L'ascesa degli ETF nel trading di massa
I flussi degli exchange-traded fund stanno raccontando una storia particolarmente eloquente. Giovedì scorso, sia l'iShares Bitcoin Trust (IBIT) di BlackRock che l'SPDR Gold ETF (GLD) si sono posizionati tra i dieci ETF più scambiati, un evento che Eric Balchunas, analista senior di Bloomberg, definisce piuttosto raro. Il GLD ha registrato un volume di 4,88 miliardi di dollari, classificandosi al quarto posto, mentre IBIT ha raggiunto il settimo con 3,21 miliardi. Solo l'SPDR S&P 500 ETF ha fatto meglio, con oltre 26 miliardi di volume.
"Sembra che tutti vogliano partecipare al debaser trade", ha commentato Balchunas, evidenziando come questo fenomeno stia catturando l'attenzione di una vasta gamma di investitori.
La filosofia del "denaro solido"
Dominic Frisby, comico britannico e sostenitore del "sound money", ha spiegato in esclusiva a CoinDesk il denominatore comune tra Bitcoin e oro: l'impossibilità di essere stampati dai governi. Questa caratteristica li rende particolarmente attraenti in un contesto di politiche monetarie espansive.
"Il Bitcoin è a pochi punti percentuali dai suoi massimi storici. L'oro è ai massimi storici. L'argento si sta avvicinando ai massimi storici", osserva Frisby. "È come se le persone stessero perdendo fiducia nelle valute fiat. Niente dura per sempre, ovviamente. Ma quelle monete principali che sono immuni alla svalutazione governativa stanno vivendo il loro momento di gloria. Di nuovo."
I segnali dal mercato dell'argento
Anche l'argento sta seguendo la scia dell'oro, con quotazioni appena sotto i 48 dollari, raggiungendo il terzo livello più alto della sua storia dopo i picchi del 2011 e del 1980. Un dettaglio interessante: in entrambi quegli anni, i massimi dell'argento coincisero con quelli dell'oro. Se la storia dovesse ripetersi, questo pattern potrebbe suggerire che quando l'argento completerà la sua corsa parabolica, anche l'oro potrebbe toccare il suo apice.
Tale scenario potrebbe aprire la strada a ulteriori rialzi per il Bitcoin, che storicamente ha mostrato una correlazione positiva con i metalli preziosi durante i periodi di incertezza monetaria.
Il contesto del mercato crypto più ampio
I dati più recenti mostrano che il volume totale di trading crypto ha raggiunto i 9,72 trilioni di dollari ad agosto, segnando il picco annuale del 2025 con un incremento del 7,58%. Questo surge ha coinvolto sia il trading spot che quello derivati sulle piattaforme centralizzate. Tra le sorprese, l'exchange Gate ha emergere come protagonista con un'impennata del volume del 98,9%, raggiungendo 746 miliardi e superando Bitget per diventare la quarta piattaforma più grande.
L'open interest sui derivati centralizzati è salito del 4,92% a 187 miliardi, mentre la capitalizzazione totale del mercato crypto ha superato i 4,07 trilioni di dollari. L'espansione dell'offerta di stablecoin di 45 miliardi nell'ultimo trimestre segnala un potenziale per ulteriore crescita del mercato, fornendo la liquidità necessaria per sostenere questi movimenti di prezzo.