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Il mercato crypto assiste a un caso di studio inaspettato sulla distribuzione dei token: la vendita pubblica di Monad (MON) su Coinbase sta registrando una performance sottotono che solleva interrogativi sulle dinamiche delle Initial Coin Offering nell'era post-FTX. Dopo un avvio promettente che aveva generato 43 milioni di dollari nella prima mezz'ora, il momentum si è drasticamente affievolito, con il tasso di sottoscrizione fermo al 64% a fine secondo giorno, ben lontano dal target di 187 milioni di dollari in USDC. La vicenda assume rilevanza particolare considerando che Coinbase ha costruito questa piattaforma di token sale dopo l'acquisizione da 375 milioni di dollari di Echo, puntando sulla ritrovata apertura regolatoria statunitense verso le ICO compliant.
Il contrasto con altre vendite recenti è stridente: MegaETH aveva registrato una sovrascrizione esplosiva il mese scorso, raccogliendo impegni per oltre 1,39 miliardi di dollari a fronte di un target di appena 50 milioni. Nel caso Monad, l'offerta pubblica prevede la vendita di 7,5 miliardi di token MON con contributi individuali compresi tra 100 e 100.000 USDC, ma dopo l'entusiasmo iniziale che suggeriva una chiusura anticipata entro 24 ore, la domanda del secondo giorno è crollata sensibilmente. Al termine della prima giornata, solo il 48% dell'allocazione era stata sottoscritta.
Keone Hon, co-founder di Monad, è intervenuto su X per difendere la strategia del progetto, sottolineando che l'obiettivo principale è raggiungere la distribuzione più ampia possibile. "Abbiamo scelto Coinbase e il loro algoritmo di allocazione democratico e trasparente per la capacità unica di raggiungere un pubblico che riteniamo importante coinvolgere e riattivare", ha spiegato Hon, evidenziando l'intenzione di "uscire dalla bolla" del settore crypto. La dichiarazione sembra rispondere alle critiche online che attribuiscono la performance deludente a fattori come le tokenomics del progetto, i precedenti round di finanziamento e l'esclusione dei trader europei dalla vendita su Coinbase.
La struttura temporale della vendita rappresenta un elemento distintivo rispetto agli standard del settore. Hon ha ammesso che il meccanismo di lock-in immediato dopo la sottoscrizione, combinato con una finestra di cinque giorni e mezzo per decidere, crea incentivi perversi che spingono gli investitori a procrastinare fino all'ultimo momento. Questa dinamica potrebbe spiegare parzialmente il rallentamento della seconda giornata e rappresenta un aspetto che il team considera di rivedere per future token sale sulla piattaforma.
Dal punto di vista della distribuzione dei token non venduti, Monad ha specificato che eventuali MON rimasti invenduti alla chiusura della vendita sabato prossimo saranno riallocati all'Ecosystem Development, una soluzione che evita il burning ma solleva interrogativi sulla diluizione futura e sulla pressione di vendita potenziale. Gli osservatori del mercato hanno anche evidenziato come le precedenti raccolte di capitale del progetto possano aver raffreddato l'appetito degli investitori retail, che percepiscono una valutazione già elevata rispetto ad altre opportunità nel panorama delle layer 1.
Il contesto regolamentare statunitense gioca un ruolo cruciale in questa vicenda. Coinbase ha lanciato la piattaforma di token sale proprio mentre la SEC sta ammorbidendo la propria posizione e il Congresso avanza nuove proposte legislative sulla struttura di mercato crypto. Gli executive della società considerano questo il clima regolamentare più favorevole per le ICO negli Stati Uniti da anni, una finestra di opportunità che potrebbe chiudersi rapidamente in caso di nuovi shift politici. Per il mercato europeo, tuttavia, la situazione rimane complessa: l'esclusione dei trader UE dalla vendita MON evidenzia le sfide persistenti nell'implementare offerte token cross-border compliant sia con la normativa SEC che con il regolamento MiCA.
L'esito finale della vendita Monad avrà implicazioni significative per il futuro delle token sale su piattaforme centralizzate. Un'eventuale chiusura sottoscritta rappresenterebbe un precedente preoccupante per progetti che pianificano offerte pubbliche simili, segnalando potenzialmente una saturazione dell'appetito retail o una maggiore selettività degli investitori dopo i crolli del 2022. Al contrario, un'accelerazione dell'ultimo minuto confermerebbe la teoria di Hon sulla dinamica temporale e validerebbe il modello di distribuzione estesa. Il countdown verso sabato dirà se la strategia di "massima distribuzione" di Monad si tradurrà in successo o rappresenterà un caso di studio sui limiti delle ICO pubbliche nell'attuale ciclo di mercato.