Alt5 Sigma, la società crypto balzata agli onori delle cronache per i suoi legami con la famiglia Trump e per l'acquisizione di token di World Liberty Financial (WLFI) per un valore di 1,5 miliardi di dollari, si trova ora al centro di una vicenda che solleva interrogativi sulla trasparenza delle sue comunicazioni alla Securities and Exchange Commission (SEC). La questione ruota attorno alle tempistiche delle dimissioni del suo revisore contabile indipendente, con versioni contrastanti fornite dall'azienda e dal professionista coinvolto. Per un settore come quello crypto, già sotto la lente dei regolatori per questioni di compliance, questa discrepanza rappresenta un ulteriore segnale d'allarme sulla governance delle entità che operano nel comparto digitale con connessioni politiche di alto profilo.
Secondo quanto riportato alla SEC il 29 novembre scorso, Alt5 Sigma ha comunicato che il suo revisore indipendente, Hudgens CPA, PLLC, aveva rassegnato le dimissioni "con effetto immediato" il 21 novembre, citando il pensionamento dell'unico partner dello studio. Tuttavia, William Hudgens ha dichiarato a Forbes una ricostruzione completamente diversa: il professionista sostiene di aver informato Alt5 Sigma già prima del 30 giugno della sua intenzione di ritirarsi dopo la pubblicazione del report del secondo trimestre, avvenuta il 12 agosto. La motivazione, inoltre, non sarebbe stata il pensionamento personale, ma la decisione del suo studio di abbandonare l'attività di revisione contabile per società quotate.
La discrepanza temporale assume particolare rilevanza alla luce di un altro filing problematico. Il 12 novembre, Alt5 Sigma aveva notificato alla SEC il ritardo nella presentazione della relazione trimestrale del terzo quarto, attribuendo parzialmente la mancanza alla "tempestività e reattività" del proprio revisore contabile. Quando Forbes ha chiesto alla società chi fosse il revisore al momento di quella comunicazione, il portavoce ha risposto con un secco "no comment". Le normative SEC impongono alle società pubbliche di notificare entro quattro giorni lavorativi le dimissioni di un revisore indipendente, e richiedono che quest'ultimo esamini i rendiconti finanziari intermedi inclusi nei report trimestrali.
La vicenda si inserisce in un contesto già controverso per Alt5 Sigma. Ad agosto, la società ha accumulato 1,5 miliardi di dollari in token WLFI attraverso un'operazione circolare che avrebbe indirizzato oltre 500 milioni di dollari verso un'entità affiliata al presidente Donald Trump. Questa transazione ha sollevato interrogativi sul conflitto di interessi e sulla natura della relazione commerciale tra Alt5 Sigma e la famiglia presidenziale, con Eric Trump e Donald Trump Jr. che hanno pubblicamente celebrato l'accordo davanti al Nasdaq MarketSite di New York il 13 agosto.
Hudgens ha aggiunto che il suo studio aveva avuto colloqui con possibili successori, ma non riteneva che Alt5 Sigma avesse effettivamente ingaggiato alcuno di loro. Commentando in generale i ritardi nella presentazione dei report trimestrali da parte delle società quotate, il revisore ha dichiarato: "Di solito indica problemi". La mancata presentazione del report del terzo trimestre da parte di Alt5 Sigma, combinata con le versioni contrastanti sulle dimissioni del revisore, potrebbe configurare una violazione delle normative di disclosure della SEC, con potenziali conseguenze sia legali che reputazionali.
Per il settore crypto, questa vicenda rappresenta un ulteriore esempio delle sfide di compliance che le società del comparto devono affrontare quando operano come entità quotate tradizionali. La commistione tra asset digitali e strutture corporate regolamentate richiede standard di trasparenza elevati, specialmente quando emergono collegamenti politici di alto livello. World Liberty Financial, il progetto crypto promosso dalla famiglia Trump, si trova così indirettamente coinvolto in una controversia che potrebbe attirare maggiore scrutinio regolatorio su tutte le parti dell'operazione di agosto. Né Alt5 Sigma né World Liberty Financial hanno fornito commenti quando interpellati sulle discrepanze nelle date comunicate alla SEC, lasciando aperti interrogativi sulla reale timeline degli eventi e sulle ragioni dei ritardi nella rendicontazione finanziaria.