Nel panorama delle criptovalute, la giornata di ieri ha segnato un brusco risveglio per gli investitori abituati ai recenti rialzi. Un'ondata di vendite ha attraversato il mercato digitale, con i principali token che hanno registrato cali significativi mentre gli operatori hanno preferito consolidare i guadagni accumulati nei giorni precedenti. Questo movimento ribassista si inserisce in un contesto macro-economico complesso, caratterizzato da tensioni commerciali internazionali e incertezze politiche che continuano a influenzare l'intero settore finanziario.
Dogecoin in caduta libera, Bitcoin resiste sopra quota 93.000 dollari
La memecoin per eccellenza, Dogecoin (DOGE), ha guidato le perdite tra gli asset maggiori con un calo superiore al 2%, confermando la volatilità che storicamente caratterizza questa tipologia di criptovalute. Anche altri token di primo piano come XRP, Solana (SOL) e BNB Chain hanno mostrato flessioni analoghe, mentre Bitcoin (BTC) è riuscito a mantenere una relativa stabilità, attestandosi nella zona dei 93.000 dollari. Ethereum (ETH) ha dimostrato una discreta resilienza con un calo contenuto all'1,5%, risultando tra i token principali quello meno colpito dalla correzione.
La capitalizzazione complessiva del mercato ha subito una contrazione del 2,5%, mentre l'indice CoinDesk 20, che monitora i maggiori token per capitalizzazione, ha registrato una flessione superiore al 3%. Questi numeri testimoniano la natura diffusa della correzione, che ha coinvolto praticamente tutti i segmenti del mercato crypto.
ETF Bitcoin: afflussi record nonostante la volatilità
In controtendenza rispetto al sentiment generale di mercato, gli ETF spot su Bitcoin negli Stati Uniti hanno attirato oltre 916 milioni di dollari di afflussi nella sola giornata di mercoledì. Questo dato è particolarmente significativo considerando il contesto di incertezza e rappresenta un segnale della crescente percezione di Bitcoin come bene rifugio.
"Gli afflussi sono guidati da un indice del dollaro USA in calo e dall'attrattiva di Bitcoin come bene rifugio in un contesto di volatilità dei mercati azionari", ha dichiarato Vugar Usi Zade, COO di Bitget. "I massicci afflussi negli ETF riflettono il rafforzamento della posizione di Bitcoin come asset cripto principale, con una crescente adozione istituzionale."
Negli ultimi sette giorni, la narrazione di Bitcoin come bene rifugio si è rafforzata grazie alla sua notevole resilienza, che ha seguito un andamento simile a quello dell'oro, persino mentre i rendimenti obbligazionari e i mercati azionari statunitensi correggevano a causa delle crescenti guerre tariffarie internazionali.
Trump, Powell e le tensioni con la Cina: il contesto macroeconomico
All'inizio della settimana, il presidente Donald Trump ha dichiarato di non avere intenzione di licenziare il presidente della Federal Reserve Powell, aggiungendo che un accordo con la Cina potrebbe ridurre significativamente alcuni dei dazi imposti, che attualmente raggiungono il 245% su determinati prodotti. Queste dichiarazioni hanno rappresentato un elemento di parziale distensione in un quadro altrimenti teso.
I continui cambiamenti di tono e i segnali contrastanti provenienti dall'amministrazione americana stanno tuttavia logorando la pazienza degli investitori, che continuano a monitorare con attenzione ogni dichiarazione per orientare le proprie strategie di posizionamento sul mercato. Come evidenziato dagli analisti di QCP Capital in un comunicato diffuso giovedì: "I rischi macroeconomici permangono, ma un elemento critico di incertezza sembra essere stato chiarito. Trump sta segnalando che non intende sostituire il presidente della Fed Powell per il momento."
La società con sede a Singapore ha inoltre aggiunto: "Lo scenario complessivo è tutt'altro che semplice. Attriti commerciali, tensioni geopolitiche e opacità normativa continuano a proiettare ombre lunghe sul futuro." Questo mix di fattori crea un terreno fertile per ulteriori oscillazioni di prezzo nel mercato delle criptovalute, tradizionalmente sensibile agli sviluppi macroeconomici globali.
La nuova identità di Bitcoin nel panorama finanziario globale
L'attuale contesto di mercato ha accelerato l'evoluzione della percezione di Bitcoin, che si sta progressivamente affermando come un'alternativa ai tradizionali beni rifugio come l'oro. La correlazione sempre meno marcata con i mercati azionari rappresenta un cambiamento significativo rispetto al passato, quando Bitcoin era spesso considerato un asset puramente speculativo.
Questa trasformazione identitaria attira l'attenzione degli investitori istituzionali alla ricerca di strumenti di diversificazione in un contesto di crescente instabilità economica e politica globale. Tuttavia, per consolidare definitivamente questo status, Bitcoin necessita di catalizzatori macroeconomici sostenuti e di una maggiore stabilità normativa, elementi ancora incerti nell'attuale scenario internazionale.