La crescente diffusione delle criptovalute ha portato con sé una nuova forma di criminalità che colpisce sempre più spesso i grandi investitori digitali. I malviventi, attratti dalle enormi ricchezze accumulate nel settore blockchain, stanno perfezionando tecniche sempre più sofisticate per costringere le loro vittime a trasferire i propri asset digitali. Il caso che ha scosso l'Estonia nell'estate del 2023 rappresenta un esempio emblematico di come questi gruppi criminali operino con metodi paramilitari, pianificando per settimane ogni dettaglio delle loro operazioni.
La resistenza che ha cambiato tutto
Tim Heath, miliardario australiano residente a Tallinn da quasi vent'anni, ha dimostrato che anche i piani più meticolosi possono fallire di fronte a una reazione imprevista. Quando due uomini travestiti da imbianchini lo hanno aggredito nella tromba delle scale del suo palazzo nel centro storico di Tallinn, la notte del 29 luglio 2023, l'imprenditore ha reagito con una ferocia che i suoi aggressori non avevano messo in conto. Uno degli attaccanti, un ex lottatore greco-romano, gli aveva posto la mano sulla bocca per zittirlo, ma Heath ha risposto mordendo completamente il dito indice dell'uomo, riuscendo così a liberarsi e a rifugiarsi nel suo appartamento.
La scena che si è presentata agli investigatori racconta di una violenza brutale: parte del dito mozzicato è stata ritrovata in strada, a circa cento metri dal luogo dell'aggressione. I malviventi sono fuggiti abbandonando un furgone bianco contenente documenti falsi e gli strumenti che avrebbero dovuto utilizzare per portare a termine il loro piano criminale.
Una rete internazionale dal passaporto falso
Le indagini hanno rivelato l'esistenza di una organizzazione criminale composta da sette membri che aveva pianificato l'operazione nei minimi dettagli. Il gruppo aveva seguito Heath per settimane, piazzando un dispositivo GPS sulla sua auto e organizzando pedinamenti diretti per studiare le sue abitudini. I criminali erano entrati in Estonia utilizzando passaporti georgiani contraffatti, dopo aver attraversato Parigi e la Finlandia, arrivando a Tallinn diversi giorni prima del tentativo di rapimento.
L'obiettivo era trasportare Heath in una sauna affittata appositamente e costringerlo a trasferire le sue criptovalute sotto minaccia. Per l'operazione avevano anche reclutato un hacker specializzato nell'estrazione di fondi digitali. Il fondatore del Yolo Group, colosso attivo nel fintech, blockchain e gioco d'azzardo online, possiede infatti un patrimonio stimato in oltre 2,2 miliardi di dollari australiani.
Le minacce non si sono fermate
Nonostante il fallimento del rapimento, la vicenda non si è conclusa quella notte di luglio. Settimane dopo l'aggressione, Heath ha ricevuto un messaggio via Telegram in cui gli venivano richiesti 30 Bitcoin, accompagnato da fotografie scattate davanti alla sua residenza.
Anche se non ci sono stati ulteriori contatti dopo che Heath ha ignorato la richiesta, i pubblici ministeri sostengono che la minaccia potrebbe persistere. L'imprenditore ha dovuto cambiare residenza, potenziare la sua sicurezza personale e spendere oltre 2,7 milioni di euro per la protezione, mentre i suoi legali stanno ora cercando di ottenere un risarcimento dagli accusati.
Un fenomeno in espansione globale
Il caso estone si inserisce in un quadro internazionale sempre più preoccupante. Negli ultimi mesi, diversi episodi simili hanno allarmato la comunità degli investitori in criptovalute in tutto il mondo. A Manhattan, due investitori crypto sono stati arrestati per aver tenuto prigioniero un cittadino italiano per 17 giorni in una lussuosa abitazione, nel tentativo di accedere al suo portafoglio Bitcoin.
In Florida, tre adolescenti sono stati accusati di rapimento e rapina ai danni di un organizzatore di eventi crypto, derubandolo di 4 milioni di dollari in asset digitali e NFT. Particolarmente preoccupante è la situazione in Francia, dove si è registrato un vero e proprio boom di rapimenti legati alle criptovalute.
Le autorità francesi hanno dovuto intervenire in un caso che ha coinvolto la mutilazione del padre di un investitore crypto e il tentativo di rapimento della figlia di un CEO di una piattaforma di scambio parigina. Entrambi gli episodi sono stati ricondotti alla stessa rete criminale, il cui presunto capo è stato catturato in Marocco dopo un'operazione internazionale che ha portato all'arresto di numerosi sospetti.
Attualmente, due dei sospettati del caso Heath - l'azero Allahverdi Allahverdiyev e il georgiano Ilgar Mamedov - sono sotto processo in Estonia. Tre membri del gruppo rimangono ancora non identificati, mentre altri due, tra cui il presunto organizzatore Najaf Najafli, sono ricercati dalla polizia.