Il colosso tecnologico Strategy, noto per la sua aggressiva politica di investimento in criptovalute, si trova ora al centro di una tempesta legale che potrebbe ridefinire il rapporto tra corporate governance e asset digitali. La recente class-action intentata contro l'azienda, ex MicroStrategy, segna un punto di svolta nella percezione degli investimenti aziendali in Bitcoin, proprio mentre la criptovaluta raggiunge valutazioni storiche oltre i 100.000 dollari. L'azione legale collettiva, depositata presso il tribunale federale della Virginia, punta il dito contro i vertici aziendali, accusati di aver minimizzato i rischi connessi all'esposizione massiccia in un asset notoriamente volatile.
Miliardi in Bitcoin e accuse di scarsa trasparenza
Il portafoglio Bitcoin di Strategy ha raggiunto dimensioni impressionanti: con l'ultimo acquisto di 7.390 BTC per circa 765 milioni di dollari, l'azienda detiene ora oltre 576.000 Bitcoin, per un controvalore che sfiora i 60 miliardi di dollari. Una strategia che, nonostante il rendimento positivo della criptovaluta nell'anno in corso (+16,3%), ha sollevato interrogativi sulla sostenibilità di lungo periodo e sulla comunicazione ai piccoli azionisti.
Secondo i querelanti, Michael Saylor, presidente di Strategy, e altri dirigenti non avrebbero adeguatamente informato gli investitori sui rischi connessi alla significativa esposizione alla volatilità del Bitcoin. Esperti legali sottolineano come la società avrebbe sovrastimato la sicurezza della propria strategia d'investimento focalizzata sulle criptovalute, omettendo informazioni cruciali sui potenziali rischi.
L'effetto domino nel mondo aziendale
Il fenomeno Strategy non è rimasto isolato nel panorama corporate. Negli ultimi dodici mesi, l'interesse delle aziende per il Bitcoin come riserva di valore è cresciuto esponenzialmente, con numerose società che hanno seguito l'esempio. Top Win, produttore di orologi di lusso, ha recentemente annunciato una strategia simile, vedendo un'impennata del 60% nel valore delle proprie azioni. L'approccio pioneristico di Strategy ha creato un effetto emulazione che sta ridisegnando le strategie di tesoreria aziendale a livello globale.
La sostenibilità di questi "Bitcoin treasuries" rimane tuttavia oggetto di dibattito nel mondo finanziario italiano ed europeo, dove la cultura aziendale è tradizionalmente più avversa al rischio rispetto al contesto americano. Diversi analisti del Vecchio Continente sottolineano come simili strategie potrebbero rivelarsi problematiche in un quadro normativo ancora incerto per le criptovalute.
Nuove regole contabili sotto i riflettori
Dopo il rebranding in "Bitcoin Treasury Company", Strategy utilizza metriche personalizzate come BTC Yield e BTC $ Gain per illustrare il successo della propria strategia cripto. Tuttavia, le nuove regole contabili introdotte nel 2024 hanno aumentato la pressione sulla trasparenza aziendale.
La normativa ASU 2023-08 impone a Strategy di rendicontare trimestralmente il fair value dei propri asset Bitcoin. Questo cambiamento espone potenzialmente l'azienda a significative perdite non realizzate in caso di forte calo del prezzo della criptovaluta, come già avvenuto nel primo trimestre 2025 con una perdita non realizzata di 5,91 miliardi di dollari.
Nel contesto italiano, dove il quadro normativo per le criptovalute è stato recentemente aggiornato con nuove disposizioni fiscali, casi come quello di Strategy vengono osservati con particolare attenzione dalle autorità di vigilanza e dalle società quotate che considerano strategie simili.
Implicazioni per il futuro delle tesorerie aziendali
Gli operatori di mercato seguono con attenzione gli sviluppi della causa legale, consapevoli che l'esito potrebbe influenzare significativamente non solo il futuro di Strategy ma anche l'approccio di altre aziende alla gestione delle proprie riserve in valuta digitale. La class-action solleva interrogativi fondamentali sul dovere fiduciario dei dirigenti aziendali e sui limiti dell'innovazione finanziaria.
Pur avendo registrato una crescita impressionante del valore dei propri asset Bitcoin, Strategy si trova ora a dover dimostrare che la propria visione sia compatibile con gli interessi degli azionisti e con i principi di trasparenza richiesti alle società quotate. In un contesto in cui le banche centrali, compresa la BCE, stanno esplorando l'emissione di valute digitali ufficiali, la scommessa di Strategy assume connotati ancora più significativi per il futuro dell'intero ecosistema finanziario.