Il mercato delle criptovalute ha vissuto una settimana turbolenta, con perdite significative che hanno colpito anche alcuni dei token più consolidati dell'ecosistema digitale. Mentre alcuni asset hanno mostrato una maggiore resilienza, altri hanno subito correzioni drastiche che potrebbero ridefinire i loro trend a medio termine. La volatilità che caratterizza questo settore si è manifestata con particolare intensità, mettendo alla prova la tenuta di livelli di supporto cruciali che erano stati consolidati nelle settimane precedenti.
Ethereum sotto pressione: il fallimento della soglia psicologica
La seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato ha deluso le aspettative degli investitori più ottimisti. Ethereum ha registrato un calo del 13% dopo aver perso il supporto strategico dei 4.000 dollari, un livello che ora rischia di trasformarsi in una resistenza difficile da superare. Il tentativo dei compratori di spingere il prezzo oltre la soglia dei 5.000 dollari si è rivelato infruttuoso, lasciando campo libero ai venditori.
L'analisi tecnica suggerisce che senza un rapido recupero del livello dei 4.000 dollari, ETH potrebbe dirigersi verso il prossimo supporto maggiore situato a 3.345 dollari. I prossimi giorni si preannunciano decisivi per determinare se la correzione continuerà o se assisteremo a un'inversione di tendenza.
Ripple e Cardano: quando i supporti storici tremano
XRP ha ceduto il 10% del suo valore, scendendo fino al supporto chiave di 2,72 dollari. Questo livello aveva già resistito a un test a inizio settembre, ma una seconda prova potrebbe rivelarsi meno fortunata se l'interesse degli acquirenti non dovesse materializzarsi rapidamente. Il momentum ribassista sui timeframe giornalieri e superiori rende la situazione particolarmente complessa per chi scommette su una ripresa.
Ancora più drammatica la situazione di Cardano, che ha subito una perdita del 16% in una sola settimana. Il prezzo è scivolato fino al supporto di 0,77 dollari, e il fallimento nel riconquistare la soglia di 1 dollaro a metà settembre ha confermato un massimo più basso, aprendo la strada a ulteriori discese.
Binance Coin: record e correzioni nel segno della volatilità
Il token dell'exchange più grande al mondo ha vissuto una settimana di alti e bassi estremi. Domenica scorsa BNB aveva toccato un nuovo record storico a 1.083 dollari, ma l'euforia è durata poco. La correzione successiva ha portato a una chiusura settimanale in rosso del 5%, con il prezzo che è tornato sotto la soglia psicologica dei 1.000 dollari.
Nonostante il ritracciamento, BNB mantiene supporti solidi a 900 e 830 dollari, e gli analisti continuano a considerarlo uno dei performer più forti del mercato. Le prospettive per un eventuale recupero rimangono positive, con possibili nuovi tentativi di record verso la fine del 2025.
Hyperliquid: il prezzo della concorrenza
La sorpresa negativa della settimana arriva da HYPE, che ha registrato il peggior rendimento con un crollo del 26%. Questa perdita significativa è direttamente collegata al lancio di Aster, l'exchange decentralizzato sostenuto da Binance e creato specificamente per competere con Hyperliquid.
Il trasferimento di liquidità da HYPE verso il nuovo competitor ha avuto un impatto devastante sul prezzo, che ha toccato il supporto di 40 dollari prima di vedere il ritorno di alcuni acquirenti. Le resistenze immediate si trovano ora a 44 e 50 dollari, mentre la battaglia per conquistare trader e liquidità si intensifica nell'ecosistema degli exchange decentralizzati.
Questa dinamica competitiva, pur creando volatilità nel breve termine, potrebbe rappresentare un'opportunità per gli investitori disposti a scommettere su Hyperliquid a prezzi scontati, considerando che la piattaforma mantiene solide basi tecnologiche nonostante la pressione concorrenziale.