Il panorama delle criptovalute sta attraversando una fase di stallo tecnico dopo l'entusiasmo delle scorse settimane, con segnali contrastanti che lasciano gli investitori in bilico tra ottimismo e cautela. La recente battuta d'arresto, evidenziata dal calo del 2% della capitalizzazione totale del mercato crypto a 3,3 trilioni di dollari, rappresenta un momento di riflessione dopo la corsa rialzista che ha caratterizzato l'ultimo periodo. Nonostante il Bitcoin riesca a mantenere quotazioni superiori ai 104.000 dollari, la resistenza psicologica e tecnica dei 105.000 dollari sta diventando sempre più difficile da superare, suggerendo un possibile esaurimento della spinta propulsiva.
La frenata dell'XRP guida il rallentamento generale
In questo scenario di pausa riflessiva, è XRP a registrare la performance peggiore tra le principali criptovalute, con un crollo superiore al 4% nelle ultime 24 ore. Questo arretramento si inserisce in un contesto più ampio di cautela, dove anche Ethereum e Solana sembrano aver raggiunto punti critici in prossimità delle rispettive medie mobili a 200 giorni, configurando potenziali aree di consolidamento o, nella peggiore delle ipotesi, l'inizio di una correzione di breve termine.
L'indice Crypto Fear & Greed ha subito una leggera flessione, passando da 73 a 70 punti, rimanendo comunque in territorio di "avidità" ma evidenziando un raffreddamento del momentum rialzista. Secondo Alex Kuptsikevich, analista capo di FxPro, "Bitcoin sta formando fluidamente un top negli ultimi sette giorni. Questo tipo di configurazione segnala tipicamente l'arrivo di una correzione, specialmente quando accompagnata da scivoloni nei mercati azionari e prese di profitto sull'oro".
La domanda reale sostiene il mercato nonostante le incertezze
Un elemento incoraggiante evidenziato dalla K33 Research è che il recente rally di Bitcoin appare alimentato da una domanda concreta nel mercato spot, piuttosto che da un eccessivo utilizzo della leva finanziaria. Questa corrente sottostante di acquisti, specialmente da parte di investitori retail e gestori patrimoniali con base in Asia, potrebbe contribuire a mantenere un sentiment rialzista, anche se l'azione dei prezzi a breve termine resta confinata in un range limitato.
Augustine Fan di SignalPlus sostiene che i mercati potrebbero continuare a salire gradualmente, a meno che non si verifichi un crollo nel settore azionario. Tuttavia, ha avvertito che BTC probabilmente incontrerà difficoltà contro la resistenza intermedia a 105.000 dollari. Fan ha anche sottolineato come Ethereum potrebbe beneficiare maggiormente nel breve termine nell'ambito di un più ampio trend rialzista delle criptovalute, soprattutto grazie al miglioramento degli afflussi e alla relativa forza degli altcoin.
Un cambiamento strutturale nell'allocazione del capitale
Particolarmente significativo appare il commento di Fan riguardo un cambiamento macroeconomico nell'allocazione del capitale a favore delle criptovalute: "Riteniamo che la tendenza 'anti-dollaro' sia questa volta più strutturale. Gli investitori stanno progressivamente ruotando verso i mercati emergenti, i metalli preziosi e le criptovalute come strumenti per proteggersi dai rischi geopolitici e valutari".
Nick Ruck di LVRG Research aggiunge che la pausa nei prezzi potrebbe derivare dalla cautela in vista dei prossimi dati macroeconomici e dalle preoccupazioni sull'impatto a lungo termine dei recenti accordi commerciali statunitensi. La prudenza degli operatori si riflette anche nelle reazioni ai timori inflazionistici dei consumatori americani, che hanno ridotto le loro spese nel mese scorso.
Attesa per la prossima mossa decisiva
In questo contesto di sospensione, i mercati sembrano trattenere il fiato appena sotto i livelli chiave di breakout. Gli analisti concordano sul fatto che la prossima mossa significativa potrebbe ridefinire la direzione complessiva del mercato delle criptovalute. La posizione prevalente tra i trader appare cautamente ottimista, ma le preoccupazioni rimangono riguardo all'impatto a lungo termine dei dazi dopo la finalizzazione degli accordi commerciali con i principali partner degli Stati Uniti.
La situazione attuale richiama l'attenzione sulla natura ciclica dei mercati delle criptovalute, dove fasi di euforia si alternano a momenti di consolidamento e riflessione. Nonostante i segnali di esaurimento, la capitalizzazione complessiva del mercato a 3,3 trilioni di dollari testimonia la crescente rilevanza di questa classe di asset nell'ecosistema finanziario globale, con un'adozione che continua a espandersi oltre i confini degli investitori più speculativi.