Il mercato crypto respira dopo settimane di tensione, con Bitcoin (BTC) che mostra segnali di ripresa tecnica dopo aver consolidato sopra gli 85.000 dollari durante il weekend. La principale criptovaluta per capitalizzazione sta attualmente scambiando intorno agli 87.600 dollari, registrando un incremento del 2,5% rispetto ai minimi di 85.550 dollari toccati nei giorni scorsi, secondo i dati di CoinGecko. Gli analisti on-chain identificano un cambiamento di fase cruciale: il mercato sta passando da una vendita aggressiva a quello che viene definito un "de-risking più ordinato", con dinamiche che potrebbero anticipare una stabilizzazione dei prezzi nelle prossime settimane.
L'analisi on-chain di Glassnode pubblicata lunedì evidenzia come il momentum ribassista, pur rimanendo in territorio di ipervenduto, stia mostrando primi segnali di esaurimento. La stabilizzazione dell'open interest nei derivati, combinata con un'attività spot contenuta e flussi ancora negativi sugli exchange-traded fund, suggerisce che la pressione venditrice indiscriminata delle scorse settimane si stia attenuando. Questo pattern viene confermato dall'incremento notturno del cumulative volume delta spot, mentre il Coinbase premium si sta appiattendo, indicando una ripresa degli acquisti diretti sulla piattaforma statunitense.
Il mercato delle opzioni sta raccontando una storia particolarmente interessante per chi monitora il sentiment istituzionale. Dopo settimane dominate dall'acquisto di opzioni put come protezione al ribasso durante il test degli 80.000 dollari, il 25-delta skew ha registrato un rimbalzo significativo da -10.96 a -4.58. Questa metrica, che misura la differenza di volatilità implicita tra put e call, indica che gli investitori stanno progressivamente riducendo le posizioni bearish e le coperture al ribasso.
La piattaforma di analytics Laevitas ha segnalato una crescita notevole nel volume delle call option sugli strike a 100.000, 112.000, 116.000 e 118.000 dollari. Le operazioni block trade strutturate come Long Call Condor—una strategia complessa che prevede l'acquisto di quattro call option con la stessa scadenza—vengono tipicamente utilizzate quando gli operatori si aspettano che il prezzo rimanga all'interno di un range specifico ma con bias rialzista nel medio-lungo termine.
Ryan Yoon, senior analyst presso Tiger Research con sede a Seoul, delinea tuttavia una roadmap tecnica chiara per la conferma del trend rialzista. Bitcoin dovrebbe innanzitutto riconquistare stabilmente il range tra 87.000 e 88.000 dollari per validare ulteriori progressi. "Al di sotto di questo livello, si tratta semplicemente di un rally di sollievo con upside limitato per i bull, dato che molti investitori rimangono in perdita", ha spiegato Yoon a Decrypt, sottolineando come il mercato necessiti di conferme tecniche prima di un cambio di tendenza strutturale.
Il sentiment istituzionale sembra però posizionarsi su orizzonti temporali più lunghi, come evidenziato da Matt Hougan, Chief Investment Officer di Bitwise. Dopo una call con una società di consulenza che gestisce 50 miliardi di dollari, Hougan ha postato su X che "le istituzioni sono pazientemente bullish e stanno costruendo convinzione". Questo approccio cauto ma costruttivo da parte dei grandi player contrasta con la volatilità di breve termine e suggerisce accumulo strategico ai livelli attuali.
Il quadro tecnico migliorato dovrà confrontarsi nei prossimi giorni con le pubblicazioni macroeconomiche statunitensi, con particolare attenzione alla decisione sui tassi d'interesse della Federal Reserve prevista per dicembre. Questo appuntamento rappresenta il prossimo catalizzatore maggiore per determinare la direzione di Bitcoin nel breve-medio termine, in un contesto in cui la correlazione tra crypto e mercati tradizionali rimane significativa. Gli investitori crypto monitorano con attenzione questi dati, consapevoli che una politica monetaria restrittiva potrebbe vanificare i progressi tecnici recenti, mentre segnali di pivot della Fed potrebbero innescare un rally più sostenuto verso i massimi precedenti.