Il mercato delle criptovalute si trova di fronte a un segnale potenzialmente ribassista che sta facendo discutere gli analisti: i long-term holder (LTH) di Bitcoin (BTC), ovvero quegli investitori che detengono la crypto da almeno 155 giorni, stanno accelerando la loro attività di distribuzione. Secondo i dati on-chain più recenti, questo gruppo di "hodler" storici ha venduto circa 400.000 BTC negli ultimi 30 giorni, un comportamento che potrebbe indicare la presa di profitto anticipata ma anche rappresentare una pressione ribassista significativa sul prezzo dell'asset. Con Bitcoin che al momento della rilevazione si attesta intorno ai $110.750, la comunità crypto si interroga se questa fase di distribuzione possa preludere a una correzione più ampia o se si tratti semplicemente di una normale rotazione del capitale in un mercato maturo.
L'analista on-chain Burak Kesmeci ha evidenziato attraverso il proprio profilo X come la metrica Long-Term Holder Net Position Change stia mostrando un momentum crescente verso il lato vendita. Questo indicatore, che traccia il comportamento netto di acquisto o vendita degli investitori di lungo periodo su un arco temporale di 30 giorni, risulta attualmente in territorio negativo, segnalando una chiara fase distributiva. Quando questa metrica registra valori negativi, significa che il numero di LTH che stanno liquidando le proprie posizioni supera quello di chi sta accumulando, un pattern che storicamente ha preceduto fasi di consolidamento o correzione dei prezzi.
La particolarità dell'attuale situazione risiede nel fatto che gli holder di lungo termine non sembrano intenzionati a rallentare le loro vendite, un comportamento che aggiunge ulteriore preoccupazione tra i trader. Nel mondo crypto, i LTH sono considerati "smart money" per la loro propensione a vendere vicino ai massimi di ciclo e accumulare durante i minimi, rendendo le loro mosse particolarmente significative per prevedere i turning point del mercato. Se questa tendenza distributiva dovesse continuare a intensificarsi, Bitcoin potrebbe affrontare ulteriori pressioni al ribasso, con i LTH che continuano a iniettare liquidità bearish nel mercato.
Tuttavia, non tutti gli analisti interpretano questi dati come necessariamente negativi. L'esperto crypto Darkfost ha offerto una prospettiva più moderata, sottolineando che la riduzione del 2.2% della supply detenuta dai LTH registrata a ottobre risulta relativamente modesta se confrontata con i livelli osservati in precedenza nel 2024. A marzo dello stesso anno, la supply LTH era diminuita di circa il 5.05%, mentre a dicembre il calo aveva toccato il 5.2%. Questi precedenti storici suggeriscono che l'attuale fase distributiva potrebbe essere semplicemente il risultato di una presa di profitto anticipata, piuttosto che l'inizio di un bear market prolungato.
Dal punto di vista dell'analisi tecnica e fondamentale, il comportamento dei long-term holder rappresenta uno degli indicatori più affidabili per valutare il sentiment del mercato crypto. Quando questi investitori smettono di vendere e la metrica torna verso letture neutre o positive, Bitcoin tende storicamente a formare un bottom locale, segnalando il posizionamento dello "smart money" per il ciclo successivo. La transizione da una fase distributiva a una accumulativa ha preceduto alcuni dei rally più significativi nella storia di Bitcoin, incluso quello che ha portato ai massimi storici precedenti.
Il contesto attuale del mercato presenta elementi contrastanti: da un lato, la pressione di vendita dei LTH potrebbe limitare gli upside nel breve termine, specialmente considerando che questi investitori controllano una porzione significativa della supply circolante. Dall'altro, il fatto che Bitcoin si mantenga stabilmente sopra i $110.000 nonostante questa distribuzione suggerisce una domanda sottostante robusta, probabilmente alimentata dall'interesse istituzionale e dall'adozione crescente degli ETF spot su Bitcoin approvati negli Stati Uniti.
Per gli investitori retail italiani ed europei, questo scenario richiede particolare attenzione. La normativa MiCA sta progressivamente definendo il quadro regolamentare per le criptovalute nell'Unione Europea, e momenti di volatilità come questi potrebbero rappresentare sia opportunità che rischi significativi. La chiave, secondo gli analisti, sarà monitorare attentamente l'evoluzione della metrica LTH Net Position Change nelle prossime settimane: un ritorno verso valori neutrali potrebbe segnalare l'inizio di una nuova fase accumulativa e un potenziale reversal al rialzo del prezzo.
Nelle prossime giornate, il mercato osserverà con attenzione se i long-term holder continueranno questa strategia distributiva o se, come suggerito da alcuni analisti, si tratti di una fase transitoria destinata a esaurirsi. Con la total value locked nel settore DeFi ancora elevata e l'interesse istituzionale in crescita, Bitcoin potrebbe assorbire questa pressione di vendita e consolidarsi a questi livelli prima di un eventuale nuovo impulso rialzista verso nuovi massimi storici.