Il panorama normativo delle criptovalute in Corea del Sud si prepara a una svolta epocale con l'introduzione del Digital Asset Basic Act, un disegno di legge che promette di rivoluzionare il modo in cui il paese asiatico gestisce gli asset digitali. L'iniziativa legislativa, presentata dal parlamentare Min Byeong-deok del Partito Democratico al governo, rappresenta un tentativo ambizioso di posizionare Seoul come hub globale dell'economia digitale. La proposta arriva in un momento cruciale, quando diverse giurisdizioni mondiali stanno definendo i propri approcci alla regolamentazione delle valute digitali, creando una corsa internazionale verso standard normativi più chiari e strutturati.
Un sistema di licenze per rafforzare il mercato delle stablecoin
Il cuore pulsante della nuova legislazione risiede nell'introduzione di un sistema di licenze per gli emittenti di stablecoin, una mossa strategica che riflette le ambizioni del governo sudcoreano di sviluppare un mercato domestico robusto. Gli operatori che intendono emettere stablecoin dovranno dimostrare di posspossedere un capitale proprio minimo di 500 milioni di won sudcoreani, equivalenti a circa 367.890 dollari americani. Questa soglia di ingresso non rappresenta solo una garanzia finanziaria, ma costituisce un pilastro fondamentale della strategia governativa per promuovere stablecoin denominate in won sudcoreano.
L'iniziativa si inserisce perfettamente nell'agenda politica dell'amministrazione guidata dal presidente Lee Jae-myung, che aveva precedentemente assunto l'impegno di abilitare un mercato domestico delle stablecoin. Min Byeong-deok, che durante la campagna elettorale di Lee aveva guidato il comitato dedicato agli asset digitali, ha chiarito che l'obiettivo è duplice: limitare la fuga di capitali attraverso stablecoin basate su valute estere e sostenere un sistema finanziario digitale locale solido e competitivo.
Il contesto internazionale guida le scelte normative
La Corea del Sud non naviga in acque inesplorate, ma segue una rotta tracciata da altre potenze economiche mondiali che stanno definendo i propri framework normativi. Negli Stati Uniti, il Genius Act dedicato alla regolamentazione delle stablecoin sta guadagnando consensi con il supporto del presidente Donald Trump, mentre Hong Kong ha recentemente varato il proprio sistema di licenze per gli emittenti di stablecoin. Questi precedenti internazionali hanno chiaramente influenzato l'approccio sudcoreano, come evidenziato dalle dichiarazioni di Min che ha sottolineato le similitudini con le pratiche normative di Stati Uniti, Unione Europea e Giappone, particolarmente per quanto riguarda emissione, distribuzione e negoziazione di asset digitali.
Il Digital Asset Basic Act si propone di integrare il Virtual Asset Investor Protection Act, entrato in vigore nel luglio 2024, andando oltre la semplice protezione degli investitori per definire una base legale più ampia per l'attività degli asset digitali.
Governance centralizzata e controllo presidenziale
Una delle caratteristiche più significative della proposta legislativa è la creazione di un Comitato per gli Asset Digitali sotto la supervisione diretta dell'Ufficio del Presidente, enfatizzando un meccanismo di controllo centralizzato. Questa scelta organizzativa riflette la volontà di elevare la gestione degli asset digitali a priorità strategica nazionale, sottraendola alla frammentazione burocratica e garantendo un coordinamento diretto ai massimi livelli istituzionali.
Il disegno di legge non si limita alle stablecoin, ma ambisce a fornire chiarezza legale sulle classificazioni degli asset digitali e sulle responsabilità dei fornitori di servizi che operano nell'ecosistema. Le disposizioni includono framework legali per affrontare le cattive condotte di mercato, con sanzioni per pratiche di trading sleali come la manipolazione dei prezzi o la diffusione di informazioni false, aree non direttamente coperte dalle leggi precedenti.
Standardizzazione e prospettive future
La standardizzazione delle procedure di compliance per exchange e custodi rappresenta un altro pilastro fondamentale della riforma proposta. Se approvato, il Digital Asset Basic Act segnerà una tappa significativa nell'evoluzione dello spazio normativo crypto sudcoreano, posizionando il paese tra quelli che cercano di bilanciare innovazione e supervisione. Il disegno di legge dovrà ora affrontare il vaglio dell'Assemblea Nazionale nei prossimi mesi, dove subirà ulteriori revisioni e discussioni prima di una possibile approvazione definitiva.
L'iniziativa sudcoreana si inserisce in un momento di fermento globale per la regolamentazione delle valute digitali, con diverse giurisdizioni impegnate a sviluppare approcci equilibrati che possano favorire l'innovazione tecnologica senza compromettere la stabilità finanziaria e la protezione dei consumatori.