Il settore crypto americano si trova ancora una volta sotto i riflettori della politica statunitense, questa volta in relazione a un controverso progetto immobiliare della Casa Bianca. I democratici hanno presentato un disegno di legge che punta a regolamentare le donazioni private per progetti governativi, una mossa che coinvolge direttamente alcuni dei più importanti player dell'industria blockchain come Coinbase e Ripple, che avrebbero contribuito al fondo per la costruzione di una nuova ballroom presidenziale da 300 milioni di dollari. La questione solleva interrogativi cruciali sul rapporto tra il settore delle criptovalute e l'amministrazione Trump, in un momento in cui l'industria cerca disperatamente chiarezza normativa a livello federale.
Il "Stop Ballroom Bribery Act", proposto dalla senatrice Elizabeth Warren del Massachusetts e dal deputato Robert Garcia della California, stabilisce restrizioni stringenti per le aziende che vogliono contribuire a progetti di costruzione presso la Casa Bianca o la residenza del vicepresidente. Tra le disposizioni più rilevanti per il settore crypto, il disegno di legge vieta l'anonimato dei donatori, proibisce al presidente di sollecitare direttamente donazioni e impone un periodo di "cooling-off" di due anni durante il quale i donatori non possono fare attività di lobbying presso il governo federale.
La presenza di Coinbase e Ripple tra i donatori assume una rilevanza particolare considerando le battaglie legali e normative che queste aziende stanno affrontando. Ripple è tuttora coinvolta in contenziosi con la Securities and Exchange Commission (SEC) riguardo alla classificazione di XRP come security, mentre Coinbase ha ripetutamente sollecitato un framework regolatorio chiaro per gli exchange di criptovalute negli Stati Uniti. Entrambe le società hanno un interesse diretto nell'influenzare la direzione che l'amministrazione prenderà sulla regolamentazione crypto.
Il senatore democratico Richard Blumenthal, co-sponsor della legislazione e membro di spicco della Permanent Subcommittee on Investigations, ha inviato lettere a oltre 40 individui, fondazioni e aziende che hanno supportato il progetto della ballroom. Oltre alle già citate società crypto, hanno risposto colossi come Amazon, Apple, Meta, Microsoft, NVIDIA e Google. Le risposte menzionano orgoglio civico aziendale e conformità alla legge federale, ma offrono pochi dettagli sui contributi finanziari, secondo fonti congressuali.
Per l'industria blockchain, questo episodio rappresenta un ulteriore capitolo nel complesso rapporto con la politica americana. Durante la campagna elettorale del 2024, Trump si è posizionato come candidato favorevole alle criptovalute, promettendo di trasformare gli Stati Uniti nella "capitale crypto del mondo" e criticando l'approccio enforcement-first della SEC sotto la leadership di Gary Gensler. Le donazioni di Coinbase e Ripple al progetto della ballroom potrebbero essere interpretate come un tentativo di consolidare questo rapporto in un momento cruciale per il settore.
Il disegno di legge prevede inoltre che vengano bloccate donazioni da parte di aziende o individui con affari pendenti davanti al governo federale, inclusi coloro che affrontano contenziosi o azioni di enforcement. Questa disposizione colpirebbe direttamente molte società crypto che hanno cause in corso o stanno cercando approvazioni regolatorie. Diverse aziende che hanno donato al progetto hanno fusioni in attesa di approvazione del Dipartimento di Giustizia o contratti federali in sospeso.
NVIDIA, altra donatrice con rilevanza per il settore crypto data la sua produzione di GPU utilizzate per il mining, ha richiesto al Trust for the National Mall – l'organizzazione nonprofit che raccoglie le donazioni – di essere notificata prima di qualsiasi dichiarazione pubblica riguardante il coinvolgimento dell'azienda. Microsoft ha rivelato di essere stata contattata da un fundraiser a fine settembre, ricevendo informazioni su come donare e un invito a una cena per sostenitori tenutasi alla Casa Bianca il 15 ottobre.
La proposta legislativa dei democratici affronta anche la questione dell'esposizione pubblica dei donatori, vietando l'affissione dei nomi dei contributori sugli edifici finanziati. Questa misura mira a prevenire quello che Warren ha definito uno "schema pay-to-play per favori politici", una preoccupazione che risuona particolarmente nel settore crypto dove la percezione di corruzione o favoritismo potrebbe ulteriormente danneggiare la reputazione di un'industria già sotto scrutinio.
Con maggioranze repubblicane in entrambe le camere del Congresso, lo "Stop Ballroom Bribery Act" ha scarse probabilità di essere approvato. Tuttavia, l'iniziativa riflette la crescente attenzione bipartisan sul rapporto tra grandi aziende tech e crypto e l'amministrazione federale. Per il settore blockchain, questa vicenda sottolinea la delicatezza del momento: mentre cerca legittimità e chiarezza normativa, ogni passo falso in termini di trasparenza o potenziale conflitto di interessi rischia di alimentare le narrative più critiche verso l'industria. La Casa Bianca non ha risposto alle richieste di commento sulla proposta legislativa, mentre Trump ha difeso il progetto della ballroom come necessario per ospitare più ospiti negli eventi ufficiali.