Il panorama delle criptovalute si prepara a un cambiamento strutturale che potrebbe rivoluzionare il mercato di Bitcoin nei prossimi anni. Secondo un'analisi approfondita condotta da Fidelity Digital Assets, il fenomeno dell'accumulo a lungo termine sta trasformando radicalmente la dinamica dell'offerta del principale asset digitale mondiale. Questa tendenza, alimentata principalmente dalle strategie di investimento delle aziende pubbliche e dagli investitori istituzionali, potrebbe portare a scenari di scarsità senza precedenti entro il 2032.
La rivoluzione silenziosa dell'accumulo istituzionale
L'elemento più sorprendente emerso dallo studio riguarda il comportamento delle aziende pubbliche che detengono almeno 1.000 Bitcoin. Dal 2020, questo gruppo di investitori ha mostrato una sola diminuzione trimestrale nelle proprie riserve, mentre in tutti gli altri periodi ha continuato ad accumulare. Al 30 giugno scorso, queste società controllavano complessivamente 830.000 BTC, rappresentando il 97% di tutti i Bitcoin posseduti da aziende quotate in borsa.
La concentrazione di queste partecipazioni risulta particolarmente interessante: appena 30 società detengono la stragrande maggioranza di questi fondi. Tra i protagonisti di questa tendenza spicca l'azienda precedentemente nota come MicroStrategy, ora chiamata Strategy, che ha recentemente aggiunto altri 525 Bitcoin al proprio portafoglio, confermando una strategia di accumulo sistematico.
I "dormienti" del mercato Bitcoin
Parallelamente agli investimenti corporativi, esiste un'altra categoria di Bitcoin che contribuisce significativamente all'illiquidità dell'offerta: quella costituita da monete che non vengono spostate da almeno sette anni. Questo gruppo, analizzato da Fidelity come primo elemento di studio, ha mostrato una crescita costante trimestre dopo trimestre dal 2016, quando è iniziato il monitoraggio sistematico di questo fenomeno.
Il comportamento di questi "Bitcoin dormienti" suggerisce una filosofia di investimento orientata al lunghissimo termine, spesso definita "hodling" nella comunità cripto, che ricorda l'approccio tradizionale degli investitori value più conservatori nel mercato azionario.
Proiezioni verso il 2032: scenario di scarsità programmata
Le proiezioni elaborate da Fidelity Digital Assets delineano uno scenario futuro dove 8,3 milioni di Bitcoin potrebbero risultare illiquidi entro il secondo trimestre del 2032. Questo volume rappresenterebbe circa il 42% dell'intera offerta totale della criptovaluta, considerando che l'offerta circolante alla fine del secondo trimestre 2025 si aggirava intorno ai 19,8 milioni di unità.
L'analisi evidenzia come l'offerta massima finita di 21 milioni di Bitcoin sia destinata a diventare progressivamente più illiquida nel tempo. Questa tendenza trova ulteriore impulso nella crescente adozione da parte delle aziende, che continuano a considerare Bitcoin come una riserva di valore affidabile.
Segnali di mercato e nuovi investitori
Il momentum dell'adozione istituzionale non mostra segni di rallentamento. Esempi recenti includono la società di investimenti giapponese Metaplanet, che ha annunciato piani per raccogliere 880 milioni di dollari destinati all'acquisto di Bitcoin, e la società cipriota Robin Energy, che ha allocato 5 milioni di dollari per la propria strategia Bitcoin.
I dati più recenti confermano che il totale di Bitcoin detenuto dalle aziende pubbliche ha superato la soglia del milione di unità, un traguardo simbolico che testimonia la crescente fiducia nell'asset digitale. Al momento della rilevazione, Bitcoin viene scambiato a 115.767 dollari, registrando un incremento dell'1% nelle ultime 24 ore.
Implicazioni per il futuro del mercato
L'evoluzione dell'offerta liquida di Bitcoin presenta caratteristiche uniche rispetto ad altri asset finanziari. Mentre l'offerta illiquida è apparsa per la prima volta nel secondo trimestre del 2020, da allora si è già raddoppiata, suggerendo un'accelerazione del fenomeno che potrebbe avere conseguenze significative sulla formazione dei prezzi.
Questo scenario di crescente illiquidità, combinato con la natura deflazionistica di Bitcoin e l'interesse istituzionale in continua espansione, configura un contesto di mercato che potrebbe favorire apprezzamenti di prezzo straordinari nel medio-lungo termine, come suggerito dall'analisi di Fidelity Digital Assets.