I mercati delle criptovalute stanno attraversando una fase di particolare vulnerabilità, con gli investitori che si trovano a navigare tra pressioni macroeconomiche crescenti, deflussi significativi dagli ETF e l'attesa per le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve Jerome Powell al simposio di Jackson Hole. La combinazione di questi fattori ha creato un clima di incertezza che si riflette chiaramente nelle performance degli asset digitali principali. Nonostante alcuni timidi segnali di ripresa, gli analisti interpretano i movimenti attuali più come rimbalzi tecnici che come l'inizio di una vera inversione di tendenza.
Bitcoin fatica a superare la resistenza dei 115.000 dollari
Bitcoin si è attestato giovedì intorno ai 113.700 dollari, evidenziando difficoltà nel consolidarsi sopra la soglia psicologica dei 115.000 dollari. La media mobile a 50 giorni continua a rappresentare un ostacolo tecnico significativo, limitando i tentativi di rimbalzo della principale criptovaluta al mondo. Alex Kuptsikevich, analista capo di FxPro, ha sottolineato come il settore tecnologico nei mercati finanziari tradizionali rimanga sotto pressione, influenzando negativamente il sentiment degli acquirenti di criptovalute.
Il mercato crypto nel suo complesso ha registrato una crescita limitata dell'1%, raggiungendo una capitalizzazione di 3,86 trilioni di dollari. Questo incremento modesto viene interpretato dagli esperti come un movimento tecnico all'interno di un trend discendente, piuttosto che l'avvio di una fase di recupero sostenibile.
I flussi degli ETF rivelano una crescente cautela istituzionale
I dati sui flussi degli ETF Bitcoin forniti da SoSoValue dipingono un quadro preoccupante per il sentiment istituzionale. Il 19 agosto si sono registrati deflussi netti per 523 milioni di dollari, seguiti da ulteriori uscite di 311 milioni mercoledì e 192 milioni giovedì. Parallelamente, gli ETF su Ethereum hanno subito perdite superiori ai 500 milioni di dollari nello stesso periodo.
Secondo Kronos Research, questa ondata di deflussi consecutivi ha completamente annullato gli afflussi della settimana precedente, attribuendo la debolezza principalmente a operazioni di realizzo dei profitti e liquidazioni successive ai massimi storici raggiunti da Bitcoin ad inizio agosto.
Ethereum sotto pressione: calo delle metriche on-chain
Ethereum ha chiuso la giornata a 4.289 dollari, con un incremento modesto dello 0,4% ma ancora in calo di oltre il 7% rispetto ai recenti massimi. Le metriche on-chain della seconda criptovaluta per capitalizzazione mostrano segnali di indebolimento preoccupanti, con gli indirizzi attivi diminuiti del 28% dal 30 luglio.
Gli analisti interpretano questo calo della partecipazione retail come un fattore che potrebbe limitare i rialzi nel breve termine, anche nel caso in cui Bitcoin riuscisse a stabilizzarsi. La riduzione dell'attività on-chain riflette un raffreddamento dell'interesse degli investitori individuali verso l'ecosistema Ethereum.
Il sentiment del mercato condizionato da fattori esterni
Ruslan Lienkha, responsabile dei mercati di YouHodler, ha evidenziato come la debolezza attuale di Bitcoin sia principalmente guidata da fattori macroeconomici piuttosto che da sviluppi negativi specifici del settore crypto. I mercati azionari stanno sperimentando pressioni di vendita elevate, e questo sentiment risk-off si sta trasferendo anche su Bitcoin e le altre criptovalute.
I mercati dei derivati confermano questa lettura, con il delta skew a 30 giorni sulle opzioni Bitcoin che ha raggiunto il 12% questa settimana, il livello più alto degli ultimi quattro mesi. Questo dato riflette una crescente domanda di protezione al ribasso da parte degli investitori professionali.
Prospettive contrastanti tra breve e lungo termine
Mentre il sentiment di breve termine rimane negativo, alcuni analisti continuano a identificare catalizzatori potenziali per il lungo periodo. Bitwise ha suggerito che le allocazioni dei fondi pensione statunitensi potrebbero spingere Bitcoin verso i 200.000 dollari entro fine anno, con un impatto potenzialmente superiore a quello generato dall'approvazione degli ETF spot. I primi flussi potrebbero arrivare già in autunno, secondo la società di gestione.
Per il momento, tuttavia, l'attenzione degli operatori rimane concentrata sulle dichiarazioni di Powell previste per venerdì a Jackson Hole. Un tono accomodante potrebbe alleggerire la pressione sugli asset rischiosi, mentre qualsiasi riluttanza a endorsare tagli dei tassi potrebbe estendere il declino che ha già portato Bitcoin il 9% sotto i suoi massimi recenti.