Il mercato delle criptovalute statunitense sta per assistere a una svolta epocale che potrebbe rivoluzionare il modo in cui gli americani accedono ai prodotti crypto: la Commodity Futures Trading Commission (CFTC), l'autorità di vigilanza sui derivati, ha dato il via libera al trading spot con leva finanziaria su exchange regolamentati federalmente, con Bitnomial pronta a inaugurare questo nuovo servizio già dalla prossima settimana. Si tratta di un cambiamento di paradigma che arriva sotto la spinta della politica crypto-friendly dell'amministrazione Trump e che potrebbe ridisegnare completamente il panorama del trading digitale negli Stati Uniti, portando volumi significativi dalle piattaforme offshore verso infrastrutture domestiche regolamentate.
L'exchange con sede a Chicago Bitnomial, registrato presso la CFTC come Designated Contract Market (DCM), diventerà il primo a offrire questa modalità di trading che combina l'esposizione diretta agli asset digitali con la possibilità di utilizzare la leva finanziaria, il tutto sotto l'ombrello regolamentare federale. La decisione è stata fortemente incoraggiata dalla stessa CFTC, con incontri diretti tra i vertici dell'exchange e Caroline Pham, attuale presidente ad interim dell'agenzia, che ha seguito personalmente il processo anche durante il prolungato shutdown del governo federale.
"Gli eventi recenti sugli exchange offshore ci hanno mostrato quanto sia essenziale per gli americani avere più scelta e accesso a mercati statunitensi sicuri e regolamentati", ha dichiarato Pham in una nota ufficiale. La presidente ad interim ha sottolineato come per la prima volta nella storia il trading spot crypto potrà avvenire su exchange registrati presso la CFTC, che rappresentano "il gold standard da quasi un secolo", garantendo le protezioni per i clienti e l'integrità di mercato che i cittadini americani meritano.
La mossa rappresenta uno dei primi risultati concreti del cosiddetto "crypto sprint" lanciato dalla CFTC per implementare gli obiettivi pro-crypto dell'amministrazione. L'iniziativa segue direttamente le raccomandazioni del President's Working Group on Digital Asset Markets, che aveva pubblicato quest'anno un report contenente un'agenda crypto per le autorità di regolamentazione statunitensi. Pham ha enfatizzato come la CFTC stia "finalmente utilizzando la nostra autorità esistente da decenni" per avviare questa forma di trading.
Luke Hoersten, fondatore e CEO di Bitnomial, ha spiegato che operare su un DCM significa che tutti gli ordini, retail e istituzionali, ricevono un trattamento uguale ed equo senza routing preferenziale, senza vantaggi informativi e con accesso paritario alla liquidità. Una garanzia che rappresenta un punto di rottura rispetto alle pratiche di molti exchange offshore, spesso accusati di conflitti d'interesse e trattamenti discriminatori nei confronti dei trader retail.
Oltre a Bitnomial, tra i DCM regolamentati dalla CFTC figurano nomi di rilievo come Coinbase, Kalshi e Polymarket, aprendo la possibilità che anche questi operatori possano seguire l'esempio e introdurre prodotti analoghi nel prossimo futuro. L'arrivo del trading spot con leva su piattaforme regolamentate potrebbe innescare una significativa migrazione di volumi dalle piattaforme offshore, con potenziali implicazioni positive sulla price discovery e sulla liquidità degli asset digitali principali.
L'iniziativa si inserisce in un contesto normativo statunitense ancora frammentato per quanto riguarda le criptovalute. Bitcoin (BTC) e altri principali asset digitali sono considerati commodity dalla legge americana, ma la CFTC non dispone di ampie competenze sulla manipolazione dei mercati spot. Di conseguenza, la maggior parte del trading crypto avviene al di fuori dell'autorità di qualsiasi regolatore federale, eccetto in casi di frode e manipolazione di mercato. Il Congresso aveva tentato di colmare questa lacuna con una legislazione che avrebbe dovuto conferire alla CFTC poteri sui mercati spot, ma Pham aveva sostenuto che l'agenzia già disponeva di un'autorità limitata per consentire attività con leva sui propri exchange di futures.
La presidente ad interim Pham si prepara a lasciare l'agenzia con l'arrivo del nuovo presidente permanente, la cui nomina sta avanzando rapidamente: il Senato sta infatti procedendo con il processo di conferma di Mike Selig, nominato da Trump per guidare la CFTC. Una volta insediato, Selig si troverà a dirigere da solo quella che dovrebbe essere una commissione di cinque membri, dato che la Casa Bianca non ha ancora fornito altre nomine per completare la leadership. Il nuovo presidente dovrà quindi gestire in solitaria l'ondata di politiche crypto dell'agenzia.
Tra le altre iniziative in cantiere figura un push verso il collateral tokenizzato che includerà le stablecoin, previsto per l'inizio del prossimo anno, e un'ampia rulemaking che intende inserire la tecnologia blockchain in una serie di regolamenti della CFTC. Questi sviluppi potrebbero aprire scenari completamente nuovi per l'integrazione degli asset digitali nell'infrastruttura finanziaria tradizionale americana, con potenziali benefici in termini di efficienza operativa e accessibilità per gli investitori istituzionali che finora hanno mantenuto un approccio cauto verso il settore crypto.