L'iShares Bitcoin Trust (IBIT) di BlackRock continua a risentire della volatilità che attraversa il mercato delle criptovalute, registrando un calo del 4,03% negli ultimi cinque giorni nonostante mantenga un gain del 13,46% dall'inizio dell'anno. Il principale ETF spot su Bitcoin (BTC) statunitense riflette fedelmente le dinamiche del sottostante, attualmente scambiato a 103.107 dollari dopo una flessione del 2,72%. Questo movimento ribassista evidenzia come le prese di profitto da parte delle whale e i timori legati alla recente correzione stiano pesando sul sentiment degli investitori, nonostante segnali positivi dall'integrazione mainstream delle crypto nel sistema bancario tradizionale.
L'analisi tecnica di TipRanks sul prodotto di BlackRock mostra un quadro diviso: su 22 rating complessivi, 9 analisti mantengono una view bearish, 8 sono bullish mentre 5 rimangono neutrali, portando a un consensus neutrale. La distribuzione evidenzia l'incertezza che caratterizza il mercato in questa fase, con operatori divisi tra chi vede ulteriore potenziale di crescita e chi preferisce attendere segnali più chiari di ripresa.
I dati on-chain relativi al comportamento degli investitori retail rivelano pattern interessanti: nel trimestre più recente, 827.344 investitori hanno manifestato attività sul prodotto, con un sentiment che si allinea alla media del settore. Gli acquirenti più attivi si concentrano nella fascia d'età tra i 35 e i 55 anni, demografica tipicamente caratterizzata da maggiore capacità di investimento e approccio di lungo termine. Complessivamente, IBIT è presente nell'1,9% di tutti i portafogli monitorati dalla piattaforma.
Nella giornata odierna, l'ETF ha chiuso a 58,54 dollari con una perdita del 2,77%, sostanzialmente in linea con la performance di Bitcoin. Questa correlazione quasi perfetta conferma come i prodotti spot riescano a replicare efficacemente i movimenti del sottostante, eliminando il tracking error che caratterizzava i precedenti ETF basati su futures.
Un elemento che contrasta con il sentiment ribassista arriva dal fronte dell'adozione istituzionale: SoFi Technologies (SOFI) ha riaperto il trading di criptovalute per i clienti retail, quasi due anni dopo aver sospeso il servizio per ottenere la licenza bancaria nazionale. La mossa rende SoFi la prima banca statunitense a reintegrare l'accesso alle crypto per gli utenti ordinari sotto le nuove regole federali, un precedente che potrebbe spingere altri istituti a seguire l'esempio e accelerare l'integrazione degli asset digitali nel sistema finanziario tradizionale.
Tuttavia, questo sviluppo positivo non è riuscito a contrastare la pressione di vendita determinata dalle prese di profitto. Gli investitori rimangono cauti dopo la recente correzione che ha visto Bitcoin ritracciare dai massimi sopra i 109.000 dollari, con le whale che hanno approfittato dei livelli elevati per liquidare posizioni. La combinazione di realizzi da parte dei large holders e nervosismo diffuso ha prevalso sulle notizie favorevoli dal fronte dell'adozione bancaria.
Il contesto attuale riflette una fase di consolidamento tipica dei mercati crypto dopo forti rally, con operatori che valutano se i livelli attuali di Bitcoin rappresentino un'opportunità di accumulo o se sia necessaria un'ulteriore correzione prima di riprendere il trend rialzista. Per IBIT, che gestisce miliardi di dollari in asset sotto gestione, la capacità di attrarre flussi dipenderà dalla stabilizzazione del prezzo di BTC e dal ritorno della fiducia tra gli investitori istituzionali, segmento che ha guidato la domanda per gli ETF spot da quando la SEC ha approvato questi prodotti all'inizio del 2024.