Il mondo della politica americana potrebbe essere sul punto di vivere una trasformazione epocale, con Elon Musk che ha ufficialmente lanciato il suo partito politico denominato "America Party". La mossa del magnate sudafricano rappresenta una rottura definitiva con il sistema bipartitico tradizionale e, soprattutto, segna il suo definitivo distacco dall'alleanza con Donald Trump. Ma ciò che ha catturato l'attenzione degli investitori e degli appassionati di criptovalute è stata la sua dichiarazione inequivocabile sul Bitcoin: il nuovo partito abbraccerebbe la criptovaluta perché "il fiat è senza speranza".
La strategia elettorale minimalista di Musk
Contrariamente alle aspettative di una campagna elettorale tradizionale su larga scala, Musk ha delineato un approccio chirurgico al potere politico. Il suo piano prevede di concentrarsi esclusivamente su "due o tre seggi al Senato e otto-dieci distretti della Camera", sfruttando i margini legislativi estremamente ridotti per posizionarsi come ago della bilancia nelle votazioni decisive. Questa tattica riflette la mentalità imprenditoriale del fondatore di Tesla: massimizzare l'impatto con il minimo investimento di risorse.
Il America Party è stato ufficialmente registrato presso la Federal Election Commission il 6 luglio con la sigla AMEP. La piattaforma politica del nuovo movimento punta sulla riduzione del debito attraverso una spesa responsabile, sulla modernizzazione militare tramite intelligenza artificiale e robotica, e sulla deregolamentazione del settore energetico.
Il Bitcoin torna al centro dell'attenzione
L'endorsement di Musk al Bitcoin ha immediatamente scatenato reazioni positive sui mercati delle criptovalute. La moneta digitale ha registrato un incremento dell'1,5%, passando da 108.000 dollari a oltre 109.550 dollari durante le prime contrattazioni asiatiche di lunedì mattina. Nonostante un leggero ritracciamento nelle ore successive, il prezzo si mantiene sopra i 109.000 dollari, a soli 2,2 punti percentuali dal suo massimo storico.
Gli analisti interpretano questa rinnovata apertura verso il Bitcoin come un segnale significativo dopo un lungo silenzio di Musk sulla criptovaluta. Come ha osservato un utente sui social media: "Sei stato il primo a rompere il lungo silenzio di Elon sul Bitcoin", riferendosi alla domanda posta dall'utente 'Renato Lima' che ha innescato la risposta del magnate.
La rottura con Trump e il "Big Beautiful Bill"
La genesi dell'America Party affonda le radici nella frattura definitiva tra Musk e Trump, consumatasi pubblicamente all'inizio di giugno. Il punto di rottura è stato il cosiddetto "Big Beautiful Bill" di Trump, una proposta legislativa che Musk considera devastante per l'economia americana. Secondo l'imprenditore, questo disegno di legge causerebbe "danni strategici immensi" all'America, aggiungendo trilioni di dollari al già colossale debito nazionale.
La critica di Musk al sistema politico americano è stata particolarmente tagliente: "Quando si tratta di mandare in bancarotta il nostro paese con sprechi e corruzione, viviamo in un sistema monopartitico, non in una democrazia". Questa dichiarazione ha accompagnato l'annuncio della formazione del nuovo partito, presentato come una risposta alla necessità di combattere quello che definisce il "Republican/Democrat Uniparty".
Prospettive future e scadenze cruciali
Il timing dell'annuncio di Musk non è casuale. La scadenza per le tariffe commerciali del 9 luglio potrebbe rivelarsi cruciale per il Bitcoin, che potrebbe raggiungere nuovi massimi se le tariffe venissero posticipate o se si raggiungessero accordi commerciali significativi. Questa convergenza di eventi politici ed economici potrebbe amplificare l'impatto delle dichiarazioni di Musk sui mercati finanziari.
La strategia del laser focus di Musk su un numero limitato di seggi rappresenta una scommessa audace sulla capacità di influenzare la legislazione americana senza necessariamente vincere le elezioni presidenziali. Questo approccio potrebbe ridefinire il modo in cui i miliardari americani partecipano alla vita politica del paese, passando dalla tradizionale influenza dietro le quinte a una partecipazione diretta e strategicamente mirata.