Le autorità di New York hanno messo le mani su oltre 440.000 dollari di criptovalute rubate attraverso una sofisticata operazione di truffa che ha colpito duramente la comunità russofona di Brooklyn e molti altri investitori americani. L'operazione congiunta ha coinvolto l'ufficio del procuratore distrettuale di Brooklyn, l'ufficio del procuratore generale dello Stato di New York e il dipartimento dei servizi finanziari statale, dimostrando come le forze dell'ordine stiano intensificando la lotta contro le frodi digitali. Il blitz ha portato al sequestro diretto di 140.000 dollari in asset digitali, mentre altri 300.000 dollari sono stati congelati sui conti collegati al network criminale.
La rete criminale dietro WhalesTrade
Il caso ha avuto origine nell'ottobre 2024, quando gli investigatori del NYDFS hanno scoperto un sito web fraudolento chiamato WhalesTrade.com che ostentava falsamente una certificazione BitLicense. Questa scoperta ha fatto emergere un intero ecosistema di piattaforme fasulle progettate per ingannare gli investitori con la promessa di rendimenti straordinari nel mondo delle criptovalute. I truffatori avevano costruito una vera e propria macchina pubblicitaria sui social media, utilizzando quello che gli esperti chiamano advertising "Black Hat" per raggiungere le loro vittime.
La strategia dei criminali prevedeva l'uso massiccio di pubblicità in lingua russa e l'impersonificazione di personalità note per guadagnare credibilità presso il pubblico target. Una volta che le vittime cliccavano sugli annunci, la comunicazione veniva spostata su app di messaggistica criptata come WhatsApp e Telegram, creando l'illusione di interazioni di investimento legittime.
Il meccanismo della truffa
Gli investigatori hanno ricostruito il modus operandi dei truffatori: inizialmente mostravano alle vittime estratti conto falsificati che documentavano rendimenti gonfiati, spingendole a investire somme sempre maggiori. Quando gli investitori tentavano di prelevare i loro fondi, si trovavano di fronte a blocchi o richieste di pagamento di commissioni di prelievo e tasse inventate. Alla fine, i truffatori interrompevano completamente ogni comunicazione, sparendo nel nulla con i soldi delle vittime.
L'operazione criminale aveva raggiunto dimensioni impressionanti: Meta, la società madre di Facebook, ha chiuso oltre 700 account Facebook collegati alla truffa dopo essere stata allertata dalle indagini. Le autorità hanno inoltre smantellato una rete di più di 100 domini fraudolenti e 17 account di registrar utilizzati per attirare investitori ignari.
La connessione vietnamita
Un aspetto particolarmente interessante dell'inchiesta riguarda la rete internazionale utilizzata dai criminali. Per aggirare le restrizioni pubblicitarie di Facebook, i truffatori avevano assoldato pubblicitari "Black Hat" con base in Vietnam, pagandoli con criptovalute rubate per far circolare annunci ingannevoli. Gli investigatori hanno scoperto che i criminali convertivano Bitcoin in valuta vietnamita per finanziare la campagna, portando a un ordine del tribunale per congelare 300.000 dollari in conti correlati.
Questo caso rappresenta solo un esempio di una serie di truffe che hanno trasformato la pubblicità digitale in un'arma contro gli investitori di criptovalute inconsapevoli. Tattiche simili sono state osservate già all'inizio del 2024, quando versioni false di piattaforme come Whales Market e Revoke Cash sono apparse come link sponsorizzati su Google, ingannando gli utenti e spingendoli a collegare i loro portafogli a siti di phishing.
La battaglia contro le frodi digitali
Nonostante gli sforzi di aziende come Google e Meta per arginare questi abusi, gli annunci fraudolenti continuano a emergere con regolarità preoccupante. In alcuni casi, anche servizi affidabili vengono impersonati attraverso nomi di dominio quasi identici, prosciugando i fondi degli utenti attraverso script malevoli. La sofisticazione crescente di queste operazioni criminali richiede una risposta altrettanto evoluta da parte delle autorità e delle piattaforme tecnologiche.
Il successo dell'operazione di New York dimostra l'importanza della cooperazione tra diverse agenzie governative e della vigilanza costante nel mondo delle criptovalute. Tuttavia, il fatto che oltre 300 vittime siano state identificate solo in questa singola operazione evidenzia la portata del problema e la necessità di maggiore consapevolezza da parte degli investitori.