La vicenda ha assunto contorni particolari quando l'exchange ha successivamente chiarito che i bruschi cali di prezzo registrati venerdì scorso sarebbero stati causati da un errore di visualizzazione piuttosto che da un effettivo fallimento dei token. Una spiegazione che ha sollevato interrogativi nella comunità crypto, considerando l'entità del risarcimento effettuato.
Secondo la ricostruzione ufficiale, i sistemi principali di trading della piattaforma avrebbero continuato a funzionare regolarmente durante l'intera crisi. Binance ha attribuito la volatilità alle "condizioni generali di mercato" piuttosto che a problemi interni, precisando che il volume delle liquidazioni forzate processate ha rappresentato una proporzione relativamente bassa rispetto al volume totale degli scambi.
Il crollo, soprannominato Black Friday dalla comunità degli investitori, si è verificato tra le 20:50 e le 22:00 UTC del 10 ottobre, scatenando vendite massicce sull'intero mercato delle criptovalute. Tra gli asset che hanno perso il loro ancoraggio sulla piattaforma figurano USDe, un dollaro sintetico emesso da Ethena, BNSOL, un derivato di liquid staking di Solana quotato proprio da Binance, e wBETH, la versione tokenizzata dell'Ether in staking offerta dall'exchange.
Gli analisti del settore hanno definito il rimborso insolito sia per dimensioni che per tempistiche. Ryan Yoon, analista senior presso Tiger Research, ha sottolineato come si tratti di un evento tutt'altro che ordinario, evidenziando che Binance ha affrontato diversi problemi in rapida successione negli ultimi tempi, e l'incidente del Black Friday rappresenta solo un esempio.
La perdita di ancoraggio dei token wrapped specificamente su Binance potrebbe suggerire quella che Yoon definisce una "frammentazione della liquidità specifica della piattaforma". L'analista ha inoltre interpretato i pagamenti come un'operazione più simile alla gestione del rischio reputazionale nell'era post-CZ, piuttosto che un semplice gesto di buona volontà, riferendosi al periodo successivo alla leadership di Changpeng Zhao.
Min Jung, analista senior presso la società di trading quantitativo Presto, ha ridimensionato la portata finanziaria dell'operazione, spiegando che sebbene 283 milioni di dollari possano sembrare una cifra sostanziale, risultano relativamente modesti se confrontati con i guadagni complessivi di Binance. Jung ha interpretato la mossa come una combinazione di buona volontà e strategia comunicativa, finalizzata a rafforzare la fiducia degli utenti e consolidare l'immagine del marchio in un momento in cui il dibattito tra exchange centralizzati e decentralizzati sta guadagnando slancio.
L'exchange ha annunciato che continuerà a esaminare i casi individuali degli utenti e segnalerà alle autorità regolatorie qualsiasi attività di trading sospetta eventualmente rilevata. Un portavoce di Binance, interpellato sulla vicenda, ha dichiarato che l'azienda effettuerà revisioni interne per eventuali aggiornamenti, precisando che i vincoli temporali potrebbero ritardare una risposta completa.
L'episodio riaccende l'attenzione sulle vulnerabilità delle piattaforme centralizzate e sulla capacità degli exchange di gestire situazioni di stress di mercato, alimentando il confronto con le alternative decentralizzate che promettono maggiore trasparenza e resilienza sistemica.