Le battaglie legali si intensificano e Worldcoin vacilla: il progetto di identità digitale fondato da Sam Altman, già noto per essere alla guida di OpenAI, si trova ad affrontare una fase particolarmente turbolenta sui mercati internazionali. Il valore del token WLD ha subito un tracollo superiore al 22% nell'ultima settimana, mentre contemporaneamente emergono nuove e significative sfide normative in paesi strategici come Kenya e Indonesia, mettendo in discussione la sostenibilità dell'intero ecosistema basato sulla raccolta di dati biometrici.
Crollo del valore e paradosso dei volumi di scambio
Dopo un periodo di forte espansione registrato ad aprile, il token di Worldcoin ha perso terreno in modo preoccupante, con un calo del 7% nelle ultime 24 ore che ha portato il valore complessivamente al di sotto della soglia psicologica di 0,90 dollari. Curiosamente, nonostante questa flessione, i volumi di scambio hanno registrato un incremento del 64%, segnalando una reazione immediata e nervosa degli investitori di fronte all'evolversi della situazione normativa globale.
Gli analisti tecnici evidenziano come WLD stia attualmente oscillando pericolosamente vicino al livello di supporto critico di 0,86 dollari, dopo essere scivolato al di sotto della media mobile a 20 giorni. L'indice di forza relativa, sceso a 47 punti dai precedenti livelli di ipercomprato, suggerisce un allentamento della pressione all'acquisto senza tuttavia indicare ancora un completo ribaltamento del sentiment verso posizioni ribassiste.
La sentenza keniana: un colpo al cuore del progetto
Il 5 maggio è arrivata la notizia che potrebbe rappresentare uno dei colpi più duri per l'iniziativa: l'Alta Corte del Kenya ha ordinato alla Worldcoin Foundation di cancellare tutti i dati biometrici raccolti nel paese, incluse le scansioni dell'iride e del volto che costituiscono il fondamento stesso del progetto. La decisione, riportata dal media locale Kenyans.co.ke, vieta inoltre qualsiasi ulteriore acquisizione di dati sensibili sul territorio nazionale.
Nella sua motivazione, la Corte ha espresso severe critiche verso la pratica di offrire incentivi in criptovalute in cambio di informazioni biometriche, accogliendo le argomentazioni presentate dal Katiba Institute, che aveva contestato le modalità di gestione dei dati personali attraverso l'app di Worldcoin e i dispositivi "orb" utilizzati per le scansioni dell'iride.
Anche l'Indonesia blocca World ID
A complicare ulteriormente il quadro internazionale è intervenuta l'Indonesia, che ha sospeso la piattaforma di identità digitale World ID su tutto il territorio nazionale. Secondo quanto dichiarato dal Ministero delle Comunicazioni indonesiano il 4 maggio, una delle società operanti sotto l'ombrello di Worldcoin non risultava correttamente registrata secondo le normative locali, portando alla revoca temporanea delle certificazioni e alla convocazione dei rappresentanti dell'azienda per ulteriori indagini.
La pressione normativa che sta emergendo su più fronti rappresenta una sfida esistenziale per un progetto che basa la propria unicità proprio sulla raccolta e verifica di dati biometrici a livello globale. Gli investitori seguono con particolare attenzione le possibili evoluzioni sul piano legale, consapevoli che simili provvedimenti potrebbero diffondersi a macchia d'olio in altre giurisdizioni.
Prospettive di mercato tra incertezze e resistenze
Dal punto di vista delle previsioni di mercato, gli analisti indicano come prossimi livelli di attenzione le soglie di 0,80 o addirittura 0,75 dollari, nel caso in cui WLD perdesse l'attuale supporto. D'altra parte, un eventuale rimbalzo potrebbe spingere nuovamente il prezzo verso la resistenza di 0,94 dollari, sebbene per recuperare un vero slancio rialzista sarebbero necessari volumi significativi e, soprattutto, sviluppi positivi sul fronte regolamentare.
La sfida più grande per Worldcoin rimane quindi quella di trovare un equilibrio tra la propria visione tecnologica e le crescenti preoccupazioni relative alla privacy e alla protezione dei dati sensibili che stanno emergendo in diverse parti del mondo. L'approccio globale che ha caratterizzato finora la strategia dell'azienda potrebbe richiedere significativi adattamenti per rispondere alle specificità normative dei diversi paesi.