Il 2025 ha segnato una svolta epocale per l'industria crypto negli Stati Uniti, con la nomina di un "crypto czar" da parte dell'amministrazione, la creazione di una riserva strategica di Bitcoin (BTC) e l'insediamento di un nuovo presidente della Securities and Exchange Commission favorevole all'innovazione. Ora, mentre ci avviciniamo al 2026, Paul Veradittakit, managing partner di Pantera Capital, delinea le sue previsioni per il settore, concentrandosi su tre aree chiave: la tokenizzazione di real-world asset (RWA), l'integrazione tra intelligenza artificiale e blockchain, e la maturazione normativa del mercato. Il panorama che emerge è quello di un ecosistema in rapida evoluzione, dove la convergenza tra finanza tradizionale e decentralizzata promette di accelerare ulteriormente.
Sul fronte normativo, il 2025 ha visto l'approvazione del GENIUS Act, che ha stabilito un framework regolamentare chiaro per le stablecoin, catalizzando un incremento della domanda di 100 miliardi di dollari in questo segmento. La Coinbase è diventata la prima società crypto ad essere inclusa nell'indice S&P 500, mentre nove aziende blockchain hanno completato la loro IPO. Robinhood ha lanciato azioni tokenizzate e persino Vanguard, tradizionalmente conservatore, ha revocato il divieto sugli ETF crypto.
Veradittakit prevede che il settore della tokenizzazione degli RWA vivrà un'espansione drammatica nel 2026. Al 15 dicembre 2025, gli asset tokenizzati rappresentavano circa il 14% del Total Value Locked (TVL) nella DeFi, con 16,6 miliardi di dollari su un totale di 118 miliardi. Le proiezioni per l'anno prossimo indicano che i treasuries e il credito privato tokenizzati potrebbero almeno raddoppiare, mentre azioni ed equity tokenizzati potrebbero crescere ancora più velocemente con il lancio anticipato dell'"Innovation Exemption" nell'ambito del "Project Crypto" della SEC.
Una delle previsioni più intriganti riguarda un settore sorpresa che potrebbe decollare nel 2026: crediti di carbonio, diritti minerari o progetti energetici. Secondo il managing partner di Pantera, questi settori sono caratterizzati da liquidità frammentata, distribuzione globale e mancanza di standardizzazione, esattamente le problematiche che i mercati basati su blockchain eccellono nel risolvere. La tokenizzazione di questi asset potrebbe sbloccare trilioni di dollari di valore precedentemente illiquido o difficilmente accessibile agli investitori retail.
Sul fronte tecnologico, Veradittakit sottolinea come l'integrazione tra intelligenza artificiale e sicurezza blockchain stia raggiungendo livelli di sofisticazione "spaventosamente efficaci". Gli strumenti attuali già rilevano milioni di dollari in vulnerabilità blockchain, offrendo rilevamento frodi in tempo reale e labeling delle transazioni Bitcoin con accuratezza del 95%. Il prossimo anno potrebbe vedere applicazioni che scansionano il codice quasi istantaneamente, individuando bug logici ed exploit immediatamente, fornendo feedback di debugging in tempo reale.
La previsione più audace riguarda l'emergere di una nuova categoria di aziende: il prossimo unicorno del settore, secondo Veradittakit, sarà una società di sicurezza onchain innovativa in grado di moltiplicare per 100 volte gli standard attuali di protezione. Questo spostamento verso l'intelligenza onchain vedrà regole deterministiche e verificabili prendere il controllo della governance basata su smart contract, con applicazioni che potrebbero ridefinire completamente gli standard di sicurezza nel Web3.
Per il mercato europeo e italiano, queste previsioni arrivano mentre il regolamento MiCA sta entrando pienamente in vigore, creando un framework che potrebbe posizionare l'Europa come leader nella tokenizzazione regolamentata di asset reali. La convergenza tra l'approccio normativo più chiaro negli Stati Uniti e il framework europeo potrebbe finalmente sbloccare il potenziale cross-border della finanza tokenizzata, aprendo opportunità senza precedenti per investitori istituzionali e retail che cercano esposizione a questa nuova classe di asset digitali.