Il mondo delle criptovalute rivela dinamiche di profitto sorprendenti quando si analizzano i dati on-chain delle principali monete digitali. Mentre Bitcoin continua a dominare i mercati con quasi il 98,4% della sua offerta totale in territorio di guadagno, altre valute come Dogecoin mostrano performance interessanti che potrebbero nascondere opportunità di crescita ancora inespresse. L'analisi della distribuzione dei profitti tra gli investitori fornisce una chiave di lettura cruciale per comprendere i potenziali movimenti futuri del mercato crypto.
La mappa dei profitti nel settore crypto
Secondo i dati forniti dalla società di analisi on-chain Santiment, il panorama attuale delle criptovalute mostra una situazione variegata per quanto riguarda la percentuale di offerta totale in profitto. Dogecoin si posiziona al quarto posto con il 77,9% della sua fornitura che genera guadagni non realizzati per i possessori, preceduta da Bitcoin, XRP e Chainlink.
L'indicatore "Percent of Total Supply in Profit" funziona analizzando la cronologia on-chain di ogni token per determinare a quale prezzo è stato mosso l'ultima volta. Se il prezzo dell'ultima transazione risulta inferiore al valore attuale di mercato, quella specifica moneta viene considerata in stato di profitto.
Bitcoin mantiene il primato, XRP resiste
La supremazia di Bitcoin appare schiacciante con il 98,4% della sua offerta in territorio positivo, una condizione che riflette la sua recente esplorazione di nuovi massimi storici. Quando una criptovaluta raggiunge un nuovo record, automaticamente il 100% della sua offerta entra in stato di profitto, spiegando così i numeri straordinari della principale valuta digitale.
XRP mantiene saldamente la seconda posizione con oltre il 90% della fornitura in guadagno, nonostante non abbia registrato una crescita significativa dell'indicatore nell'ultimo mese. Chainlink completa il podio con l'80,5%, mentre Ethereum sorprende negativamente fermandosi al 71,5%.
Le implicazioni strategiche per gli investitori
I dati rivelano dinamiche di mercato che potrebbero influenzare le strategie future degli investitori. Ethereum e Cardano, pur mostrando percentuali inferiori di offerta in profitto, potrebbero paradossalmente rappresentare opportunità più interessanti dal punto di vista della crescita potenziale.
La logica dietro questa considerazione risiede nel comportamento tipico degli investitori: quando una quota significativa della rete si trova in territorio di guadagno, aumenta la probabilità di vendite massive finalizzate alla realizzazione dei profitti. Questo fenomeno può naturalmente facilitare la formazione di picchi di prezzo e successive correzioni.
Dogecoin tra consolidamento e prospettive
Nonostante la posizione relativamente favorevole nell'indicatore di profittabilità, Dogecoin sta attraversando una fase di movimento laterale con il prezzo che oscilla intorno alla soglia dei 0,22 dollari. Questa fase di consolidamento potrebbe precedere movimenti più significativi, considerando che la moneta meme mantiene ancora margini teorici di crescita rispetto ai competitor con percentuali di profitto più elevate.
La capacità del mercato di assorbire eventuali prese di profitto rimane il fattore determinante per il futuro andamento di tutte le criptovalute analizzate. Bitcoin, nonostante l'estrema profittabilità attuale, potrebbe continuare la sua corsa al rialzo finché la domanda rimarrà sufficientemente forte da compensare le vendite degli investitori in profitto.