Il mercato finanziario brasiliano ha compiuto un passo storico nel panorama delle criptovalute, diventando il primo al mondo a introdurre un ETF dedicato a XRP, la terza criptovaluta più importante dopo Bitcoin ed Ethereum. Questa innovazione finanziaria, lanciata da Hashdex sulla borsa B3, rappresenta un'importante evoluzione nell'integrazione degli asset digitali nei mercati tradizionali e segna un momento significativo per l'adozione mainstream delle criptovalute. Mentre gli Stati Uniti continuano a temporeggiare su strumenti simili, il Brasile rafforza la sua posizione come pioniere nella regolamentazione e nell'innovazione finanziaria legata al mondo crypto.
Il Brasile all'avanguardia: dettagli del primo ETF su XRP al mondo
L'ETF su XRP, identificato dal ticker XRPH11, ha debuttato il 25 aprile sulla Borsa B3, il principale mercato finanziario latinoamericano. Lo strumento, gestito dalla società Hashdex, segue l'andamento del prezzo di XRP utilizzando come riferimento il Nasdaq XRP Reference Price Index, garantendo così un allineamento preciso con le quotazioni della criptovaluta.
La struttura dell'ETF prevede che almeno il 95% degli asset del fondo vengano investiti in XRP, anche attraverso contratti futures e altri strumenti finanziari correlati. Nonostante il fondo sia commercializzato come "Hashdex Nasdaq XRP Fund de Indices", la gestione operativa è affidata a Genial Investimentos, mentre Genial Bank SA svolge il ruolo di custode.
Dal punto di vista dei costi, l'ETF prevede una commissione di gestione annuale dello 0,7%, a cui si aggiunge una commissione di custodia dello 0,1%, per un costo totale annuo dello 0,8%, senza applicare commissioni di strutturazione.
Il contesto normativo e il confronto con gli Stati Uniti
Il lancio dell'ETF in Brasile mette in evidenza il divario regolamentare con gli Stati Uniti, dove ancora non esiste un ETF spot su XRP, nonostante la criptovaluta sia stata creata da un'azienda statunitense. Con una capitalizzazione di mercato superiore a 120 miliardi di dollari, XRP si posiziona come la terza criptovaluta più importante al mondo, escludendo le stablecoin.
La Commissione Valori Mobiliari brasiliana (CVM) aveva approvato l'ETF già a febbraio, dimostrando un approccio più aperto e progressista rispetto alla SEC americana. È significativo notare che questo è il nono ETF su criptovalute lanciato da Hashdex sulla borsa B3, dopo prodotti analoghi che tracciano Bitcoin, Ethereum e Solana.
Negli Stati Uniti, la situazione sta lentamente evolvendo. Ripple, l'azienda più strettamente associata a XRP, ha recentemente fatto progressi nella risoluzione delle questioni normative con la SEC. Questo sviluppo, insieme all'obiettivo dichiarato dall'amministrazione Trump di rendere l'America "la capitale mondiale delle criptovalute", ha creato un clima più favorevole per la regolamentazione cripto negli USA.
Le prospettive future per gli ETF su criptovalute
Diversi importanti gestori patrimoniali americani come Grayscale e Franklin Templeton hanno presentato richieste per ETF spot su XRP negli Stati Uniti. Secondo gli analisti, la probabilità di un'approvazione di un ETF su XRP negli USA è attualmente del 73%, un segnale positivo per gli investitori.
Recentemente, gli Stati Uniti hanno visto il lancio di un ETF a leva su XRP, ma ancora manca l'approvazione di un ETF spot. Mentre il Brasile è all'avanguardia in questo tipo di prodotti finanziari, i regolatori americani si trovano sotto crescente pressione per accettare opzioni di investimento simili per gli investitori statunitensi che cercano esposizione a XRP senza doverlo detenere direttamente.
L'iniziativa di Hashdex rappresenta un momento cruciale per l'adozione delle criptovalute nei mercati finanziari tradizionali. Il Brasile si sta posizionando come uno dei primi paesi ad adottare il crescente spazio degli ETF su criptovalute, dimostrando una visione lungimirante che potrebbe attrarre capitali internazionali interessati a investire in modo regolamentato nel settore crypto.
Per gli investitori italiani, questo sviluppo potrebbe rappresentare un'opportunità interessante, considerando che anche in Europa gli ETF su criptovalute stanno guadagnando terreno, sebbene con tempi e modalità diverse rispetto al mercato latinoamericano. La crescente integrazione degli asset digitali nei mercati regolamentati potrebbe presto creare nuove possibilità di diversificazione anche per i risparmiatori del nostro paese.