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Il mercato delle meme coin torna a mostrare tutta la sua volatilità, con Dogecoin (DOGE) che nelle ultime 24 ore ha subito un crollo del 5,5%, scivolando da 0,1367 a 0,1291 dollari e bruciando livelli tecnici fondamentali che rappresentavano il supporto della struttura rialzista di breve termine. L'episodio si inserisce in un contesto di mercato caratterizzato da una rotazione generalizzata fuori dagli asset speculativi ad alto beta, con i token meme che stanno assorbendo perdite proporzionalmente maggiori rispetto alle crypto di prima fascia come Bitcoin ed Ethereum. La particolarità di questo movimento ribassista non risiede tanto nell'entità del calo, quanto nell'esplosione dei volumi che lo ha accompagnato: 1,63 miliardi di token scambiati, con un'impennata del 267% rispetto alla media, segnale inequivocabile che dietro il selloff ci sono flussi istituzionali significativi e non semplice deriva passiva dei prezzi.
Il breakdown tecnico ha preso forma quando DOGE ha perso il supporto critico a 0,1370 dollari, area che nelle settimane precedenti aveva retto multiple ondate di pressione venditrice durante la fase di consolidamento. La rottura di questo livello ha innescato una cascata di stop loss e liquidazioni che ha portato il prezzo a testare rapidamente la zona 0,1290-0,1280 dollari, con scarsa profondità di bid sui book degli exchange centralizzati. Gli analisti on-chain evidenziano come la mancanza di tentativi significativi di recupero sopra 0,1300 dollari mantenga la struttura di breve orientata al ribasso, nonostante alcuni indicatori di momentum stiano iniziando a stabilizzarsi.
Dal punto di vista della liquidità, il comportamento del mercato suggerisce condizioni particolarmente sottili, con la debolezza del risk sentiment generale che ha amplificato l'impatto dei deflussi dalle posizioni speculative. Nessun catalizzatore specifico ha innescato il selloff, ma il movimento si è sincronizzato con una più ampia rotazione out dai token ad alta volatilità in un contesto di ridotta partecipazione retail. Su timeframe superiori, DOGE rimane tecnicamente range-bound, ma l'ultimo crollo rappresenta un chiaro fallimento nel difendere livelli che avevano tenuto durante la recente fase di accumulo.
Dopo aver toccato i minimi di sessione intorno a 0,1290 dollari, il token ha mostrato segnali iniziali di stabilizzazione con la pressione venditrice che è progressivamente diminuita. I candelabri successivi hanno registrato volumi ridotti ed estensioni ribassiste più contenute, suggerendo che la fase più acuta delle liquidazioni potrebbe essersi esaurita. L'action intraday ha iniziato a formare minimi crescenti dalla base di 0,1290 dollari, ma il follow-through rialzista rimane limitato, con venditori che continuano a materializzarsi in prossimità di 0,1300 dollari, confermando questo livello come resistenza immediata.
La prospettiva di breve termine per i trader dipende ora dalla capacità di DOGE di mantenere l'area 0,1290-0,1280 dollari come supporto. Un'accettazione sostenuta al di sotto di questa zona esporrebbe il successivo livello di supporto vicino a 0,1250 dollari, mentre un recupero convincente sopra 0,1300 dollari rappresenterebbe il primo segnale concreto che il momentum ribassista sta perdendo forza. Gli operatori più esperti stanno monitorando attentamente il comportamento dei volumi: una loro continua normalizzazione favorirebbe una fase di consolidamento laterale, mentre nuovi picchi in corrispondenza di movimenti al ribasso indicherebbero ulteriore distribuzione da parte delle whale.
Il quadro macro per le meme coin rimane complesso, con DOGE che si trova inserito in un contesto di mercato dove 75 delle top 100 criptovalute scambiano attualmente sotto le loro medie mobili a 50 e 200 giorni. Questo dato strutturale evidenzia come la debolezza non sia confinata ai token speculativi ma rifletta un deterioramento più ampio del risk appetite nel settore. Solo otto delle prime 100 crypto risultano attualmente in condizioni di ipervenduto secondo gli indicatori RSI, suggerendo che molti asset potrebbero avere ancora spazio per ulteriori discese prima di raggiungere livelli tecnicamente interessanti per accumulazioni contrarian.
Per gli investitori italiani, questo episodio sottolinea ancora una volta i rischi connessi all'esposizione su asset ad alta volatilità come le meme coin, particolarmente in fasi di mercato caratterizzate da liquidità ridotta e sentiment fragile. La rapidità con cui DOGE ha perso oltre il 5% ricorda l'importanza di strategie di gestione del rischio rigorose, soprattutto considerando che, a differenza di protocolli DeFi o layer-1 con utility concrete, i token meme derivano il loro valore principalmente da dinamiche speculative e narrative social. Il prossimo test decisivo sarà la tenuta del supporto critico: una sua rottura aprirebbe scenari tecnici più negativi, mentre una sua difesa potrebbe offrire opportunità di rimbalzo tecnico per trader di breve termine disposti a operare in un contesto comunque ad alto rischio.