La blockchain di Starknet si prepara a compiere un passo decisivo verso una maggiore decentralizzazione con il lancio della versione 2.0 del suo sistema di staking, previsto per il 17 giugno. Questo aggiornamento rappresenta molto più di un semplice miglioramento tecnico: segna l'evoluzione di una delle prime reti Layer 2 che tenta di redistribuire le responsabilità dei validatori mentre il sistema rimane operativo. L'iniziativa fa parte di una strategia più ampia per raggiungere quello che nel settore viene definito "Stage 1" di decentralizzazione, riducendo la dipendenza da sequenziatori centralizzati.
Due innovazioni per trasformare il panorama della validazione
Il cuore dell'aggiornamento STRK Staking v2 si basa su due meccanismi fondamentali che ridefiniscono completamente l'approccio alla validazione sulla rete. La prima innovazione riguarda il sistema di attestazione dei blocchi, una funzionalità che obbliga i validatori a confermare blocchi scelti casualmente durante ogni epoca per dimostrare la loro presenza attiva sulla rete. Chi non riesce a rispondere a questa chiamata non solo perde le proprie ricompense, ma penalizza anche tutti i delegatori che hanno riposto fiducia in quel validatore.
La seconda caratteristica rivoluziona il sistema delle commissioni attraverso un approccio basato su impegni temporali vincolanti. I validatori potranno ora stabilire un tetto massimo per le loro commissioni per periodi che arrivano fino a un anno intero. Questa scelta offre una garanzia ai delegatori: mentre i validatori mantengono la libertà di ridurre le tariffe in qualsiasi momento, non possono aumentarle oltre il limite prestabilito fino alla scadenza dell'impegno assunto.
Un ecosistema in rapida evoluzione
L'annuncio del 10 giugno tramite l'account X ufficiale di Starknet ha rivelato che durante la transizione i contratti di staking verranno temporaneamente sospesi per garantire un passaggio fluido alla nuova versione. I delegatori non dovranno compiere alcuna azione particolare, ma una volta attivato il sistema v2 avranno accesso a dati dettagliati sulle performance dei validatori e potranno cambiare validatore istantaneamente, senza alcun ritardo.
Questo rappresenta il secondo capitolo del programma di staking di Starknet, dopo il debutto della prima fase nel novembre 2024 che aveva introdotto la possibilità per gli utenti con almeno 20.000 token STRK di partecipare al sistema di rewards. La roadmap prevede una terza fase entro la fine del 2025, quando verrà implementato il consenso completo dei validatori, completando così la transizione verso un modello completamente decentralizzato.
Bitcoin e Ethereum: l'integrazione che cambia tutto
L'upgrade dello staking arriva in un momento particolarmente strategico per l'ecosistema Starknet, che sta vivendo una fase di espansione senza precedenti. Tra le novità più attese c'è il supporto per i wallet compatibili con la Ethereum Virtual Machine e lo sviluppo di un bridge personalizzato per Bitcoin, previsto entro la fine del secondo trimestre. Ma le ambizioni non si fermano qui: anche lo staking di Bitcoin dovrebbe vedere la luce nel corso di quest'anno.
Questi sviluppi posizionano Starknet come una delle prime reti Layer 2 a tentare una transizione così radicale mentre il sistema rimane completamente operativo. La strategia punta a migliorare simultaneamente sicurezza, trasparenza e equità della rete, elementi fondamentali per costruire un ecosistema blockchain davvero sostenibile nel lungo periodo.
L'approccio di Starknet dimostra come l'innovazione nel settore blockchain stia evolvendo verso soluzioni sempre più sofisticate, dove la decentralizzazione non è più vista come un obiettivo futuro ma come una necessità immediata per garantire la resilienza e l'affidabilità delle reti di nuova generazione.