Il panorama degli ETF su criptovalute potrebbe essere sul punto di una svolta significativa, con la Securities and Exchange Commission statunitense che mostra segnali di apertura verso l'approvazione dei riscatti in natura per i fondi legati a Bitcoin ed Ethereum. Cinque importanti gestori di ETF hanno recentemente presentato emendamenti alla SEC per ottenere questa funzionalità, suggerendo che i regolatori potrebbero essere pronti ad allentare la loro posizione tradizionalmente cauta. L'analista di Bloomberg James Seyffart ha interpretato questi sviluppi come un segnale positivo che indica progressi concreti verso l'approvazione normativa.
La svolta nelle strategie di riscatto
I riscatti in natura rappresentano un meccanismo che consentirebbe agli investitori di convertire le quote degli ETF direttamente negli asset digitali sottostanti, come Bitcoin o Ethereum, invece di ricevere contanti. Questa modalità operativa offre vantaggi sostanziali in termini di efficienza e potenziali benefici fiscali, evitando la vendita di asset che potrebbe generare plusvalenze tassabili. Tuttavia, le autorità di regolamentazione hanno sollevato preoccupazioni riguardo alle complessità e ai rischi associati alla gestione delle criptovalute nel processo di rimborso.
Le società che hanno presentato gli emendamenti includono nomi di rilievo del settore come Invesco Galaxy, Ark 21Shares, VanEck, WisdomTree e Fidelity. Queste registrazioni indicano che gli emittenti stanno collaborando attivamente con l'agenzia per finalizzare i dettagli dei riscatti in natura, secondo l'analisi di Seyffart.
Limitazioni per gli investitori al dettaglio
È importante chiarire che, una volta approvati, i riscatti in natura si applicherebbero esclusivamente ai partecipanti autorizzati come investitori istituzionali e market maker. Gli investitori retail non avrebbero accesso diretto a questa funzionalità, mantenendo la struttura gerarchica tipica del mercato degli ETF. Seyffart ha precisato che gli ETF esistenti mostrano già un'elevata efficienza nelle negoziazioni, suggerendo che i riscatti in natura potrebbero non avere un impatto significativo sugli investitori comuni.
La SEC ha continuamente rinviato le decisioni su diverse caratteristiche degli ETF legati alle criptovalute, inclusi i riscatti in natura e lo staking. A luglio, il regolatore ha posticipato la sua decisione sui riscatti in natura degli ETF Bitcoin ed Ethereum di Bitwise e sulle proposte di BlackRock per consentire lo staking dell'iShares Ethereum Trust.
L'orizzonte normativo secondo i commissari SEC
La commissaria SEC Hester Peirce ha recentemente osservato che i riscatti in natura degli ETF crypto sono "all'orizzonte", riconoscendo il crescente interesse del settore. Questa dichiarazione rappresenta un cambiamento di tono rispetto alle posizioni precedentemente più rigide dell'agenzia. La registrazione di società come 21Shares, Franklin Templeton e Galaxy indica che l'industria sta attivamente cercando modi per rendere gli ETF più efficienti e competitivi.
Gli ETF su criptovalute continuano a registrare una domanda istituzionale robusta, con i prodotti legati a Ethereum che hanno sperimentato afflussi record. Questo interesse crescente potrebbe aver contribuito a spingere la SEC verso una riconsiderazione delle sue politiche sui riscatti in natura, in un contesto di mercato che richiede strumenti sempre più sofisticati e flessibili per gli operatori professionali.