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Il mercato delle criptovalute guarda con interesse crescente a XRP (XRP), il token nativo del XRP Ledger, dopo che l'approvazione degli ETF spot ha aperto nuove prospettive per l'adozione istituzionale. Geoffrey Kendrick, analista di Standard Chartered Bank, ha recentemente previsto un prezzo di 8 dollari per il 2026, stimando un potenziale rialzo del 315% rispetto alla quotazione attuale di 1,90 dollari. Tuttavia, nonostante il sentiment favorevole dell'amministrazione Trump verso l'industria crypto e la risoluzione di importanti questioni legali, alcuni analisti mantengono un approccio più cauto, evidenziando come XRP abbia registrato un calo del 7% dall'inizio dell'anno.
La rimozione delle pressioni regolatorie rappresenta indubbiamente un punto di svolta per il progetto di Ripple. Dopo anni di battaglia legale con la Securities and Exchange Commission (SEC), che nel 2020 aveva accusato Ripple di vendere XRP come security non registrata, la situazione si è finalmente risolta a favore della società. Nel 2023, un tribunale distrettuale statunitense aveva emesso una sentenza parzialmente favorevole, stabilendo che le vendite dirette agli investitori istituzionali erano illegali, mentre le vendite programmatiche attraverso exchange ai retail non costituivano violazioni. La decisione della SEC di ritirare l'appello, in linea con l'orientamento pro-crypto dell'amministrazione Trump, ha eliminato una delle principali incertezze che gravavano sul token.
L'approccio favorevole dell'attuale governo americano verso gli asset digitali potrebbe infatti catalizzare l'adozione di XRP tra investitori istituzionali e istituzioni finanziarie. L'ordine esecutivo firmato dal presidente Trump per la creazione di una riserva nazionale di asset digitali e la nomina di Paul Atkins, noto sostenitore delle criptovalute, come presidente della SEC, segnalano un cambio di paradigma nel trattamento degli asset digitali come componente legittima del sistema finanziario statunitense.
Dal punto di vista tecnologico, XRP si posiziona come soluzione per transazioni cross-border più veloci ed economiche rispetto al tradizionale sistema SWIFT utilizzato per i bonifici internazionali. La blockchain XRP Ledger è progettata specificamente per fungere da valuta ponte, riducendo i tempi di settlement e abbattendo le commissioni. Brad Garlinghouse, CEO di Ripple, ha recentemente dichiarato di aspettarsi che la blockchain XRP possa catturare il 14% del volume di pagamenti di SWIFT, equivalente a oltre 20 trilioni di dollari, entro cinque anni.
Tuttavia, questa proiezione solleva interrogativi concreti sulla reale capacità di penetrazione del mercato. L'utilizzo di una criptovaluta volatile per movimentare denaro appare problematico quando esistono alternative come le stablecoin. Ripple ha tentato di risolvere questa criticità introducendo Ripple USD (RLUSD), ma la stablecoin si trova a competere con opzioni consolidate come USDC di Circle, che dominano già il segmento. I dati di mercato mostrano infatti un declino costante del volume mensile delle transazioni XRP negli ultimi due anni, suggerendo che né XRP né RLUSD stanno guadagnando una trazione significativa come valuta ponte.
Il vero game-changer potrebbe essere rappresentato dall'arrivo degli ETF spot. Questi strumenti finanziari eliminano gli attriti tipici degli exchange crypto tradizionali, come commissioni elevate e la complessità nella gestione di wallet e account multipli. Bitcoin (BTC) ha registrato un incremento del 90% da quando gli ETF spot Bitcoin sono stati approvati nel gennaio 2024, e molti operatori si aspettano un effetto simile su XRP, considerando che si tratta della quinta criptovaluta per capitalizzazione di mercato.
La disponibilità di ETF spot potrebbe sbloccare domanda significativa sia da parte degli investitori istituzionali che retail, rendendo XRP più accessibile a chi preferisce operare attraverso veicoli di investimento regolamentati piuttosto che detenere direttamente asset digitali. Questo rappresenta probabilmente la ragione più convincente per considerare un'esposizione a XRP nel breve-medio termine, anche se molti analisti mantengono maggiore fiducia in Bitcoin come core holding di un portafoglio crypto.
Un target di prezzo più conservativo rispetto agli 8 dollari previsti da Standard Chartered potrebbe attestarsi intorno ai 3 dollari entro il 2026, implicando comunque un upside del 58% rispetto ai livelli attuali. Questo scenario tiene conto sia dei fattori positivi come il supporto regolatorio e l'arrivo degli ETF, sia delle criticità strutturali legate all'effettiva adozione della tecnologia. Per gli investitori interessati, l'approccio più prudente resta quello di mantenere una posizione contenuta in XRP o negli ETF spot correlati, privilegiando asset più consolidati come Bitcoin per la quota principale dell'allocazione in criptovalute del portafoglio.