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CFTC: Pham su armonizzazione e mercato crypto

Tempo di lettura 7 min
Davide Greco
Di Davide Greco
CFTC: Pham su armonizzazione e mercato crypto

Il settore crypto statunitense si prepara a una svolta storica: la Commodity Futures Trading Commission (CFTC) potrebbe abilitare il trading di criptovalute spot su exchange regolamentati entro fine anno, aprendo la strada a una nuova era per l'integrazione degli asset digitali nei mercati finanziari tradizionali. L'annuncio è arrivato dalla presidente ad interim Caroline D. Pham durante l'Annual Meeting di SIFMA, dove ha delineato una roadmap ambiziosa che prevede anche l'uso di stablecoin come collaterale nelle clearing house e linee guida sulla tokenizzazione degli asset. Si tratta di un cambio di paradigma rispetto agli anni di incertezza normativa che hanno caratterizzato il mercato crypto USA, con implicazioni profonde per l'adozione istituzionale e la competitività globale del Paese.

La strategia della CFTC ruota attorno al cosiddetto "crypto sprint", un piano di implementazione accelerato che mira a concretizzare entro agosto prossimo tutte le raccomandazioni contenute nel report del Presidential Working Group sui mercati degli asset digitali. Il primo traguardo è fissato per dicembre: almeno un designated contract market (DCM), l'equivalente degli exchange future regolamentati dalla CFTC, offrirà trading spot su Bitcoin (BTC) ed altre criptovalute. La Pham ha sottolineato come questa mossa risponda al mantra della comunità regolatoria internazionale: "portare il crypto dentro il perimetro regolamentato", sfruttando infrastrutture di mercato testate da oltre un secolo per garantire trasparenza, best execution e protezione degli investitori.

Sul fronte della tokenizzazione, l'agenzia punta a pubblicare entro fine anno una guidance sul collaterale tokenizzato per i mercati OTC, con focus specifico su stablecoin, Treasury bills tokenizzati e money market fund su blockchain. Questa iniziativa, sviluppata in collaborazione con i maggiori emittenti di stablecoin e piattaforme di trading crypto regolamentate, rappresenta un passo cruciale per l'efficienza di capitale: secondo le stime della Pham, le misure di armonizzazione cross-border e gli aggiustamenti tecnici su margini e collaterali potrebbero liberare oltre 25 miliardi di dollari di capacità di bilancio nel settore bancario, risorse che potrebbero essere ridirette verso lending e crescita economica.

La timeline prevede che le derivatives clearing organizations (DCO), le stanze di compensazione registrate presso la CFTC, inizino ad accettare stablecoin come collaterale già nel primo semestre 2026. Parallelamente, l'agenzia ha lanciato una consultazione pubblica su una mezza dozzina di regole che necessitano modifiche tecniche per abilitare l'infrastruttura di mercato basata su blockchain: margin requirements, trattamento del collaterale, clearing, settlement, record-keeping e reporting. L'obiettivo è produrre un'unica proposta di rulemaking nella prima metà del prossimo anno, raccogliere commenti pubblici e finalizzare le nuove norme entro agosto, completando l'implementazione delle raccomandazioni PWG.

Oltre 25 miliardi di dollari di capacità di bilancio potrebbero essere liberati attraverso l'armonizzazione delle regole su margini e collaterali

La strategia della CFTC si inserisce in un più ampio sforzo di armonizzazione con la Securities and Exchange Commission (SEC), guidata dal nuovo chairman Paul Atkins. La Pham, che vanta esperienza sia come intern presso entrambe le agenzie che come responsabile globale compliance presso Citigroup, ha descritto un approccio "blank sheet": ridisegnare da zero la struttura di mercato ottimale per liquidità ed efficienza di capitale, superando le tradizionali divisioni di competenza. Tra le priorità condivise spicca il portfolio margining, essenziale per il nuovo framework di clearing obbligatorio sui Treasury, ma anche la razionalizzazione della distinzione tecnica tra swap e security-based swap (attualmente basata sul numero di componenti sottostanti: sotto nove rientrano nella giurisdizione SEC, oltre dieci nella CFTC).

Sul fronte dell'innovazione di prodotto, la collaborazione tra le due agenzie potrebbe sbloccare strumenti finora impossibili da listare. La CEO di NASDAQ Adena Friedman ha citato come esempio le opzioni su indici Bitcoin: tecnicamente commodity indexes che dovrebbero tradare solo su DCM, ma che potrebbero essere autorizzati anche su national securities exchange per migliorare hedging ed efficienza. La Pham ha parlato esplicitamente di una "rinascita dell'innovazione di prodotto non vista dagli anni Novanta", resa possibile dall'uso strategico di exemptive relief e dalle nuove innovation exemptions.

