La rete criminale dietro le mega-truffe
Le indagini hanno svelato un sistema criminale complesso che opera principalmente nel Sud-Est asiatico, dove individui vittime di traffico umano vengono costretti a gestire piattaforme di investimento fraudolente. Questi schemi, noti come "pig butchering scams", seguono un copione ben collaudato: i truffatori costruiscono false relazioni sentimentali o commerciali con le vittime per poi manipolarle e convincerle a inviare criptovalute.
Il Dipartimento di Giustizia ha avviato l'azione di sequestro il 18 giugno, dopo un'investigazione durata un mese che ha coinvolto multiple agenzie federali. I fondi erano stati originariamente congelati alla fine del 2023 da Tether, l'emittente della stablecoin USDT, che aveva bloccato 39 indirizzi wallet contenenti i token rubati.
L'operazione congiunta: quattro giorni decisivi
Tra il 26 e il 29 febbraio 2024, Coinbase ha partecipato a quello che l'exchange ha definito uno "sprint investigativo" insieme al Secret Service. Durante questi quattro giorni intensivi, gli analisti della piattaforma hanno lavorato fianco a fianco con gli agenti federali per tracciare milioni di dollari in transazioni crypto, risalendo dai wallet illeciti fino ai conti sulla propria piattaforma.
Questo processo meticoloso ha permesso al Secret Service di identificare oltre 130 utenti Coinbase che avevano inconsapevolmente inviato criptovalute agli indirizzi dei truffatori, subendo perdite per almeno 2,3 milioni di dollari. L'exchange ha successivamente pubblicato delle linee guida per aiutare i clienti ad accedere e presentare i propri registri delle transazioni alle autorità competenti.
Il ruolo cruciale degli exchange nella lotta al crimine
L'operazione ha coinvolto non solo Coinbase ma anche altri importanti exchange internazionali. Molti dei wallet tracciati erano collegati a 140 account su OKX, la piattaforma di trading crypto con sede a Malta. Anche altri exchange, i cui nomi non sono stati resi pubblici, hanno contribuito all'investigazione fornendo dati e supporto tecnico.
La cooperazione dell'industria crypto con le autorità rappresenta un cambio di paradigma significativo rispetto agli anni passali, quando molte piattaforme erano riluttanti a collaborare attivamente con le forze dell'ordine. L'analisi blockchain condotta da Coinbase e la produzione di documenti in risposta alle citazioni giudiziarie sono stati strumentali nell'identificare le vittime eleggibili per il rimborso.
Precedenti e prospettive future
Questo recupero si inserisce in una serie di operazioni simili che stanno ridefinendo l'approccio al contrasto dei crimini crypto. A marzo, l'exchange MEXC aveva congelato oltre 1.500 account collegati a uno schema di manipolazione del mercato che si estendeva dal Vietnam ai paesi della CSI. Anche la T3 Financial Crime Unit, una collaborazione tra Tether, la blockchain TRON e la società di analisi TRM Labs, aveva segnalato il congelamento di oltre 100 milioni di dollari in asset criminali legati ad attività illecite con USDT.
L'USDT originariamente congelato da Tether è stato successivamente "bruciato" e riemesso, con i nuovi token trasferiti a un wallet sotto il controllo del Secret Service. Questa procedura tecnica garantisce che i fondi recuperati possano essere gestiti dalle autorità per eventuale restituzione alle vittime, rappresentando un meccanismo innovativo nella gestione dei sequestri di criptovalute.