Il mercato delle criptovalute attraversa una fase di consolidamento che spinge gli investitori a ricercare asset più stabili e meno esposti alla volatilità estrema che caratterizza migliaia di token privi di valore intrinseco. In questo contesto, emergono due strategie d'investimento radicalmente diverse ma complementari: l'esposizione a Bitcoin (BTC), sempre più integrato nelle infrastrutture finanziarie istituzionali globali, e PAX Gold (PAXG), uno stablecoin agganciato all'oro fisico che rappresenta un'alternativa concreta per chi cerca protezione dalla svalutazione del dollaro. Entrambi gli asset, seppur con caratteristiche opposte in termini di volatilità, offrono un'esposizione relativamente più sicura rispetto alla giungla dei progetti DeFi e degli altcoin speculativi che saturano il mercato.
Bitcoin mantiene la sua posizione dominante nonostante un calo del 4% da inizio 2025 (dati aggiornati al 13 dicembre). Tuttavia, ridurre l'analisi di BTC al mero ROI significherebbe ignorare la trasformazione strutturale in corso: il crypto asset più capitalizzato al mondo sta diventando una componente sempre più rilevante dell'architettura finanziaria tradizionale. Colossi bancari come Morgan Stanley, Citi e Bank of America hanno già annunciato l'espansione dei servizi di trading e custodia crypto per il 2026, segnalando un'adozione istituzionale che va oltre la speculazione.
Questa integrazione sistemica rappresenta il vero valore strategico di mantenere un'esposizione a Bitcoin nel lungo periodo. Non si tratta più solo di scommettere su un pump price, ma di posizionarsi all'interno di un ecosistema che sta convergendo con la finanza mainstream. La regolamentazione crescente, lungi dall'essere una minaccia, sta legittimando BTC come asset class riconosciuta, un processo particolarmente rilevante per gli investitori europei che guardano con attenzione all'implementazione del regolamento MiCA.
Sul fronte opposto dello spettro rischio-rendimento si posiziona PAX Gold, uno stablecoin atipico che ribalta la logica delle stablecoin tradizionali ancorate al dollaro. Regolamentato dal New York State Department of Financial Services (NYDFS), ogni token PAXG rappresenta un'oncia troy di oro fisico certificato, custodito nei caveau londinesi. Questo meccanismo di collateralizzazione offre agli holder l'esposizione diretta al metallo prezioso senza le complessità logistiche della custodia fisica o i costi dei fondi ETF tradizionali.
La performance di PAX Gold nel 2025 evidenzia come gli investitori crypto stiano diversificando verso asset rifugio: il token ha guadagnato il 64% da inizio anno, riflettendo l'apprezzamento dell'oro in un contesto di incertezza macroeconomica globale. A differenza delle stablecoin algoritmiche o di quelle ancorate al dollaro come USDT e USDC, PAXG offre protezione contro l'inflazione monetaria e la svalutazione delle valute fiat, fungendo da hedge in un portafoglio crypto diversificato.
La scelta tra BTC e PAXG non è necessariamente esclusiva, ma riflette due filosofie d'investimento complementari. Bitcoin rappresenta l'esposizione al potenziale upside di un asset digitale scarso e sempre più adottato dalle istituzioni, con tutti i rischi di volatilità che ne conseguono. PAX Gold, operando sulla blockchain di Ethereum, offre invece la stabilità del gold standard in formato tokenizzato, accessibile 24/7 e trasferibile con la velocità tipica degli smart contract.
Occorre tuttavia mantenere un approccio realistico sui rischi residui. Bitcoin continua a oscillare violentemente in risposta a eventi macro e sentiment del mercato, con drawdown che possono superare il 50% nei cicli ribassisti. PAX Gold, pur essendo ancorato all'oro fisico, può sperimentare temporanee divergenze di prezzo rispetto al valore spot del metallo, soprattutto durante fasi di scarsa liquidità sui DEX o problemi di congestione della rete Ethereum che aumentano le gas fees.
La strategia vincente per gli investitori italiani ed europei potrebbe consistere nell'allocare una porzione contenuta del portafoglio su questi due asset, evitando la tentazione di inseguire progetti ad alto rischio che promettono rendimenti irrealistici. Con l'evoluzione normativa in atto e l'attenzione crescente di Consob ed ESMA verso i crypto asset, privilegiare token regolamentati e con use case consolidati rappresenta un approccio più sostenibile rispetto alla speculazione indiscriminata sugli altcoin. L'integrazione istituzionale di Bitcoin e l'ancoraggio tangibile di PAX Gold all'oro fisico offrono due vie diverse ma concrete per partecipare all'ecosistema crypto con un profilo di rischio più controllato.