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Il mercato crypto sta osservando con attenzione Dogecoin (DOGE), che si trova in un momento cruciale caratterizzato da segnali contrastanti: mentre l'analisi tecnica dei prezzi suggerisce un possibile crollo verso minimi pluriennali, i dati on-chain indicano che la memecoin potrebbe trovarsi in una zona di valore estremo, storicamente favorevole per posizionamenti di lungo termine. L'analista Cryptollica ha condiviso su X due grafici che evidenziano questa dicotomia, sollevando interrogativi su quale narrativa prevarrà nelle prossime settimane. La situazione ricorda altri momenti di compressione ciclica visti nel 2020, quando metriche fondamentali e azione dei prezzi divergevano prima di inversioni significative.
Il primo elemento da considerare riguarda il Reserve Risk, un indicatore on-chain sviluppato dal framework Alphafractal che misura il rapporto tra il prezzo corrente e il cosiddetto "HODL Bank". Quest'ultimo rappresenta il costo opportunità cumulativo accettato dai detentori di lungo termine che hanno scelto di non vendere durante i precedenti rally. Quando il prezzo di mercato è basso rispetto a questa "banca di convinzione", il Reserve Risk scende verso valori minimi storici, segnalando condizioni potenzialmente attraenti per nuovi acquisti.
Secondo l'analisi di Cryptollica, il modello "combina il Reserve Risk con metriche di attività simili a VOCDD/MVOCDD per valutare la convinzione degli holder di lungo termine rispetto ai prezzi di mercato". Il dato più recente, datato 17 novembre 2025, mostra l'indicatore compresso nella banda verde inferiore, quella che storicamente ha coinciso con zone di valore estremo. In netto contrasto, le fasi euforiche come il picco del 2021 a circa 0,76 dollari avevano spinto il Reserve Risk nella banda rossa di surriscaldamento, preannunciando correzioni violente.
L'aspetto più significativo è che letture basse del Reserve Risk hanno storicamente allineato opportunità di risk/reward favorevoli, mentre valori elevati hanno marcato condizioni di mercato sovraestese. Questo significa che, indipendentemente dalla direzione di breve termine, il posizionamento attuale dei long-term holder suggerisce accumulo piuttosto che distribuzione. La metrica non fornisce timing precisi per inversioni, ma contestualizza l'ambiente di rischio: relativamente agli standard storici di questo framework, DOGE risulta economico rispetto alla convinzione accumulata dalla base holder.
Sul fronte dell'analisi tecnica classica, tuttavia, lo scenario appare decisamente più fragile. Il grafico a tre giorni di DOGE/USDT su Binance mostra la memecoin intrappolata in un canale ascendente pluriennale che ha contenuto l'azione dei prezzi dal 2021. Questo canale presenta una linea inferiore ("Bottom Line") attualmente posizionata appena sopra 0,07 dollari e una linea superiore ("TopLine") verso 1,30 dollari, con una midline centrale intorno a 0,27 dollari che ha ripetutamente respinto i tentativi di breakout rialzista.
Il prezzo ha recentemente perso il supporto della media mobile a due anni, un livello tecnico che aveva sostenuto il rally verso il massimo locale di 0,48 dollari nel 2024-2025. Una serie di frecce rosse sul grafico evidenzia cluster di resistenza intorno a 0,27 dollari, dove DOGE ha fallito ripetutamente nel tentare il superamento. Dopo questi respingimenti, il token ha iniziato una fase di rollover, scivolando sotto la media di lungo periodo e avvicinandosi pericolosamente all'ultima linea di difesa tecnica situata intorno a 0,15 dollari, che rappresenta la midline della porzione inferiore del canale.
La candela a tre giorni più recente mostra DOGE scambiato esattamente in quest'area critica, con uno spike intraperiodale verso il basso parzialmente assorbito dagli acquirenti. Se questo supporto dovesse cedere, la geometria del canale suggerirebbe un potenziale crollo ripido verso la Bottom Line sopra 0,07 dollari, che rappresenterebbe un ulteriore calo di oltre il 50% dai livelli attuali. Tale scenario riporterebbe Dogecoin verso valutazioni non viste dalla fase bear del 2022-2023, cancellando quasi interamente i guadagni del ciclo recente.
La tensione tra questi due quadri analitici definisce la posizione attuale di DOGE nel panorama crypto. Da un lato, la struttura dei prezzi si sta deteriorando sotto medie di lungo termine e resistenze di medio canale, con il prossimo riferimento geometrico maggiore collocato drammaticamente più in basso. Dall'altro, il composite di Reserve Risk e metriche di attività on-chain indica che la convinzione cumulativa dei long-term holder si contrappone ora a uno dei livelli di prezzo relativi più bassi osservati dall'ultimo ciclo completo.
Al momento della scrittura, DOGE quota 0,157 dollari, mantenendosi ancora sopra la media mobile esponenziale a 200 settimane, un altro livello tecnico storicamente rilevante. Per gli investitori e i trader, la situazione presenta un classico caso di divergenza tra fondamentali on-chain e azione dei prezzi: mentre i dati comportamentali suggeriscono accumulo di valore da parte degli holder convinti, la price action riflette pressione venditrice e mancanza di momentum rialzista. La risoluzione di questa divergenza, verso l'alto o verso il basso, fornirà probabilmente la direzione dominante per i prossimi mesi del ciclo Dogecoin.
Il mercato delle memecoin resta notoriamente volatile e guidato da sentiment e catalizzatori narrativi più che da metriche fondamentali tradizionali. Tuttavia, l'analisi on-chain offre finestre utili sul comportamento degli holder di lungo termine, che storicamente hanno rappresentato una base di supporto durante fasi di capitolazione. Se la storia ciclica dovesse ripetersi, le attuali letture di Reserve Risk potrebbero segnalare un'opportunità di accumulo per posizioni pazienti, ma solo se i supporti tecnici reggono. Una rottura sotto 0,15 dollari cambierebbe radicalmente la narrativa, aprendo spazio per un test della parte più bassa del canale pluriennale.