Il mercato delle criptovalute sta vivendo un momento di straordinaria effervescenza, con Bitcoin che ha stabilito un nuovo record storico superando i 125.689 dollari durante il weekend, per la prima volta dal mese di agosto. Questo movimento al rialzo si inserisce in un contesto più ampio che vede gli investitori rifugiarsi in asset considerati "beni rifugio" durante l'attuale shutdown del governo americano. Il fenomeno, che gli analisti hanno soprannominato "debasement trade", riflette una strategia di protezione del capitale in periodi di incertezza istituzionale.
L'effetto domino dello shutdown governativo
La chiusura delle istituzioni federali statunitensi, iniziata lo scorso primo ottobre, ha creato un vuoto informativo significativo nel panorama economico. La mancata pubblicazione di dati cruciali come i nonfarm payrolls ha lasciato gli investitori senza riferimenti tradizionali per orientare le proprie scelte. In questo scenario di incertezza, non solo Bitcoin ha beneficiato dell'ondata di liquidità, ma anche l'oro ha registrato performance eccezionali, toccando un record superiore ai 3.900 dollari per oncia.
Alex Kuptsikevich, analista capo di FxPro, ha evidenziato come la ridotta liquidità nei mercati crypto durante il fine settimana abbia probabilmente amplificato il momentum di Bitcoin. "Abbiamo osservato un pattern simile a luglio e agosto, quando un incremento repentino seguì l'aggiornamento dei massimi a livelli approssimativamente simili nelle vendite", ha spiegato in una nota diffusa lunedì.
L'appetito istituzionale cresce
I numeri dell'interesse istituzionale parlano chiaro: la scorsa settimana, gli investitori hanno versato 3,2 miliardi di dollari nel gruppo dei dodici ETF su Bitcoin quotati negli Stati Uniti. Si tratta del secondo maggior afflusso di capitali da quando questi strumenti sono stati lanciati nel 2024. Parallelamente, l'open interest nominale dell'iShares Bitcoin Trust ETF di BlackRock ha raggiunto venerdì un livello record di 49,8 miliardi di dollari.
David Lawant, responsabile della ricerca presso FalconX, ha sottolineato come l'open interest totale su Deribit, una popolare piattaforma di derivati crypto, e IBIT insieme stia ora approcciando la soglia degli 80 miliardi di dollari. Questo rappresenta circa dieci volte i livelli di inizio 2024, con la maggior parte di questa crescita concentrata negli ultimi sei mesi. "Le dinamiche del mercato delle opzioni stanno probabilmente influenzando l'azione dei prezzi del sottostante più che mai", ha aggiunto nella sua analisi.
Tra ottimismo e rischi di volatilità
Le prospettive tecniche dipingono un quadro di cauto ottimismo temperato da consapevolezza dei rischi. Rachael Lucas, analista presso BTC Markets, identifica una resistenza a 135.000 dollari, con 150.000 dollari "in vista se il momentum si mantiene". Tuttavia, avverte che "con la leva finanziaria che si sta accumulando, qualsiasi inversione brusca potrebbe scatenare volatilità".
Il mercato delle opzioni sta mostrando un'inclinazione decisamente rialzista, con oltre il 60% dell'open interest concentrato nelle call option. Lucas osserva che questa configurazione "riflette una forte convinzione ma aumenta anche il rischio di cascate di liquidazione se il momentum dovesse arrestarsi". La situazione attuale ricorda il fenomeno che i trader crypto chiamano affettuosamente "Uptober", riferendosi storicamente al mese di ottobre come il periodo più performante per Bitcoin, con guadagni medi del 22,5% negli ultimi dieci anni.