Il settore degli exchange-traded fund su criptovalute si prepara a un'espansione significativa: cinque ETF spot su XRP hanno fatto la loro comparsa sul sistema della Depository Trust and Clearing Corporation (DTCC), la stessa infrastruttura che ha gestito il processamento dei prodotti su Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH) prima del loro debutto ufficiale sui mercati regolamentati. L'apparizione su questa piattaforma rappresenta un passaggio logistico cruciale che storicamente anticipa di poche settimane il lancio effettivo, suggerendo che gli investitori istituzionali potrebbero presto accedere a veicoli regolamentati per esporsi al token di Ripple. Con XRP attualmente scambiato a 2,48 dollari e una capitalizzazione di mercato di 149,14 miliardi di dollari, l'arrivo di questi strumenti potrebbe catalizzare una nuova fase di adozione istituzionale.
I cinque prodotti registrati provengono da emittenti di peso nel panorama dei fondi crypto: Franklin Templeton con il Franklin XRP Trust (ticker XRPZ), Bitwise con il Bitwise XRP ETF (XRP), Canary Capital con Canary XRP ETF (XRPC), 21Shares con 21Shares XRP ETF (TOXR) e CoinShares con CoinShares XRP ETF (XRPL). La diversità degli operatori coinvolti segnala un interesse trasversale nell'offrire esposizione regolamentata a XRP, il terzo asset crypto per capitalizzazione di mercato.
Durante il Ripple Swell 2025, Steven McClurg, CEO di Canary Capital, ha annunciato l'intenzione di lanciare il proprio ETF già dalla prossima settimana, sfruttando un emendamento senza ritardi che consentirebbe l'approvazione definitiva entro 20 giorni. McClurg ha fatto riferimento ai precedenti lanci di successo della società relativi a Litecoin (LTC) ed Hedera (HBAR), presentandoli come modello per l'ingresso di XRP nel panorama dei fondi regolamentati statunitensi. Parallelamente, Grayscale sta lavorando alla conversione del suo XRP Trust esistente, che attualmente gestisce circa 14 milioni di dollari in asset, in un ETF spot completo.
Sul fronte tecnico, XRP ha registrato un aumento del 7,45% nelle ultime 24 ore, sostenuto da un incremento del volume di trading del 64,86%, raggiungendo 4,20 miliardi di dollari. L'analisi del grafico weekly mostra una fase di consolidamento all'interno di un pattern a cuneo discendente, configurazione tradizionalmente considerata anticipatrice di breakout rialzisti. Le Bollinger Bands si stanno restringendo mentre il Relative Strength Index (RSI) si attesta intorno a 46,9, zona neutra che lascia ampio margine per un movimento verso l'alto.
Il MACD mostra segnali incoraggianti con la linea che si curva verso l'alto vicino all'asse dello zero, suggerendo un possibile incrocio bullish nelle prossime sessioni. La resistenza immediata si colloca nei pressi di 2,82 dollari, con un superamento della trendline superiore del cuneo che aprirebbe la strada verso 3,45 dollari e potenzialmente 4 dollari nel breve termine. Il supporto più vicino è identificato a 2,19 dollari, mentre una chiusura sostenuta sotto questo livello potrebbe innescare un retest dell'area 1,90 dollari.
Proprio il livello di 1,90 dollari è al centro dell'analisi dell'analista Ali Martinez, che lo identifica come il "retest finale" nel suo scenario verso i 10 dollari. Martinez evidenzia la formazione di una "bullish flag" dove una breve correzione preparerebbe il terreno per un movimento esplosivo al rialzo. Se il pattern dovesse completarsi secondo le proiezioni tecniche, il prossimo impulso potrebbe spingere XRP verso la soglia psicologica dei 10 dollari, triplicando sostanzialmente il valore attuale.
L'impatto dell'approvazione di ETF spot su XRP potrebbe replicare quanto osservato con Bitcoin ed Ethereum, dove l'ingresso di capitali istituzionali ha fornito supporto strutturale ai prezzi e legittimato gli asset agli occhi degli investitori tradizionali. Tuttavia, il contesto normativo rimane complesso: mentre negli Stati Uniti la Securities and Exchange Commission (SEC) ha storicamente mostrato cautela verso i prodotti su XRP a causa della battaglia legale con Ripple, la comparsa sulla DTCC suggerisce progressi significativi sul fronte regolamentare.
Per gli investitori europei, l'attenzione si concentra sulle implicazioni del regolamento MiCA (Markets in Crypto-Assets), che dal 2024 fornisce un framework armonizzato per i prodotti crypto nell'Unione Europea. L'eventuale successo degli ETF americani potrebbe accelerare lo sviluppo di prodotti analoghi nei mercati europei, dove la domanda retail e istituzionale per strumenti regolamentati su criptovalute continua a crescere. La volatilità a 24 ore dell'8,1% registrata da XRP ricorda comunque agli investitori la natura intrinsecamente rischiosa di questi asset, richiedendo approcci di gestione del rischio adeguati indipendentemente dal veicolo di investimento scelto.