Il mercato degli exchange-traded product crypto ha vissuto una settimana di forte turbolenza, con deflussi da Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH) superiori al miliardo di dollari che segnalano un cambio di sentiment tra gli investitori istituzionali. Il brusco calo delle probabilità di un taglio dei tassi della Federal Reserve a dicembre, passate dal 91,7% al 64,6% secondo il CME FedWatch Tool, ha innescato un'ondata di vendite che ha colpito principalmente i fondi americani. Questo scenario ribassista si inserisce in un contesto più ampio di incertezza macroeconomica che sta ridefinendo le strategie di allocazione del capitale verso asset digitali, con gli investitori che riconsiderano l'esposizione agli asset considerati più rischiosi.
Secondo i dati rilasciati da CoinShares, il gestore specializzato in asset digitali, i fondi dedicati a Bitcoin ed Ethereum hanno registrato deflussi combinati per 1,17 miliardi di dollari nell'ultima settimana. La perdita più significativa si concentra su BlackRock, il cui iShares Bitcoin Trust e iShares Ethereum Trust hanno visto uscire complessivamente 876 milioni di dollari, rappresentando la quota maggiore tra tutti gli emittenti. Il Fidelity Wise Original Bitcoin Fund ha contribuito con altri 438 milioni di dollari di outflow.
L'emorragia di capitali trova spiegazione nelle oscillazioni violente che hanno caratterizzato il mercato crypto dopo il flash crash del 10 ottobre e nella crescente incertezza sulle decisioni di politica monetaria della Fed. James Butterfill, Head of Research di CoinShares, ha evidenziato come il sentiment negativo abbia pervaso i mercati a causa delle "continue oscillazioni nei mercati crypto". Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell aveva già avvertito il mese scorso che un ulteriore taglio dei tassi a dicembre non è scontato, riconoscendo l'esistenza di voci che invitano la Fed ad "attendere almeno un ciclo" prima di procedere con nuove riduzioni.
La prospettiva di tassi più alti per un periodo prolungato rappresenta un segnale bearish per il settore crypto, poiché storicamente i tagli dei tassi della Fed hanno favorito il flusso di capitali verso asset più rischiosi come equities e criptovalute. La correlazione tra politica monetaria accomodante e performance degli asset digitali rimane uno dei fattori macroeconomici più influenti per trader e investitori istituzionali.
Emerge però una divergenza geografica significativa nell'analisi dei flussi. Mentre gli exchange statunitensi hanno registrato vendite per 1,2 miliardi di dollari, rappresentando la quasi totalità del sentiment negativo, i mercati europei hanno mostrato resilienza. Germania e Svizzera hanno visto afflussi rispettivamente di 41,3 milioni e 49,7 milioni di dollari, suggerendo una percezione diversa del rischio crypto tra investitori europei e americani, possibilmente influenzata anche dall'approccio regolamentare più strutturato del continente con l'entrata in vigore del framework MiCA.
Mentre Bitcoin ed Ethereum affrontano la pressione vendita istituzionale, Solana (SOL) continua a distinguersi con una performance controcorrente. L'altcoin ha attratto 118 milioni di dollari nell'ultima settimana e un totale impressionante di 2,1 miliardi di dollari nelle ultime nove settimane. Il Bitwise Solana ETF, lanciato il 28 ottobre, ha registrato una domanda costante sin dal debutto, confermando l'interesse crescente degli investitori verso alternative alla narrativa Bitcoin-Ethereum.
Altre altcoin hanno mantenuto momentum positivo: Hedera (HBAR) ha registrato inflow per 26,8 milioni di dollari, mentre Hyperliquid ha attratto 4,2 milioni. L'HBAR ETF di Canary Capital, quotato al Nasdaq con ticker HBR dal 27 ottobre, ha già accumulato asset per quasi 69 milioni di dollari. Per quanto riguarda HYPE, il token native della blockchain Layer 1 Hyperliquid, sebbene non esista ancora uno spot ETF negli Stati Uniti, 21Shares offre un exchange-traded product quotato sul SIX Swiss Exchange da agosto.
Questa dicotomia tra i deflussi massicci dai principali asset crypto e l'interesse sostenuto verso altcoin emergenti riflette una fase di rotazione settoriale all'interno del mercato degli asset digitali. Gli investitori istituzionali sembrano diversificare le strategie, riducendo l'esposizione ai "blue chip" crypto in attesa di maggiore chiarezza macroeconomica, mentre mantengono o aumentano le posizioni su protocolli con narrative di crescita specifiche e fondamentali tecnologici solidi. Il prossimo meeting della Fed a dicembre rappresenterà un catalizzatore determinante per la direzione dei flussi istituzionali nei mesi successivi.