L'universo delle criptovalute è in fermento per le crescenti speculazioni su una possibile quotazione in borsa di Ripple, la società dietro il token XRP. Sebbene i vertici aziendali abbiano categoricamente escluso piani per un'IPO nel 2025, una serie di mosse strategiche ha acceso il dibattito tra investitori e analisti sulla reale direzione dell'azienda. La questione assume particolare rilevanza considerando che Ripple rappresenta una delle realtà più consolidate nel settore delle valute digitali, con una posizione di leadership nei pagamenti transfrontalieri che potrebbe attrarre notevole interesse dal mercato pubblico.
Le mosse strategiche che alimentano i rumors
Negli ultimi mesi, Ripple ha intrapreso una serie di azioni che molti interpretano come preparativi per un eventuale ingresso nei mercati pubblici. L'operazione più significativa è stata il lancio di un programma di riacquisto di azioni del valore di 700 milioni di dollari, una manovra classica utilizzata dalle aziende per ottimizzare la struttura proprietaria prima di una quotazione. Parallelamente, la società ha intensificato le assunzioni in posizioni chiave come sviluppo aziendale e relazioni con gli investitori, ruoli cruciali per chi intende dialogare con il mercato pubblico degli investimenti.
L'espansione attraverso acquisizioni rappresenta un altro tassello di questa strategia. Ripple ha completato l'acquisizione da 1,25 miliardi di dollari di Hidden Road, una società di prime brokerage, e ha investito 250 milioni per rilevare Metaco, fornitore di servizi di custodia. Queste operazioni non solo ampliano le capacità operative dell'azienda, ma rafforzano significativamente l'infrastruttura dedicata ai clienti istituzionali.
Valutazioni stellari secondo gli esperti
L'avvocato John Deaton, noto sostenitore di XRP, ha recentemente riacceso il dibattito sulle potenziali valutazioni di mercato di Ripple. Commentando le performance IPO di Circle, altro gigante del settore crypto, Deaton ha sottolineato come il tempismo rappresenti l'elemento cruciale per massimizzare la valutazione in caso di quotazione. Le sue proiezioni sono particolarmente audaci: se Circle può puntare a una capitalizzazione di mercato tra 62 e 75 miliardi di dollari, Ripple potrebbe aspirare a traguardi ancora più ambiziosi.
Secondo i calcoli di Deaton, considerando i quasi 40 miliardi di token XRP attualmente in circolazione e il prezzo di scambio intorno ai 2,15 dollari, la valutazione complessiva di Ripple si attesterebbe già vicino agli 80 miliardi di dollari. In condizioni di mercato favorevoli, l'esperto ritiene che la società potrebbe raggiungere una capitalizzazione di mercato di 100 miliardi di dollari.
XRP mantiene stabilità nonostante le speculazioni
Curiosamente, tutto questo fermento speculativo non si è tradotto in movimenti significativi per il prezzo di XRP. Dopo aver toccato un massimo di 3,40 dollari a gennaio, il token si è stabilizzato intorno alla soglia dei 2 dollari, mostrando una certa resilienza nonostante la volatilità tipica del mercato crypto. Attualmente, XRP viene scambiato a 2,16 dollari, con un volume di trading nelle 24 ore di 8,28 miliardi di dollari e una capitalizzazione complessiva di 127,32 miliardi.
Un breve picco verso i 3 dollari si è verificato a marzo, in seguito alla proposta del presidente americano Donald Trump di includere XRP in una riserva nazionale di criptovalute. Tuttavia, il token è rapidamente rientrato nel suo range di trading consolidato, dimostrando una maturità di mercato che potrebbe essere apprezzata dagli investitori istituzionali.
L'interesse istituzionale cresce costantemente
Mentre le speculazioni sull'IPO rimangono nel regno delle ipotesi, l'interesse istituzionale verso XRP continua a consolidarsi. Un esempio emblematico è rappresentato da VivoPower, società quotata in borsa che ha recentemente fatto notizia per la partnership con la blockchain Flare, finalizzata a generare rendimenti sui propri holdings di XRP. L'azienda ha destinato ben 121 milioni di dollari a XRP come parte della propria strategia di tesoreria, un segnale inequivocabile della crescente fiducia istituzionale nel modello di business di Ripple e nell'utilità a lungo termine di XRP.
Questi sviluppi istituzionali assumono particolare importanza nel contesto italiano, dove l'adozione delle criptovalute da parte delle aziende tradizionali procede ancora con cautela. La strategia di VivoPower potrebbe fungere da precedente per altre società quotate che valutano l'inclusione di asset digitali nei propri bilanci, similmente a quanto avvenuto con Tesla e Bitcoin negli anni scorsi.