stabilirà un framework normativo armonizzato per gli asset crypto nell'Unione Europea. L'approccio sempre più istituzionale verso le criptovalute, mediato da veicoli regolamentati come gli ETF, potrebbe facilitare l'accettazione degli asset digitali anche presso gli investitori più conservativi e presso le autorità di vigilanza come la Consob. I prossimi mesi saranno cruciali per capire se questi flussi si consolideranno o se rappresentano soltanto un movimento temporaneo di riposizionamento pre-fine anno.