La scelta della giurisdizione come fattore strategico
Quando si tratta di decidere dove incorporare la propria azienda, i dirigenti fintech dimostrano una visione pragmatica e strategica. L'accesso ai mercati internazionali e ai servizi bancari rappresenta il criterio principale per il 33% degli esecutivi globali, seguito da vicino dalla ricerca di un ambiente normativo stabile e favorevole alle imprese (32%) e dalla presenza di una rete consolidata di servizi professionali (27%). Non sorprende quindi che il 63% delle aziende fintech stia già operando attraverso entità costituite nei Centri Finanziari Internazionali (IFC), dimostrando quanto queste giurisdizioni siano diventate fondamentali per le imprese digitali decentralizzate.
Tecnologia e innovazione al centro della competitività
L'integrazione tecnologica rappresenta la chiave di volta per mantenere il vantaggio competitivo nel settore fintech. Quasi la metà delle aziende (46%) identifica nell'integrazione tecnologica per migliorare l'efficienza operativa una priorità per i prossimi due anni. Questo trend è particolarmente marcato tra le aziende di scambio (64%) e quelle del settore della tokenizzazione (59%), che puntano fortemente su automazione e infrastrutture digitali. La rapida evoluzione tecnologica ha infatti dato vita a questa nuova generazione di imprese, trasformando radicalmente i modelli di business e i prodotti finanziari.
Le sfide della crescita globale
Nonostante l'ambizione di espansione internazionale, le aziende fintech devono affrontare ostacoli significativi nel loro percorso di crescita. L'accesso ai finanziamenti e agli investimenti rappresenta una sfida per il 28% delle aziende, mentre una percentuale identica (28%) identifica nella conformità normativa e nei cambiamenti delle politiche il principale ostacolo alla crescita aziendale. Il panorama normativo frammentato e in continua evoluzione, particolarmente nel settore degli asset digitali, richiede alle aziende di operare in giurisdizioni capaci di navigare i requisiti di conformità come l'Anti-Money Laundering (AML) e il Know Your Client (KYC) attraverso mercati multipli.
Il ruolo strategico dei Centri Finanziari Internazionali
Come spiega Elise Donovan, CEO di BVI Finance, questa nuova generazione di imprese deve "navigare condizioni geopolitiche ed economiche complesse e volatili, e soprattutto, framework normativi in evoluzione". Questo scenario ha creato un ambiente operativo frammentato per le aziende in rapida crescita che operano su scala globale. La scelta di dove incorporare l'azienda è diventata cruciale per bilanciare credibilità e sicurezza con la capacità di innovare rapidamente.
Il rapporto evidenzia come il 24% degli esecutivi fintech globali consideri la navigazione dei requisiti di conformità attraverso mercati multipli una sfida significativa. In questo contesto, i Centri Finanziari Internazionali offrono una soluzione attraverso un approccio innovativo alla regolamentazione, fornendo l'expertise, l'infrastruttura e la chiarezza normativa necessarie per supportare la trasformazione e la crescita globale del settore.
Verso un futuro finanziario decentralizzato
L'indagine, condotta da Censuswide tra dirigenti di Stati Uniti, Regno Unito, Messico, Singapore, Hong Kong e Cina, rivela una realtà in cui le aziende fintech stanno ridefinendo il concetto stesso di servizi finanziari. La presentazione del rapporto è avvenuta durante "Fintech on the Seas", una conferenza pionieristica sugli asset digitali che si svolge sull'isola privata di Necker, di proprietà di Sir Richard Branson. Questo evento esclusivo, focalizzato su innovazione, regolamentazione e connettività globale, rappresenta simbolicamente la nuova dimensione del settore fintech: globale, innovativa e sempre più integrata con le tecnologie emergenti che stanno trasformando i sistemi finanziari mondiali.