Il mercato dei pagamenti in stablecoin sta vivendo un'esplosione senza precedenti, con volumi mensili che hanno superato i 10 miliardi di dollari ad agosto 2025, più del doppio rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Questo boom arriva sulla scia dell'approvazione del GENIUS Act negli Stati Uniti, la normativa federale che ha finalmente portato chiarezza regolatoria al settore delle stablecoin, imponendo riserve in asset altamente liquidi come i Treasury bills. L'impennata dei volumi conferma come questi token ancorati al dollaro stiano rapidamente transitando da semplici strumenti di trading crypto a veri e propri rail di pagamento per consumatori e imprese. Con proiezioni che indicano un potenziale annuale di 122 miliardi di dollari, il segmento delle stablecoin si candida a diventare uno dei pilastri dell'infrastruttura finanziaria globale.
I dati, raccolti da Artemis Analytics attraverso l'analisi di 33 piattaforme di pagamento basate su stablecoin, rivelano una crescita costante e accelerata: dai 6 miliardi di febbraio 2025 ai 10 miliardi di agosto, con un trend che mostra una netta inflexione proprio dopo l'approvazione della normativa federale. Andrew Van Aken, data scientist di Artemis, ha sottolineato come l'analisi della supply di stablecoin mostri chiaramente un cambio di pendenza dopo il GENIUS Act, confermando l'impatto tangibile della regolamentazione sull'adozione.
La composizione dei flussi evidenzia la maturità del settore: i trasferimenti B2B rappresentano la quota maggioritaria con 6,4 miliardi di dollari mensili, mentre le transazioni peer-to-peer tra consumatori si attestano a 1,6 miliardi. Questa distribuzione conferma come le stablecoin stiano diventando lo strumento preferito per i pagamenti cross-border aziendali, dove velocità ed efficienza nei costi superano ampiamente i tradizionali bonifici SWIFT.
L'ingresso dei giganti dei pagamenti tradizionali sta accelerando ulteriormente questa transizione. Visa, Mastercard e Stripe hanno iniziato a integrare le stablecoin nei loro flussi di pagamento, legittimando definitivamente la tecnologia agli occhi del mercato mainstream. Questa convergenza tra finanza tradizionale e DeFi rappresenta un punto di svolta cruciale, aprendo le porte a volumi potenzialmente enormi una volta che l'infrastruttura sarà completamente scalata.
Coinbase sta cavalcando questa onda puntando decisamente sul segmento business. Sid Coelho-Prabhu, senior director of product della piattaforma, ha dichiarato che le aziende cercano "un tipo di denaro migliore", identificando due casi d'uso principali: investimento e pagamenti. L'exchange sta spostando il focus dagli investitori retail e istituzionali verso il middle market, mirando a startup, PMI e merchant online-first che vogliono detenere, inviare e ricevere asset digitali.
La convergenza tra regolamentazione chiara e adozione aziendale sta creando le condizioni per una crescita esponenziale. Il GENIUS Act, richiedendo backing in asset liquidi, ha eliminato molte delle preoccupazioni sulla stabilità che frenavano l'adozione corporate. Questo framework normativo, pur essendo specificamente americano, sta influenzando anche il dibattito europeo dove il regolamento MiCA sta definendo standard simili per gli emittenti di stablecoin operanti nell'Unione Europea.
La sfida principale rimane la scalabilità on-chain: con volumi che potrebbero raggiungere i 122 miliardi annui, le blockchain di layer 1 come Ethereum dovranno fare affidamento sempre più su soluzioni di layer 2 per gestire transazioni a basso costo. Le gas fees elevate rappresentano ancora un ostacolo per i micropagamenti, spingendo molte piattaforme verso network alternativi o rollup ottimistici. L'evoluzione dell'infrastruttura tecnica sarà determinante per capire se le stablecoin potranno effettivamente competere con i circuiti tradizionali anche su transazioni di piccolo importo, completando la loro trasformazione da nicchia crypto a standard di pagamento globale.