Il mercato degli exchange-traded fund cripto potrebbe essere sul punto di vivere un momento storico con l'imminente debutto del primo ETF spot su XRP (XRP). Secondo Eric Balchunas, analista senior e massimo esperto di ETF presso Bloomberg, il prodotto di Canary Capital potrebbe essere quotato già giovedì, o addirittura nelle prossime ore. La notizia arriva dopo mesi di attesa e rappresenta un test cruciale per il settore, soprattutto considerando le controversie regolatorie che hanno circondato XRP negli ultimi anni. L'approvazione definitiva segnerebbe un cambio di paradigma nella relazione tra la Securities and Exchange Commission (SEC) e gli asset digitali alternativi a Bitcoin ed Ethereum.
Il passo decisivo è arrivato con la presentazione del Form 8-A da parte di Canary Capital, un documento registrato presso la SEC che autorizza formalmente la quotazione delle azioni del fondo su un exchange regolamentato. Questo iter burocratico è l'ultimo ostacolo prima del lancio effettivo del prodotto sul mercato. La società di gestione patrimoniale aveva inoltre rimosso di recente un "emendamento dilatorio" dal suo filing S-1, una mossa strategica che ha permesso l'approvazione automatica delle modifiche successive senza ulteriori ritardi amministrativi.
Canary Capital si era posizionata tra i primi player del settore a presentare richiesta per un ETF su XRP, depositando la documentazione iniziale l'8 ottobre 2024, praticamente in contemporanea con Bitwise, altro importante gestore di fondi crypto. La Cboe BZX Exchange, che agisce come intermediario per conto dell'emittente, aveva visto la propria richiesta riconosciuta pubblicamente dalla SEC, ma il processo aveva poi subito diversi rinvii che hanno procrastinato il lancio di mesi.
Il momentum attorno agli ETF su asset digitali alternativi continua ad accelerare, con numerosi emittenti istituzionali che si preparano a entrare nel mercato. Tra questi spicca Franklin Templeton, colosso della gestione patrimoniale con 1,5 trilioni di dollari in asset, che sta finalizzando il proprio prodotto spot su XRP. La presenza di istituzioni di questa portata conferma l'evoluzione del settore verso una maggiore maturità e accettazione mainstream, ben oltre i pionieri che hanno lanciato i primi ETF su Bitcoin ed Ethereum.
Paradossalmente, l'eccitazione del mercato finanziario tradizionale non si riflette nella performance del token nativo. Secondo i dati di CoinGecko, XRP viene scambiato attualmente a 2,45 dollari, un livello che indica sostanziale stagnazione rispetto alle aspettative di pump tipicamente associate agli annunci di nuovi prodotti regolamentati. Questo comportamento di prezzo suggerisce che i trader crypto potrebbero aver già prezzato l'evento o, più probabilmente, stanno attendendo conferme concrete sui volumi di capitale che effettivamente affluiranno attraverso questi veicoli d'investimento.
L'approvazione di ETF su XRP assume particolare rilevanza storica considerando la battaglia legale tra Ripple Labs e la SEC, conclusasi parzialmente con una sentenza che ha stabilito come le vendite di XRP su exchange secondari non costituiscano vendite di titoli non registrati. Questa chiarezza normativa, seppur parziale, ha probabilmente aperto la strada all'approvazione dei prodotti ETF, segnalando un potenziale cambio di approccio dell'autorità di vigilanza verso altcoin con modelli di distribuzione complessi. La prossima settimana potrebbe dunque segnare un precedente significativo per l'intero mercato degli investimenti istituzionali in criptovalute oltre le due principali per capitalizzazione.