Il colosso finanziario BlackRock si trova al centro di un paradosso che sta alimentando speculazioni contrastanti tra gli analisti crypto: mentre il suo IBIT (iShares Bitcoin Trust) registra flussi positivi per oltre 1.000 BTC questa settimana, il corrispondente ETF su Ethereum sta subendo deflussi massicci che rappresentano tre quarti dell'intera pressione di vendita sul mercato degli exchange-traded fund legati a ETH. La situazione evidenzia una divergenza significativa nel sentiment istituzionale tra le due principali criptovalute, proprio mentre il mercato digerisce le recenti decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse.
Nella giornata di mercoledì 17 dicembre, BlackRock ha trasferito asset digitali per un controvalore complessivo di 431 milioni di dollari verso Coinbase Prime, la piattaforma di custodia istituzionale dell'exchange statunitense. Il movimento ha riguardato 74.973 Ethereum (ETH), equivalenti a circa 220 milioni di dollari, e 2.405 Bitcoin (BTC) per un valore di 211 milioni. Questi depositi seguono un pattern simile osservato appena 24 ore prima, quando il gestore aveva già spostato 200 milioni di dollari delle stesse crypto verso la medesima destinazione.
I dati on-chain forniti da Lookonchain rivelano una dinamica sorprendente nei flussi settimanali degli ETF gestiti da BlackRock. Per quanto riguarda Bitcoin, il fondo IBIT mantiene una posizione netta positiva con 1.066 BTC in surplus, confermandosi l'unico prodotto della categoria a registrare inflow in un contesto di mercato generalmente caratterizzato da deflussi. Questo dato assume particolare rilevanza considerando che si verifica durante una settimana volatile, con BTC che ha oscillato nella fascia tra 100.000 e 106.000 dollari.
Il contrasto emerge in modo evidente analizzando la situazione di Ethereum: l'ETHA (iShares Ethereum Trust) ha visto uscire complessivamente 98.250 ETH nel corso della settimana, una cifra che pesa per tre quarti sul totale di 133.130 ETH defluiti dall'intera categoria degli ETF su Ethereum. Questa massiccia pressione di vendita concentrata su un singolo prodotto solleva interrogativi sulla strategia di riequilibrio del portafoglio istituzionale o su possibili riscatti da parte di investitori che stanno riposizionandosi.
La divergenza tra i flussi dei due ETF di BlackRock potrebbe riflettere una più ampia narrativa di mercato che vede Bitcoin consolidarsi come asset di riserva istituzionale, mentre Ethereum fatica a mantenere appeal nonostante l'ecosistema DeFi e gli sviluppi legati al proof-of-stake. Nel contesto normativo europeo, con il regolamento MiCA ormai prossimo all'implementazione completa, gli investitori istituzionali potrebbero privilegiare l'esposizione a BTC considerato meno complesso dal punto di vista regolamentare rispetto a ETH, che presenta caratteristiche ibride tra commodity e security secondo diverse interpretazioni giuridiche.
I trasferimenti verso Coinbase Prime, piattaforma che offre servizi di custodia qualificata per clienti istituzionali, potrebbero indicare diverse operazioni in corso: dalla gestione della liquidità per soddisfare richieste di riscatto, a operazioni di rebalancing, fino a potenziali strategie di lending istituzionale. La tempistica ravvicinata dei depositi suggerisce movimenti coordinati piuttosto che sporadici, con BlackRock che mantiene una gestione attiva degli asset sottostanti i suoi prodotti crypto.
Gli operatori di mercato monitorano con attenzione questi flussi istituzionali poiché storicamente hanno rappresentato indicatori anticipatori di movimenti di prezzo significativi. La pressione di vendita concentrata su Ethereum potrebbe trovare parziale compensazione nella crescente attività su layer 2 e nell'imminente upgrade Dencun, ma la scala dei deflussi rappresenta comunque un segnale che richiede cautela per chi detiene posizioni lunghe su ETH. Per Bitcoin, invece, la resilienza degli inflow di BlackRock conferma il posizionamento dell'asset come rifugio preferenziale nel portafoglio crypto degli investitori istituzionali.