Le accuse che hanno fatto tremare il mercato
Il 27 giugno scorso, Ogle - fondatore pseudonimo del progetto Layer 1 Glue e consulente di World Liberty Financial - ha lanciato un'accusa dettagliata che ha fatto l'effetto di una bomba nel mondo DeFi. Secondo la sua ricostruzione, il team di Across Protocol avrebbe orchestrato un prelievo di 23 milioni di dollari dal tesoro della DAO attraverso proposte di governance apparentemente legittime ma in realtà manipolate attraverso wallet non dichiarati.
Al centro delle accuse figurano Kevin Chan, project lead, e Hart Lambur, amministratore delegato, accusati di aver utilizzato due proposte segrete per trasferire ben 150 milioni di token ACX alla loro società Risk Labs. Un meccanismo che ricorda le pratiche di auto-finanziamento delle società tradizionali, ma camuffato sotto le vesti della governance decentralizzata.
La strategia del doppio colpo
Il primo colpo risale all'ottobre 2023, quando una proposta di governance ha assegnato 100 milioni di ACX sotto la giustificazione di "supporto per sviluppi futuri". I promotori avevano promesso che i token non sarebbero stati venduti per due anni, una garanzia che si è rivelata fumo negli occhi quando Risk Labs ha iniziato quasi subito a vendere contratti di opzione su questi token a investitori esterni.
La seconda mossa è arrivata sotto forma di "finanziamento retroattivo" per altri 50 milioni di ACX. Secondo l'analisi di Ogle, questa proposta è riuscita a raggiungere il quorum necessario solo grazie ai voti dei wallet controllati dagli stessi insider. Senza questi voti, la proposta sarebbe fallita miseramente.
Un mercato sotto pressione
I numeri parlano chiaro: ACX attualmente quota 0,1342 dollari, in calo del 10% nelle ultime 24 ore. L'analisi tecnica non lascia spazio a interpretazioni ottimistiche, con il token che sta toccando la banda inferiore di Bollinger a 0,1308 dollari e scambia ben al di sotto della media mobile semplice a 20 giorni di 0,1597 dollari.
L'indice di forza relativa (RSI) a 31,27 si avvicina pericolosamente al territorio di ipervenduto, suggerendo che la pressione dei venditori potrebbe intensificarsi ulteriormente. Se il supporto critico di 0,13 dollari dovesse cedere, gli analisti temono ulteriori discese per il token.
Il silenzio che alimenta i sospetti
Quello che colpisce maggiormente è il silenzio assordante del team di Across Protocol di fronte a queste accuse così dettagliate e gravi. Al momento della stesura di questo articolo, né Chan né Lambur hanno fornito una risposta pubblica alle allegazioni, un atteggiamento che non fa altro che alimentare i sospetti e erodere ulteriormente la fiducia degli investitori.
Le implicazioni vanno ben oltre il semplice prezzo del token. Come sottolinea Ogle nel suo post, questi comportamenti creano una pressione di vendita significativa nel lungo termine, particolarmente dannosa per i possessori di ACX che non erano a conoscenza dei conflitti di interesse alla base di queste decisioni di governance.
Il caso Across Protocol rischia di diventare un precedente inquietante per l'intero ecosistema DeFi, dimostrando come le DAO possano essere manipolate dall'interno per servire interessi privati a discapito della comunità che dovrebbero rappresentare.