Il crollo delle scommesse speculative legate all'amministrazione Trump sta ridisegnando il panorama degli asset ad alto rischio, con ripercussioni particolarmente devastanti nel settore crypto. A oltre un anno dalla vittoria elettorale del novembre 2023, gli investimenti che avevano cavalcato l'onda dell'entusiasmo trumpiano si stanno schiantando contro quella che Art Hogan, chief market strategist di B. Riley Wealth, definisce "il muro di mattoni della logica". Il fenomeno più emblematico riguarda proprio il mondo delle criptovalute, dove i meme coin presidenziali hanno subito perdite che ricordano i peggiori rug pull della storia recente del settore.
Il token $TRUMP, lanciato a gennaio poco prima del secondo insediamento presidenziale, rappresenta un caso di studio sulla volatilità estrema degli asset speculativi crypto. Dopo aver toccato una capitalizzazione di mercato di 9 miliardi di dollari nelle prime settimane, il meme coin ha perso l'88% del proprio valore, attestandosi ora a soli 1,1 miliardi di dollari. Si tratta di una correzione che va oltre i tipici cicli di hype delle altcoin, configurandosi come un vero e proprio collasso della fiducia degli investitori retail.
Ancora più drammatica la situazione del token MELANIA, lanciato dalla First Lady e ora scambiato a soli 11 centesimi di dollaro. La criptovaluta ha bruciato quasi il 99% della propria capitalizzazione, passando da 1,6 miliardi di dollari di febbraio agli attuali 100 milioni. Questo pattern di esplosione iniziale seguita da crollo verticale è tristemente familiare nella storia dei meme coin, ma la velocità e l'entità del declino sollevano interrogativi sulla sostenibilità di progetti crypto privi di utilità reale e basati esclusivamente sul branding di personalità politiche.
Il fenomeno non si limita al comparto crypto. Trump Media & Technology Group, la società proprietaria di Truth Social, aveva visto triplicare la propria valutazione fino a 11 miliardi di dollari nelle settimane precedenti l'elezione, nonostante l'azienda non abbia mai registrato utili. Oggi la capitalizzazione è scesa sotto gli 8 miliardi, con un calo dell'80% che riflette il ridimensionamento delle aspettative sul potenziale commerciale della piattaforma social.
Persino le scommesse indirette sull'agenda politica trumpiana si sono rivelate fallimentari. Gli investitori che avevano puntato sulle società di gestione di centri di detenzione privati, anticipando un boom legato alle politiche anti-immigrazione, hanno assistito a un rapido sgonfiamento delle quotazioni. Le azioni di GEO Group, colosso del settore, erano salite del 175% nei giorni precedenti l'insediamento, per poi perdere oltre metà di quel valore nelle settimane successive.
Matthew Tuttle, chief investment officer di Tuttle Capital Management, ha ammesso candidamente a CNN di aver "rinunciato alle prigioni private", spiegando: "Molti, me compreso, pensavano che l'ICE avrebbe arrestato persone destinate a rimanere in strutture private. Non mi aspettavo le deportazioni verso El Salvador e altri paesi". Il commento evidenzia come anche investitori professionisti possano cadere vittima di narrazioni speculative basate su assunzioni politiche rivelatesi errate.
Per il settore crypto, l'episodio dei token presidenziali rappresenta l'ennesimo campanello d'allarme sui rischi dei meme coin privi di fondamentali. La facilità con cui asset digitali possono essere lanciati e promuovere hype attraverso l'associazione con figure pubbliche continua a esporre gli investitori retail a perdite catastrofiche. In un mercato già caratterizzato da elevata volatilità, progetti come $TRUMP e MELANIA dimostrano come la speculazione pura, slegata da casi d'uso reali o innovazione tecnologica, conduca sistematicamente a dinamiche predatorie ai danni dei piccoli investitori che entrano nelle fasi tardive del ciclo di hype.
La vicenda solleva anche questioni regolamentari ancora irrisolte, particolarmente rilevanti nell'ottica del quadro normativo europeo MiCA. Il lancio di token da parte di figure politiche di primo piano, senza chiari utility o governance decentralizzata, rappresenta un'area grigia che le autorità di vigilanza dovranno affrontare. Mentre il mercato crypto mainstream fatica a costruire credibilità presso investitori istituzionali e regolatori, episodi come questo alimentano lo scetticismo verso l'intero settore, rendendo più difficile la distinzione tra progetti innovativi e speculazioni effimere.