Il mercato degli ETF cripto si arricchisce di un nuovo prodotto dedicato a Dogecoin (DOGE), ma l'entusiasmo degli investitori sembra decisamente contenuto rispetto ai recenti lanci di fondi su asset come Solana e XRP. NYSE Arca ha certificato martedì il Bitwise Dogecoin ETF con ticker BWOW, aprendo la strada a un secondo strumento d'investimento regolamentato sulla principale memecoin per capitalizzazione di mercato. La notizia arriva in un momento delicato per il settore, con DOGE in calo del 24% nell'ultimo mese e scambiato a circa 0,15 dollari, ben lontano dal picco storico di 0,73 dollari toccato nel 2021.
Secondo il documento depositato presso la Securities and Exchange Commission, BWOW è registrato ai sensi del Securities Act del 1933 e affiderà la custodia degli asset a Coinbase Custody Trust, seguendo lo schema ormai consolidato per i prodotti cripto quotati negli Stati Uniti. Il fondo consentirà agli investitori tradizionali di ottenere esposizione a Dogecoin senza dover gestire direttamente wallet o chiavi private, abbassando le barriere d'ingresso per chi proviene dai mercati finanziari convenzionali.
Il lancio di BWOW arriva appena un giorno dopo il debutto dell'ETF spot Dogecoin di Grayscale, GDOG, che lunedì ha registrato volumi di trading giornalieri attorno a 1,4 milioni di dollari. Una performance che Eric Balchunas, analista ETF di Bloomberg, ha definito "solida per un lancio medio, ma modesta per un prodotto spot 'first-ever'". L'esperto aveva inizialmente previsto volumi di 12 milioni di dollari per il primo giorno, ma il risultato effettivo riflette una realtà di mercato che si è rapidamente raffreddata sugli asset alternativi più speculativi.
Il contrasto con i recenti lanci di ETF su altre altcoin è evidente e solleva interrogativi sulla reale domanda istituzionale per prodotti legati alle memecoin. All'inizio di questo mese, il fondo spot XRP di Canary Capital ha prodotto oltre 58 milioni di dollari di volume nel giorno di debutto, stabilendo il record per gli ETF del 2024. Anche BSOL, l'ETF con staking su Solana di Bitwise lanciato a ottobre, aveva registrato circa 57 milioni di dollari di scambi alla prima giornata, dimostrando un appetito significativamente maggiore per asset con casi d'uso più consolidati nell'ecosistema DeFi e delle applicazioni decentralizzate.
Balchunas ha sintetizzato questa dinamica con una rima diventata quasi proverbiale nel settore: "The further away you get from BTC, the less asset there will be". Una regola empirica che sembra trovare conferma nei dati, evidenziando come gli investitori istituzionali mantengano una preferenza marcata per Bitcoin ed Ethereum, estendendosi con cautela agli smart contract layer-1 di nuova generazione, ma mostrando scetticismo verso asset la cui proposta di valore rimane principalmente legata alla narrativa e alla community.
Nonostante i volumi contenuti, gli emittenti continuano a scommettere su Dogecoin come asset sottostante per prodotti sempre più sofisticati. La settimana scorsa 21Shares ha presentato TXXD, un ETF con leva 2x long su DOGE quotato sul Nasdaq, che offre ai trader l'opportunità di amplificare l'esposizione alla performance giornaliera del token. Questo tipo di strumento si rivolge a una clientela più aggressiva, disposta ad accettare maggiore volatilità in cambio di potenziali rendimenti amplificati, ma comporta anche rischi significativamente più elevati tipici dei prodotti a leva.
Dal punto di vista normativo europeo, vale la pena notare che il regolamento MiCA non include ancora disposizioni specifiche sugli ETF cripto, territorio che rimane prevalentemente sotto giurisdizione statunitense. Gli investitori italiani ed europei interessati a questo tipo di esposizione dovranno quindi continuare a fare riferimento a piattaforme estere o a strumenti alternativi come gli ETP quotati su mercati regolamentati europei, che seguono framework normativi differenti.
Dogecoin mantiene la decima posizione tra le criptovalute per capitalizzazione di mercato, ma il token scambia attualmente con un ribasso del 79% rispetto al massimo storico del 2021. Questo calo riflette il generale ridimensionamento delle memecoin dopo l'euforia del precedente ciclo rialzista, alimentato anche dal coinvolgimento di figure pubbliche come Elon Musk. La recente ondata di vendite nel mercato crypto ha ulteriormente pesato sul prezzo, evidenziando la particolare sensibilità di DOGE ai movimenti macro del settore.
L'arrivo di BWOW sul mercato rappresenta comunque un passo avanti nella maturazione dell'infrastruttura finanziaria attorno alle criptovalute, offrendo agli investitori tradizionali ulteriori opzioni per diversificare l'esposizione. Resta da vedere se l'interesse istituzionale seguirà o se il modesto avvio di GDOG costituirà un precedente anche per il prodotto Bitwise. I prossimi giorni di trading forniranno indicazioni più chiare sulla reale domanda per strumenti regolamentati legati a Dogecoin, in un contesto di mercato che continua a favorire asset con fondamentali tecnologici più solidi rispetto alle pure narrative speculative.