La matematica impietosa dietro Pump.fun racconta una storia che molti investitori di memecoin preferirebbero non sentire. Mentre la piattaforma basata su Solana ha incassato oltre 741 milioni di dollari dalle commissioni sulle transazioni dei suoi utenti dal lancio di gennaio 2024, i dati rivelano una realtà sconcertante: su 13,55 milioni di portafogli che hanno mai fatto trading sulla piattaforma, solo 293 hanno realizzato profitti superiori al milione di dollari. Nel frattempo, quasi il 100% degli utenti non ha mai visto guadagni superiori ai 10.000 dollari.
Il business delle commissioni: quando la casa vince sempre
L'analisi dei dati blockchain condotta da LookOnChain svela l'entità delle operazioni di vendita condotte dalla piattaforma. Dal maggio 2024, Pump.fun ha liquidato circa 4,1 milioni di token SOL, generando ricavi per 741 milioni di dollari a un prezzo medio di 180 dollari per token. Di questi, ben 3,84 milioni di SOL, per un valore di quasi 699 milioni di dollari, sono finiti sull'exchange Kraken, mentre altri 264.373 SOL sono stati convertiti in 41,64 milioni di dollari in USDC.
Il modello di business della piattaforma si basa su una commissione dello 0,25% su ogni transazione, a cui si aggiunge una revenue share dello 0,05% per i creatori di token introdotta di recente. Quest'ultima modifica ha sollevato critiche feroci, poiché incentiva gli sviluppatori a creare token, venderli rapidamente e sparire una volta intascati i profitti.
La fabbrica delle memecoin: numeri da capogiro
Con oltre 66 miliardi di dollari di volume di trading gestito e la creazione di circa 27.305 nuovi token ogni giorno, Pump.fun si è trasformata in una vera e propria macchina da soldi. Tuttavia, questa produttività industriale nasconde un ecosistema dove le truffe proliferano senza controllo, secondo le stime dell'influencer crypto Crypto Bitlord, che calcola perdite superiori ai 20 miliardi di dollari dovute a schemi fraudolenti.
Livestream estremi e contenuti shock
La funzione di livestreaming della piattaforma ha attirato le critiche più aspre della community crypto. Dopo aver sospeso i live streaming nel novembre 2024 a causa di contenuti estremi utilizzati per manipolare i prezzi dei token, Pump.fun ha riattivato silenziosamente la funzione nell'aprile 2025 per il 5% dei suoi utenti, promettendo una moderazione più severa che finora non si è materializzata.
Gli episodi più gravi hanno incluso minacce di autolesionismo trasmesse in diretta, con utenti che ricattavano emotivamente gli spettatori per far salire il valore dei loro token. Crypto Bitlord ha definito Pump.fun una "malattia responsabile di omicidi di massa e suicidi in livestream", chiedendo la rimozione completa della piattaforma da internet per il bene dell'intero ecosistema crypto.
Pressioni normative e sospensioni social
Le autorità di regolamentazione stanno stringendo il cerchio attorno alla piattaforma. X (ex Twitter) ha sospeso sia l'account ufficiale di Pump.fun che il profilo del co-fondatore Alon Cohen, senza fornire spiegazioni dettagliate. Gli esperti ipotizzano violazioni nell'uso delle API o potenziali infrazioni delle leggi sui titoli mobiliari. Una causa legale già in corso accusa la piattaforma di vendere titoli non registrati mascherati da meme token.
I piani per una raccolta fondi da 1 miliardo di dollari con una valutazione di 4 miliardi sono ora in bilico. Con le autorità di controllo sempre più aggressive e la visibilità sui social media compromessa, le prossime mosse di Pump.fun saranno decisive non solo per il futuro del business, ma anche per i milioni di trader che hanno puntato i loro fondi sulle promesse della piattaforma.