Il panorama delle criptovalute negli Stati Uniti sta per assistere a una svolta epocale che potrebbe ridefinire completamente l'accesso ai derivati digitali per milioni di investitori. La borsa derivati Cboe, una delle realtà più influenti a livello mondiale nel settore, si prepara a rivoluzionare il trading di Bitcoin ed Ethereum con un prodotto finanziario che fino a oggi era rimasto appannaggio quasi esclusivo dei mercati offshore. L'iniziativa rappresenta uno dei primi frutti concreti della nuova era normativa inaugurata dalla presidenza Trump, che ha posto tra i suoi obiettivi strategici la trasformazione dell'America nella "capitale mondiale delle criptovalute".
Una rivoluzione nel trading crypto americano
Il 10 novembre segnerà una data storica per il mercato statunitense dei derivati digitali, quando Cboe lancerà i suoi futures continui per Bitcoin ed Ethereum, sempre che arrivino le necessarie approvazioni regolatorie. Questi strumenti finanziari si distinguono radicalmente dai futures tradizionali per una caratteristica fondamentale: eliminano completamente la necessità del cosiddetto "rolling", quella procedura che obbliga i trader a rinnovare periodicamente i propri contratti.
La struttura innovativa prevede contratti unici con scadenza decennale, regolati in contanti e agganciati in tempo reale ai prezzi spot di Bitcoin ed Ethereum. Il sistema incorpora aggiustamenti quotidiani attraverso una metodologia basata sui tassi di finanziamento, garantendo che il prezzo rimanga sempre allineato con quello degli asset sottostanti.
Il vento del cambiamento normativo
Catherine Clay, responsabile globale dei derivati di Cboe, ha sottolineato durante il recente HOOD Summit di Las Vegas come i futures in stile perpetuo abbiano già dimostrato un'adozione robusta nei mercati offshore. L'obiettivo dell'azienda è ora replicare questo successo all'interno del framework normativo americano, che sotto la nuova amministrazione Trump sta mostrando un atteggiamento decisamente più favorevole verso le criptovalute.
Il cambiamento di rotta è tangibile: la Securities and Exchange Commission (SEC) e la Commodity Futures Trading Commission (CFTC) hanno abbandonato diverse cause legali contro exchange come Binance, Coinbase e Uniswap, iniziate durante il mandato dell'ex presidente della SEC Gary Gensler. Questo disgelo normativo sta aprendo le porte a una nuova era per gli asset digitali negli Stati Uniti.
Istituzioni in prima linea
La svolta normativa ha innescato una corsa delle istituzioni finanziarie tradizionali verso Bitcoin ed Ethereum come asset di riserva di tesoreria, rappresentando uno dei trend più significativi emersi quest'anno. Cboe punta a intercettare questa domanda crescente, rivolgendosi non solo ai partecipanti istituzionali e ai clienti esistenti del suo Cboe Futures Exchange (CFE), ma anche al segmento in espansione dei trader retail desiderosi di accedere ai derivati crypto.
L'iniziativa si inserisce nella strategia più ampia di Cboe per diversificare e potenziare l'offerta prodotti del suo exchange. Oltre ai già noti futures sull'indice di volatilità VIX, la borsa mira ad espandere i servizi con strumenti legati alla volatilità azionaria, agli asset digitali e al reddito fisso globale.
Clearing e sicurezza al centro
I nuovi futures continui per Bitcoin ed Ethereum saranno gestiti attraverso Cboe Clear US, un'organizzazione di clearing per derivati regolamentata dalla Commodity Futures Trading Commission. Questo garantisce il massimo livello di sicurezza e conformità normativa per tutti i partecipanti al mercato.
Al momento della pubblicazione, Bitcoin si attesta a 111.400 dollari, registrando un calo dell'1,2% nelle ultime 24 ore, mentre Ethereum ha perso l'1,5% attestandosi a 4.292 dollari. Nonostante queste oscillazioni a breve termine, l'interesse istituzionale per i derivati crypto continua a crescere, alimentando le aspettative per il lancio di questi innovativi strumenti finanziari.