Internamente, la CFTC ha avviato una trasformazione organizzativa radicale. La Pham ha implementato il primo sistema di performance bonus nella storia dell'agenzia (da 1.000 a 10.000 dollari, erogati al 17% dello staff), aggiornato il performance plan fermo da otto anni, creato nuovi KPI misurabili e generato risparmi annualizzati per 50 milioni di dollari (il 12% del budget di 365 milioni). È stata inoltre implementata la piattaforma di sorveglianza NASDAQ Market Surveillance per sostituire sistemi legacy degli anni '90. Sul piano enforcement, sono state introdotte soglie di materialità per le violazioni di minore entità, con un cambio di approccio rispetto alle controverse sanzioni per comunicazioni su WhatsApp che la Pham aveva pubblicamente contestato come commissario.

L'agenzia sta ora reclutando figure senior con decenni di esperienza di mercato per guidare le nuove divisioni: head of markets, head of research, head of market surveillance e head of compliance examinations. La logica è portare competenze dal settore privato in un momento critico, con la CFTC che supervisiona mercati derivati per un nozionale di 700 trilioni di dollari e le clearing house più sistemicamente rilevanti al mondo, in un contesto di rischio macroeconomico e geopolitico elevato.

Il lavoro preparatorio per questa accelerazione normativa affonda le radici nel Global Markets Advisory Committee (GMAC) che la Pham ha presieduto come commissario. Il GMAC, la più grande iniziativa di advisory committee nella storia della CFTC con oltre 125 membri tra sell-side, buy-side, infrastrutture di mercato e crypto-native, ha prodotto 14 raccomandazioni su treasury market reform, T+1 settlement, efficienza di capitale e margini nei mercati wholesale, uso dei dati per identificare rischi sistemici in stile Archegos, e tassonomia degli asset digitali. Gran parte di queste proposte è stata implementata dopo il 4 settembre scorso, quando l'uscita di un commissario ha permesso alla Pham di superare lo stallo decisionale che aveva bloccato l'agenzia.

Le implicazioni per il mercato crypto sono significative. L'integrazione degli spot markets su exchange regolamentati CFTC potrebbe accelerare l'adozione istituzionale, offrendo ai trader professionali venue con requisiti di trasparenza e integrità di mercato superiori rispetto agli attuali crypto exchange, siano essi centralizzati (CEX) o decentralizzati (DEX). L'accettazione di stablecoin come collaterale presso le DCO ridurrebbe inoltre l'attrito operativo e i costi di capital deployment per i market maker e gli high-frequency trader attivi sia in derivati crypto che tradizionali. Dal punto di vista della competitività globale, la roadmap USA si pone in netto contrasto con l'approccio più cauto del regolamento MiCA europeo, segnalando l'intenzione di Washington di attrarre liquidità e innovazione nel settore degli asset digitali.

Restano tuttavia elementi di cautela. La velocità dell'implementazione solleva interrogativi sulla capacità degli exchange e delle clearing house di adeguare infrastrutture tecnologiche e sistemi di risk management in tempi così compressi. La tokenizzazione del collaterale introduce inoltre nuove superfici di rischio operativo e cyber, soprattutto in assenza di standard consolidati per la custodia on-chain e l'interoperabilità tra protocolli. Sul fronte della governance, la struttura a "commissione di uno" (la Pham è attualmente l'unica commissario in carica) priva il processo decisionale del confronto dialettico tipico delle agenzie federali, accelerando le decisioni ma riducendo il pluralismo delle prospettive.

Nei prossimi mesi, gli operatori crypto dovranno monitorare tre milestone cruciali: l'annuncio del primo DCM autorizzato al trading spot (atteso entro dicembre), la pubblicazione della guidance su tokenized collateral per mercati OTC (sempre entro fine anno), e l'apertura della consultazione pubblica sulle modifiche tecniche alle regole CFTC per abilitare blockchain-based market infrastructure. Il successo di questa roadmap potrebbe consolidare gli Stati Uniti come jurisdizione di riferimento per l'innovazione crypto istituzionale, ridefinendo gli equilibri competitivi globali in un settore dove Europa e Asia hanno finora mantenuto posizioni più frammentate.

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