Il meccanismo è semplice ma devastante nella sua efficacia. I truffatori contattano le vittime spacciandosi per agenti delle forze dell'ordine o funzionari governativi, creando situazioni di emergenza fittizie che richiedono pagamenti immediati. La vergogna di essere stati ingannati spinge molte persone a non denunciare, e quando lo fanno, le autorità si trovano spesso impossibilitate ad aiutarle concretamente.
La vera rivoluzione operata dai crypto ATM rispetto ai metodi tradizionali di truffa sta nella velocità e nel volume di denaro che può essere trasferito. Se in passato i criminali dovevano indirizzare le vittime all'acquisto di numerose carte regalo da 500 dollari ciascuna, oggi possono farle depositare migliaia di dollari in un'unica transazione, convogliando immediatamente la valuta all'estero, fuori dalla portata delle autorità americane.
L'indagine condotta da Yahya Abou-Ghazala, Curt Devine e Majlie de Puy Kamp è nata quasi per caso. Il team aveva seguito un gruppo di procuratori generali statali in un viaggio di lusso a Roma, pagato dalle industrie che questi stessi funzionari dovrebbero supervisionare. Tra i partecipanti spiccava una figura insolita: Ben Weiss, amministratore delegato di CoinFlip, un'azienda di crypto ATM citata in giudizio dallo stato dell'Iowa per presunti profitti derivanti da truffe, accuse che l'azienda respinge categoricamente.
L'aspetto più inquietante emerso dall'inchiesta riguarda la sistematicità del fenomeno. I giornalisti hanno raccolto documenti da dipartimenti di polizia, dalla Federal Trade Commission e da uffici statali in tutto il paese, catalogando oltre 700 casi nell'arco di quattro mesi. Leggendo manualmente ogni singola denuncia, hanno iniziato a notare indirizzi ricorrenti: gli stessi negozi, gli stessi sportelli utilizzati ripetutamente per truffe diverse.
Il profilo delle vittime sfata un luogo comune: non si tratta solo di persone anziane o sprovvedute. Medici, amministratori delegati di aziende, persone di ogni estrazione sociale cadono in queste trappole. La sofisticatezza delle tecniche di ingegneria sociale è tale che, se il raggiro è mirato correttamente, chiunque può diventare una vittima. I truffatori sfruttano la quantità enorme di informazioni personali disponibili online per rendere credibili le loro storie.
In un caso recente, un criminale ha persino fatto riferimento alla Strategic Bitcoin Reserve istituita dal presidente Donald Trump per convincere una vittima a depositare denaro in uno di questi dispositivi. L'elemento della fretta e dell'urgenza viene sempre combinato con richiami ad autorità legittime, creando un cocktail psicologico difficile da decifrare nel momento della pressione.
Chi si nasconde dietro queste operazioni rimane spesso un mistero. Nella maggior parte dei casi esaminati, l'identità del truffatore non viene scoperta. Tuttavia, alcune persone sono state incriminate, come un cittadino indiano definito dai procuratori "membro di alto livello di un sofisticato anello di frodi organizzato e transnazionale". Esistono anche veri e propri compound di truffatori in luoghi come il Myanmar, dove migliaia di persone sono trattenute contro la loro volontà e costrette a lavorare per stipendi miseri per perpetrare truffe finanziarie contro americani.
Le aziende che gestiscono questi sportelli contestano fermamente le accuse di trarre profitto dalle truffe e hanno elencato varie misure per proteggere i consumatori. Alcune citano uno studio del gruppo di analisi TRM Labs che ha rilevato come solo l'1,2% delle transazioni in contanti verso criptovalute fossero illecite nel 2023, una percentuale relativamente bassa.
Tuttavia, indagini delle forze dell'ordine che hanno ottenuto dati da specifiche società di crypto ATM e intervistato clienti hanno sostenuto che le truffe rappresentano percentuali molto più elevate del business di queste aziende. Il procuratore generale di Washington DC ha affermato che oltre il 90% dei depositi negli ATM di una società proveniva da frodi nell'arco di mesi, accusa che l'azienda contesta.
Il problema principale resta il recupero del denaro. Una volta inserito il contante in un crypto ATM, quella valuta può essere trasferita rapidamente praticamente ovunque nel mondo. I truffatori indirizzano spesso i fondi verso exchange di criptovalute al di fuori della giurisdizione statunitense, poco propensi a collaborare con le autorità americane.
Sul fronte legislativo, più di una dozzina di stati hanno approvato leggi che cercano di limitare le truffe tramite crypto ATM, imponendo requisiti come limiti giornalieri alle transazioni per ridurre le potenziali perdite delle vittime. Parallelamente, però, le società di crypto ATM hanno assunto lobbisti in tutto il paese e hanno persino promosso la propria legislazione modello con meno protezioni. Nel Missouri, ad esempio, i legislatori hanno approvato quest'anno regolamenti che corrispondono quasi parola per parola alla legislazione modello proposta da CoinFlip in un altro stato, senza alcun limite transazionale.
Alcuni legislatori federali hanno spinto per regole più severe, ma l'amministrazione Trump ha allentato la supervisione sull'industria delle criptovalute. Il dibattito sulla regolamentazione potrebbe quindi protrarsi per anni, mentre le vittime continuano ad accumularsi e i truffatori perfezionano le loro tecniche. L'invito degli investigatori è chiaro: se qualcuno chiede di depositare denaro in uno di questi dispositivi per pagare una multa o evitare una penale, si tratta quasi certamente di una truffa.